Mika sarà in giuria con Simona Ventura, Morgan e Elio in versione senza baffi. Cominciamo col dire che il vero nome del giovane artista è Michael Holbrook Penniman jr ma si è fatto conoscere a livello planetario semplicemente come Mika. Ha solo 30 anni e già alle spalle otto miilioni di album e 20 milioni di singoli venduti. Il suo esordio è avvenuto nel 2007 con l’album Life in cartoon motion che ha conquistato subito il primo posto della classifica inglese. Il singolo di lancio Grace Kelly è stato definito uno dei brani più innovativi degli ultimi anni. Stile british, faccia da bravo ragazzo, aspetto quasi angelico, idee chiare, Mika ama vivere day by day, e confessa di non riuscire a immaginare come sarà nel futuro.
Ma sa benissimo, però, che tipo di giudice sarà a X Factor 7. Infatti ha dichiarato: “Sarò serio e onesto. Probabilmente già nelle audizioni mi hanno definito il cattivo della situazione perchè in giuria ho detto più “no” dei miei colleghi. Ma posso assicurare che, quando sarà il caso, non esiterò a dire ad un concorrente “canti come mio fratello ubriaco in un bar giapponese alle due del mattino“.
Mika è consapevole che in Italia esiste una grande tradizione musicale che ha avuto la propria consacrazione prima nel festival di Sanremo e attualmente nei talent show. Questo è il motivo per il quale ha accettato di far parte della giuria di X Factor, talent che considera differente dagli altri e dalle versioni che circolano in tutto il mondo. Lui pensa che X Factor sia diventato un prodotto italiano, tanto si è slegato dalla formula originaria, pur conservandone i tratti fondamentali.
Mika cerca nei concorrenti originalità e autenticità, perchè è convinto che la vera star è una persona naturale. “Tutti cercano, durante i provini, di esibirsi in performance complicate. Invece basta poco per far capire la propria personalità e la vena artistica che li anima” ha detto Mika. Che si considera una persona normale e come tutte le persone normali si ritrova, ogni giorno, ad affrontare le sfide della vita. Ma, a suo parere, l’aspetto più complicato di un’esistenza è mantenere sempre il proprio equilibrio anche quando si rompono gli schemi. A chi gli chiede come vive lui, è solito rispondere: cerco di imparare sempre, di non dormire sugli allori anche se vivo in una maniera estrema. Tendenzialmente sono timido e spesso ai party vado su di giri per non affrontare le persone. Poi non ho nessun problema ad esibirmi dinanzi a centomila persone. Ma quando tutto è finito e scendo dal palcoscenico, imparo nuovamente a sopravvivere.
Infine qualche dato biografico: classe 1983, terzo di cinque fratelli, madre libanese e padre statunitense, Mika si trasferisce con sua famiglia a Parigi nel 1984 a causa della guerra civile libanese ed in seguito al rapimento del padre trattenuto nell’ambasciata americana in Kuwait per sette mesi. Successivamente la famiglia si stabilisce a Londra, dove lui frequenta la Westminster School e, per tre anni, il Royal College of Music. In questi anni ha avuto problemi a scuola a causa di una forma di dislessia, superata a 17 anni.