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Dodici le canzoni in gara, che trattano tematiche diverse: dall’amore, ai giochi, alla passione per gli animali e le paure infantili da esorcizzare.
Proprio di animali parla il primo brano in gara: La tarantola, una simpatica descrizione dell’insetto che assume le caratteristiche musicali ora di una tarantella, ora di una pizzica. A cantare è stata Sofia Gentile.
La mia casa, interpretata da Eleonora Mezza e Flavia Prosperi, parla della bellezza del proprio “nido”: non importa che sia grande o piccolo, semplice o sfarzoso, l’importante è che regni la serenità e l’amore tra le persone che lo abitano.
Sarah De Bartolomeo ha proposto Un sogno leggerissimo, che ci ricorda la bellezza di sognare ad occhi aperti e dare vita a mondi immaginari abitati da personaggi buffi. Una qualità, quella di abbandonarsi ogni tanto ai sogni, che da grandi tendiamo a perdere.
Cosma Cossiga ha cantato Ci vuole un titolo, brano allegro per il quale il protagonista non riesce a trovare il titolo giusto.
Sara Laconi con il brano Il cuore del re ha affrontatao invece la tematica amorosa. Una storia non convenzionale, perchè ha per protagonisti un re e una strega cattiva ma altrettanto bella. Lui si innamora subito della donna, e anche lei alla fine cede al potere dell’amore. Come a dire che la forza dell’amore può cambiare le persone e rovesciare le situazioni.
C’è anche la quotidianità nelle canzoni dello Zecchino d’oro. Gabriel Nardon (L’orsacchiotto dall’oblò) ha raccontato il lavaggio del suo orsacchiotto preferito che viene inserito nella lavatrice per essere lavato. All’interno della macchina, il pupazzo compie un viaggio avventuroso, sembra nuotare tra la schiuma del detersivo in compagnia degli altri panni presenti in lavatrice, mentre il bambino assiste divertito allo spettacolo davanti all’oblò.
Ancora un brano su un gioco, questa volta il monopattino. Sara Startari ha cantato Mono monopattino: si tratta di un regalo ricevuto dai suoi amici e condiviso con loro nel momento in cui si accinge a provarlo per la prima volta. Un invito a divertirsi insieme agli altri e a condividere i propri oggetti, laddove spesso i bambini nel momento del gioco diventano molto egoisti e possessivi.
Si torna agli animali con Ines Rizzo e Chicopez, uno speciale pesce che esplora il mare in cui abita, incontrando altri pesci come lui e con i quali si trova ad interagire.
Tra una canzone e l’altra è stato dato spazio a progetti sostenuti dal programma, come la lotta al bullismo e il sostegno alle popolazioni dell’Africa.
Un po’ di cultura con Lorenzo Dibilio e Do i numeri, un brano in cui si ripercorre la storia dei sistemi di numerazione presso i diversi popoli del mondo, dai Sumeri in poi.
Animali e storia del rock si intersecano ne I Beagles di Claudia Verrillo. La picola cantante ha portato una canzone che parla di quattro cagnolini che hanno gli stessi nomi dei componenti dei Beatles.
Sara Guglielmelli con Il domani si è invece interrogata circa il suo futuro, esprimendo la speranza di un avvenire sereno e felice.
Infine Edoardo Barchi e Alessia Chianese che hanno interpretato Chi ha paura del buio?, un brano volto a esorcizzare la paura delle tenebre, molto comune tra i bambini. La canzone spiega in modo simpatico che non c’è niente da temere quando si spegne la luce.
Anche quest’anno lo Zecchino d’oro si è confermato come una grande festa in musica per i bambini, che hanno l’occasione di vivere la propria passione per il canto senza alcuna pressione, mantenendo l’ingenuità e la leggerezza che si addice alla loro età.