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Chi l’ha scelta?
A quanto pare sono stato scelto in comunione dagli autori e dalla dirigenza Rai che si occupa del progetto: pare che si siano trovati a dire lo stesso nome. Assurdo: il mondo alla rovescia.
Carlo Conti ha avuto un ruolo in questa decisione?
Il DopoFestival è abbastanza autonomo dal Festival vero e proprio, quindi credo che…no.E questa è una cosa sui cui penso giocherò molto: non so esattamente per quali oscure ragioni abbiano pensato a me, ma per me è ok.
Immagino che se chiamano lei, si aspettino qualcosa di preciso…
Si: loro sanno chi sono, cosa faccio, mi hanno visto e mi hanno chiamato. Perciò evidentemente vogliono proprio che porti quella cosa lì in un programma che, ci tengo a sottolinearlo, non è un programma satirico e non intendo trasformarlo in tale. Però intendo portare in dote il mio stile: io non posso che fare Saverio Raimondo, ovunque io venga messo. Se mi chiamano dunque, stanno cercando quella cosa lì; naturalmente dovrò essere “intonato”.
Mi diverte molto l’idea di questa conduzione: mi hanno dato in mano un giocattolo. Io, come Tognazzi quando comparve sulla copertina del Male, rivendico “il mio diritto alla cazzata”.
Come sarà strutturato questo “giocattolo”?
Questo è un DopoFestival trasmesso in streaming; web oriented, almeno nelle sue intenzioni.
In realtà il “giocattolo” me l’hanno dato in mano già strutturato, non mi hanno detto di costruirmelo: è stato concepito prima del mio coinvolgimento da un team di autori. Che io stimo moltissimo, dato che mi hanno scelto.
Ci spiega dunque cosa avverrà?
La verità è che DopoFestival è la classica trasmissione che puoi preparare e su cui puoi ragionare il più possibile, ma la verità è che te la giochi lì per lì. È come un fritto: si cuoce e si mangia sul momento.
La Rai ha diramato il nome si Stefano Andreoli di Spinoza e del collettivo di filmmakers Nirkiop: ci saranno delle loro rubriche?
È un’ora di streaming con più contenuti possibili, nessuno verrà snaturato da ciò che fa abitualmente. Andreoli sarà fisicamente con noi al casinò, sarà portavoce della community di Spinoza, da cui avremo un feedback diretto. I Nirkiop invece, prepareranno dei contenuti video.
Si prevedono ospiti, che secondo me daranno buca dunque verranno sostituti da altri. Comunque gli ospiti avranno un loro trattamento, di cui stiamo discutendo. Io personalmente ho fatto richiesta di reclutamento di freak.
Cioè?
Sanremo è un film di Fellini in quella settimana: facce, mostri, persone assurde. Per una settimana è una terrazza de La Grande Bellezza trasferita in Liguria, e a me piace quella roba lì.
Io salgo domenica, vedo il posto e mi faccio un’idea.
Si ispirerà a qualche DopoFestival precedente?
Da spettatore ho sempre amato il DopoFestival, perché è l’autoreferenzialità di un manifestazione già di suo autoreferenziale. Ci si domanda sull’opportunità di trasmettere Sanremo, figuriamoci il DopoFestival: in un certo senso, è talmente nonsense da essere bellissimo.
Penso che ci siano stati DopoFestival “sbagliati”, nel senso che non hanno colto la natura di contrappunto, contraltare: nel momento in cui lo affidi a un conduttore istituzionale , manca la dissacrazione della kermesse. Da spettatore perciò, ho amato molto quelli di Chiambretti e di Elio. Non mi ci ispirerò perché non sono loro, ma se proprio cercassi un modello, allora sarebbe Ricky Gervais ai Golden Globes.
Conosceva la sua partner Sabrina Nobile?
Come spettatore si; personalmente invece, ci siamo conosciuti in questi giorni. Ho incontrato una bella persona, mi ci trovo bene: non vedo l’ora di iniziare a “giocare” con lei.
Non la vediamo più alla Gabbia, ora approda a Sanremo: per caso questo DopoFestival è l’anticamera in vista di una promozione televisiva?
Sono stato chiamato a fare il DopoFestival, non mi è stato offerto alcun “pacchetto”.
Ha in cantiere altri progetti lavorativi?
Per ora mi occupo del DopoFestival, il cui slogan è “Il meglio viene dopo”.
Quindi mi sta implicitamente dicendo di si?
Non so cosa accadrà dopo, ma immagino dipenda anche da come andrà il DopoFestival. Per la prima volta nella mia vita, vado davvero con lo spirito di divertirmi, che poi credo sia quello giusto.
Ultima domanda: c’è un cantante per cui fa il tifo?
No, nella maniera più assoluta. I cantanti che mi piacciono sono tutti morti: per quanto mi riguarda, dovrebbero perdere tutti. La verità comunque è che non ho ascoltato le canzoni, perciò il mio è un giudizio sulla carta.