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Per primo parla Diego Calvetti, produttore dell’album della band. Il progetto viene definito molto curato e realizzato in 6 mesi. Un disco etichettato come rock ed elettronico, suonato interamente dai ragazzi.
Riccardo: Siamo coscienti di avere il supporto di RTL e lo diciamo subito, ma in questo anno di lavoro senza il supporto delle radio locali non saremmo arrivati qui.
Alessio: Nel disco trovate il nostro poster in versione bravi ragazzi, cosa che non siamo (ride, ndr).
La prima esibizione a Sanremo non è stata esaltante, ci sono state alcune critiche.
Lorenzo: Eravamo molto emozionati, ma stiamo andando migliorando, dalla serata delle cover abbiamo rotto il ghiaccio.
Avete dichiarato di non definirvi una boyband, e pensate di alzare il vostro livello artistico con le foto a petto nudo su Facebook?
Alessio: Non solo le boyband fanno quelle foto, pensate ai Rolling Stones.
Riccardo: Non sono la nostra priorità comunque le foto.
Alessio: Ci piace condividere anche momenti di intimità come una doccia, ovviamente mostrando solo le parti consentite.
Siete considerati tra i favoriti per la vittoria, lo sapete?
Riccardo: Non ci sentiamo come favoriti, vogliamo semplicemente chiudere il Festival in crescendo e ci stiamo riuscendo.
Il televoto potrebbe essere dalla vostra parte.
Alessio: Abbiamo dalla nostra parte tanti giovani, che magari prima non guardavano il Festival. Abbiamo sentito la De Filippi che ci ha dato alcuni consigli, soprattutto a me che sono il frontman.
Come vi siete trovati con il resto del cast?
Lorenzo: Siamo stati accolti molto bene, sin da quando abbiamo posato per il servizio fotografico di Tv Sorrisi e Canzoni.
Se vinceste il Festival potreste andare all’Eurofestival.
Alessio: Ci piacerebbe moltissimo perchè vorremmo portare la nostra musica anche all’estero. In più i nostri brani hanno influenze che attingono alla musica straniera.
Di che cosa parla il vostro disco?
Alessio: Parla di amore in tutte le sfaccettature: amore che ti immagini sull’altare, ma anche quello di una sola notte. Siamo ragazzi, è normale che sia così. E poi abbiamo tenuto conto del pubblico a cui ci rivolgiamo.
Ma pensate di piacere per la musica o per l’immagine?
Alessio: L’immagine conta, perché le teenager sono in piena fase di crescita ormonale, però sui social condividono anche le frasi dei nostri testi, quindi vuol dire che rimangono colpite dai brani.
Come avete scelto la cover da interpretare a Sanremo?
Lorenzo: Avevamo provinato altri brani, poi è arrivata Io che amo solo te e non abbiamo avuto più dubbi, è stata una scelta istintiva. E’ un pezzo che ci ha permesso di rischiare e sperimentare con il rock in maniera diversa rispetto agli altri brani. E poi Endrigo è una leggenda della musica.
Che cosa succederà dopo Sanremo?
Alessio: In un anno siamo entrati nella musica di Serie A, dall’apertura dei concerti dei Modà negli stadi ai concerti nei palazzetti. Inizialmente eravamo titubanti in merito alla nostra partecipazione a Sanremo. Ci aspetta un grande tour nei centri commerciali per firmare le copie dei dischi e incontrare i nostri fan.