Peccato che l’idea fosse già stata ampiamente cavalcata dal piccolo schermo in una miriade di trasmissioni, a cominciare dal people show per eccellenza C’è posta per te. In quest’ottica tutto è apparso dejà vu. E dispiace per Antonella Clerici che, da professionista qual è, si è lanciata in un’avventura televisiva dall’incerto destino. Questo è apparso chiaramente e inesorabilmente, alla fine della prima puntata di Senza parole, il nuovo show di Rai1 affidato alle cure professionali di Antonella Clerici.
{module Google richiamo interno} Ma erano evidenti anche le atmosfere del vecchio Carramba che sorpresa! di “raffaelliana ” memoria. Madre di tutti i successivi programmi costruiti sulle carrambate, la trasmissione portata al successo dalla Carrà, continua a fare proseliti. E ha catturato nella rete anche Antonella Clerici che ha cercato di imprimere alle sue sorprese un tono meno gridato, senza però rinunciare alla spettacolarità.
Anche la Carrà “pescava” i protagonisti delle sue sorprese tra il pubblico in studio ma gestiva le vicende con toni da commedia all’italiana, a metà strada tra leggerezza e sofferenza. La Clerici, tra l’altro, ha presentato anche delle vicende legate a problemi attuali come l’anoressia, il bullismo. E di questo bisogna dargliene atto: è una maniera per far arrivare al grande pubblico generalista del sabato sera un messaggio chiaro: essere vicini ai propri figli per capire in tempo eventuali segnali di disagio. Ma sinceramente, tematiche così complesse avrebbero bisogno di essere affrontate e analizzate in sedi televisive più idonee. Inoltre, a volte si è avuta la sensazione che ci fosse una buona dose di fretta nel presentare,raccontare e congedare i protagonisti delle vicende.
E, come già avveniva in Carramba che sorpresa! si è fatto ricorso anche a personaggi noti del mondo dello spettacolo: Fabrizio Frizzi ha incontrato persone che non vedeva da tempo. Tra questi un amico che ha rivisto dopo 43 anni. E si è ospitata la figlia di Francesco Nuti per toccare tutte le corde dell’emozione.
La mega- sfera che si opacizza per evitare a chi è dentro di vedere quanto accade sul palcoscenico, evocava maledettamente la “busta” di C’è posta per te. Molte delle vicende raccontate avevano proprio il sapore delle sorprese “defilippiane”. E non mancavano neppure i toni commossi e partecipativi, quelli soliti troppo sfruttati nella classica tv strappa- audience.
Insomma fra stereotipi già abusati, atmosfere spesso persino noiose e ripetitive, lo show si è trascinato fino a mezzanotte.
Brutta copia di un brutto programma della Carr?_. Ma la Clerici pur di apparire laverebbe anche i piatti del cuoco, cosa che sarebbe meglio facesse. E’ una vergogna pagare tutti questi soldi del nostro canone ad una cicciona presuntuosacon i suoi amici pensionati Moroni e Bigazzi. Andate all’ospizio