L’obiettivo della trasmissione ‘Viaggio nell’Italia del Giro’ – dice Edoardo Camurri – è fare una specie di “via dei canti”, ovvero percorrere le terre d’Italia. Un po’ come facevano gli aborigeni nel racconto di Bruce Chatwin, noi camminiamo e cantiamo le storie, incontriamo i personaggi, apriamo, come fosse realtà aumentata, i pezzi del racconto d’Italia e tutto questo lo facciamo perché esiste l’epica del ciclismo”.
{module Google richiamo interno}Il lungo racconto itinerante è partito il 7 maggio con la seconda edizione. Lo scorso anno fu favorevolmente accolto, per cui Rai Cultura ne ha predisposto una nuova stagione sul tracciato del 98esimo Giro d’Italia. Camurri seguirà le tappe della più importante competizione ciclistica italiana, fino al 30 maggio, visitando molte delle località presenti sul tracciato, per svelare in modo originale storie, curiosità, itinerari e suggestioni che animano il nostro territorio.
L’obiettivo è riscoprire un’Italia punteggiata di idee, umanità, personalità intellettuali e vicende singolari, attraverso incontri insoliti, pagine di letteratura, e i preziosi materiali delle Teche Rai.
Alle ventuno puntate corrispondenti alle tappe corsa “rosa”, si affiancheranno tre puntate speciali dedicate alla storia del Giro: una corsa che ha avuto cronisti d’eccezione, da Sergio Zavoli a Claudio Ferretti, da Enzo Biagi a Gianni Brera, diventando così occasione per un giornalismo d’autore.
“Questo programma – conclude Camurri – è nato sul calco di Viaggio nell’Italia che cambia, una serie di documentari di Ugo Zatterin girati nel periodo del boom economico. Ma ci siamo ispirati anche ai grandi inviati viaggiatori, come Mario Soldati e Piovene che l’aveva fatto per la radio. Noi ci rifacciamo a quella tv.”
Qui la programmazione Rai per il 97esimo Giro d’Italia lo scorso anno.