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Inoltre, continua il CNU, le modifiche lapportate da Rai1 allo show non sono assolutamente sufficienti. Permangono le critiche già espresse non solo dal consiglio Nazionale degli Utenti, ma anche da addetti ai lavori e da autorevoli studiosi dei problemi dell’età evolutiva.
Pertanto, il CNU chiede alla Rai di non mandare in onda la nuova edizione di Ti lascio una canzone in quanto lo show può essere deleterio per i piccoli partecipanti e veicolare modelli negativi per la loro formazione.
Dopo la pausa di un anno, dunque Ti lascio una canzone torna su Rai per nuove undici puntate. Giovanissimi cantanti di età compresa tra gli otto e i tredici anni, interpreteranno i motivi più famosi del panorama canoro di sempre.
Il programma è stato già oggetto di polemiche nelle edizioni passate. Si ricorderà il caso di una bambina alla quale Pupo in giuria, si rivolse con toni un po’ duri. La piccola scoppiò in un pianto dirotto scatenando, giustamente, le polemiche e le ire di quanti non vedono salvaguardata, nel programma, la spontaneità e la serena crescita dei piccoli partecipanti.
Ti lascio una canzone è giunta all’ottava edizione. Ma le premesse per una serena presenza in video non ci sono. Da Rai 1 fanno sapere che il programma si muoverà sulla strada del massimo rispetto per la sensibilità dei piccoli artisti. E questa sarà la direttiva che seguiranno anche i giudici di gara. La giuria, infatti, sarà tutta rinnovata ma sarà attenta alla fragile psicologia infantile.
Ma rimane il principio sbagliato sul quale si fonda il programma: bambini che si comportano come adulti e cantano canzoni per adulti inneggiando a sentimenti d’amore che dovrebbero essere lontani da loro. Insomma sono bimbi che vengono strumentalizzati per uno spettacolo ad uso e consumo degli adulti. Per di più uno spettacolo che mira al primato dell’Auditel e che sa quanto i bambini facciano presa sul cuore dei telespettatori italiani.
Qui l’ultima edizione del baby show canterno.