Laddove però i bambini di Golding erano abbandonati a se stessi, precipitati da un aereo e consci di non poter mai essere ritrovati, a Playa Uva il contatto con la civiltà non si è interrotto, tra schiere di cameraman, opininisiti, pubblico in studio, conduttori. Motivo questo per cui il ritorno alle origini da cavernicoli poteva essere scongiurato.
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Invece, ad allontanare una simile seccatura, hanno provveduto i blasonati autori Mediaset che stanno dietro il programma: accade così che gente che si odia venga lasciata lottare tra il fango. Senza regole, senza limiti. E loro non si riparmiano: volano botte che fanno piegare dal dolore, al punto da sospendere la prova. In prima serata, scene di violenza gratuita tra persone reali, ormai pronte a tutto pur di visibilità sul piccolo schermo. Stupore generale, fintissimo. Perché era già accaduto nel corso della quarta puntata, quando una sfida di pallanuoto in acqua senza regole si era trasformata in uno spettacolo indecente. Fermata anche quella.
Ma ieri si è replicato a soggetto, incuranti del rispetto di pubblico e dei concorrenti stessi, nonostante il copione fosse giò stato sperimentato la settimana precedente. Tanto valeva mettere su un ring e lasciare che si prendessero a schiaffoni. Comprendiamo comunque che il fango consente alla regia inquadrature da bmovie di fine anni ’70, con slip che siventano mano a mano più piccoli e reggiseni che si slacciano.
A proposito di regia, la scena che rimarrà fissa in mente a chi ha visto l’interminabile puntata, è il viso di Mercedesz Henger in apnea sott’acqua. Dopo i primi secondi, la ragazza ha aperto gli occhi, assumendo un’espressione che lasciava intuire il peggio. Secondi lunghissimi, in cui in studio ha iniziato a serpeggiare il panico. La regia però, ha continuato a inquadrare quel viso di cera, con la stessa solerzia con cui Roberto Cenci riprende i fondoschiena a Ciao Darwin. Intanto Eva Henger, mamma di Mercedesz, si sentiva male. Lei stava bene, ma ciò non toglie che l’immagine era un’altra: da un lato una ragazza che si spinge al limite pur di vincere un banale show televisivo, dall’altro una regia guardona che non esista a filmare tenendo a mente solo il rispetto per lo share. Agghiacciante.
Dall’attuale edizione dell’Isola non ne esce bene nemmeno Simona Ventura, ora a Playa Soledad. L’ex conduttrice non fa che sottolineare quanto l’abbia guidata per otto anni, tanto che ieri la Marcuzzi ha ironicamente detto che allora, a questo punto, si può pure mettere in un angolo. Che gli autori di Canale 5 abbiano attinto spudoratamente alle edizioni della Ventura è indubbio, ma la signora della tv deve arrendersi all’idea che, adesso, la conduttrice è la Marcuzzi. Con un costante bisogno di affermarsi anche Alvin, che pure sente il bisogno di ricordare in continuazione che il ruolo di giudice nelle prove è suo.