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Ma soprattutto è riuscita a portarsi a casa una vittoria che suona un po’ come rivincita, dopo la non proprio entusiasmante partecipazione ad Amici, lo scorso anno. Alice era riuscita a entrare nella scuola di Maria de Filippi il 20 febbraio 2015; allora, penalizzata forse dal suo ingresso tardivo rispetto agli altri ragazzi, era stata scartata dalle direttrici artistiche del talent show di Canale 5, Emma Marrone ed Elisa, che forse non avevano creduto abbastanza in lei.
Cantautrice di Tolfa (Roma), Alice coltiva da sempre la passione delle sette note. Suona la chitarra sin da ragazzina e dall’età di soli 12 anni è voce di una band. Ha un fratello e una sorella più piccoli, che sono i suoi più grandi sostenitori, insieme ai loro genitori, e che “mi sono mancati tantissimo durante il mio percorso a The Voice. Per oltre due mesi non li ho mai potuti vedere. E credetemi, per me, sorella maggiore, è stato davvero duro”. Dolce, fresca, di una ingenuità bella, tipica della sua età, ama la sincerità e non sopporta l’ipocrisia. Ha un sogno grandissimo nel cassetto… che si chiama Sanremo.
Alice, ce l’hai fatta! A distanza di qualche giorno dal tuo trionfo, ora finalmente ci credi o tutto ti sembra ancora così un sogno?
Incomincio a crederci ora, anche se a volte mi domando ancora: ma è successo davvero? Quanto sono felice! Sembra banale, ma proprio non me lo aspettavo. Credevo che la gente amasse di più Charles Kablan, che sarebbe stato dunque lui a conquistarsi i voti e a vincere. E invece…
Crederci sempre…
È un po’ l’insegnamento che mi ha dato la mia coach, Dolcenera: “devi tirare fuori tutta te stessa”, mi ripeteva sempre, “perché se non lo fai la gente se ne accorge”. E così ho sempre messo il mio essere e la mia musica.
Come hai affrontato le ultime sfide sul palco di The Voice?
Forse proprio perché non credevo affatto di poter vincere, ho affrontato la finale con grande tranquillità. Ho dato tutta me stessa, naturalmente, ma ho affrontato le varie sfide senza ansia da prestazione. E forse è stato proprio questo a permettermi di essere al cento per cento me stessa e di tirare fuori tutto quello che ho e che sono.
Riesci a dirci qual è stato il tuo primo pensiero quando sei stata proclamata la nuova The voice d’Italia?
In un attimo ho rivissuto tutto il percorso vissuto a The Voice. Ogni istante, nessuno escluso. Subito dopo ho pensato a tutti i sacrifici che ho fatto e che i miei genitori hanno fatto per me.
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I tuoi genitori saranno sicuramente i tuoi più grandi fan, insieme ai tuoi fratelli. Erano presenti in studio, ma tu sei riuscita a vederli prima delle esibizioni?
Sì, i miei genitori erano presenti, ma non sono riuscita a vederli fino alla fine, dopo la premiazione, la conferenza stampa, la festa.
E cosa vi siete detti?
Nulla. Abbiamo strillato per la gioia. Solo strillato. Noi Paba ci facciamo sempre riconoscere.
Chi pensi ti abbia sostenuto di più, abbia vissuto con te, anche se non poteva dirtelo, la tua avventura, le tue performance sul palco, le sfide che hai dovuto affrontare?
Sicuramente i miei genitori, mio fratello e mia sorella. Ma anche la mia band, cui sono legatissima e con cui mi esibisco sin da quando avevo 12 anni. Tra di noi c’è sempre stato un grandissimo feeling musicale. Sono convinta che loro abbiano vissuto ogni singolo attimo della mia avventura a The Voice, si siano sentiti partecipi e se avessero potuto mi avrebbero regalato anche l’ultimo respiro che avevano in corpo per aiutarmi a fare sempre meglio, a dare il massimo.
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C’è un momento della tua partecipazione al talent show che ti rimarrà per sempre impresso nella mente e nel cuore?
È stato tutto un unico momento bello, quindi non posso isolare qualcosa rispetto ad altro. Tutto è stato unico, e da tutto quello che ho vissuto ho cercato di prendere tutto il possibile. Questa esperienza mi ha insegnato moltissimo, mi ha aiutato a crescere ancora. Ogni attimo ha avuto una importanza incredibile per me.
Avresti voluto qualcuno accanto a te mentre facevi il tuo percorso a The Voice?
Sicuramente le persone che mi vogliono più bene, i miei fratelli, cui sono legatissima e che mi sono mancati tanto. Ma credo anche che dovevo affrontate tutto questo da sola, ne avevo bisogno. The Voice era una cosa tutta personale da fare.
L’anno scorso sei stata nella scuola di Amici. Come avevi affrontato allora la sfida e come hai affrontato The Voice un anno dopo?
L’esperienza di Amici è stata molto diversa da quella di The Voice. Ovviamente me l’ero presa tutta, mi sono portata a casa tutti gli insegnamenti possibili. Ma oggi mi sono accorta di essere cresciuta rispetto allo scorso anno, di essere cambiata e diventata mentalmente più grande. Questo mi ha permesso di vivere questa seconda opportunità con maggiore consapevolezza. Qui a The Voice ho respirato la musica, la purezza.
La nuova generazione di giovani cantanti esce sempre più spesso dai talent show. Questo credi sia un grande aiuto nella carriera di un artista oppure che chi esce da queste realtà debba dimostrare ancor più quello che vale in ambito musicale, combattendo spesso contro i pregiudizi?
Credo che esistano tanti tipi diversi di talento e anche finti talenti. Che sanno stare sul palco, danno una bellissima immagine di loro in televisione, ma poi magari, dal vero, faticano a trasmettere qualcosa al pubblico, non sono in grado di arrivare alla gente. Ricordiamoci sempre che prima di tutto c’è la nostra testa. I talent, dunque, sfornano sì talenti, sono sì trampolini di lancio, ma poi sta al talento stesso dimostrare che vale davvero, che ci mette l’anima.
Ora che finalmente si sono davvero accorti di te, dove vuole arrivare Alice Paba?
La prima cosa cui devo pensare è l’album, poi Sanremo è sicuramente l’obiettivo più grande. Spero passo passo di riuscire ad arrivarci. Sarebbe un sogno! Ma non voglio bruciare le tappe. Passetto passetto percorrerò la mia strada, con determinazione, con grinta, con il cuore. Ma, ripeto, senza bruciare alcuna tappa. Il percorso, il cammino che ho davanti a me è fatto di stazioni e ognuna ha la sua importanza. Ogni tappa sarà la mia meta. Raggiunta una, penserò all’altra. Passetto dopo passetto.
Poi chissà, magari un giorno potresti pure diventare una coach, come alcune tue colleghe affermate…
Io una coach?! O mamma, sarebbe una cosa davvero meravigliosa!