Ad uno sguardo attento, infatti, Music e Nemicamatissima possono apparire il primo la continuazione dell’altro. Ma in un senso ben specifico: lo show condotto da Bonolis si pone come la buona riuscita, la bella copia di quello precedente che, invece, aveva mostrato dei limiti e delle pecche strutturali. A cominciare dalle due conduttrici.
Qui invece, in Music, Paolo Bonolis è il mattatore assoluto, l’affabulatore che con il suo linguaggio forbito cattura magneticamente l’attenzione dei telespettatori. E’ il dicitor cortese che affianca ad una volgarità una fine citazione letteraria con perfetta nonchalance. Spesso senza che i telespettatori se ne rendano conto.
Finalmente il conduttore è riuscito ad ottenere da Mediaset un programma meno grossolano e trash di Ciao Darwin, gestito e riesumato, lo scorso anno, perchè portatore, chissà quanto sano, di audience per Canale 5. Bonolis si è concesso il lusso di infarcire le due puntate di mega ospiti internazionali. In una sola puntata, la prima, andata in onda mercoledì 11 gennaio, ha accolto un così ingente numero di personaggi da non sfigurare in un’edizione del Festival di Sanremo. Da Simon Le Bon a Elisa, da Enzo Avitabile a John Travolta, da Francesco Renga a Ezio Bosso, Bonolis ha presentato la Musica in tutte ( o quasi) le sfaccettature.
Eh si, perchè Bonolis ha finalmente potuto regalare al pubblico di Canale 5 (ma soprattutto a se stesso) momenti molto delicati, densi di cultura musicale e di emozione. E tra questi spicca la presenza del maestro Ezio Bosso che ha interpretato la sonata numero 14 in Do Diesis minore di Beethoven conosciuta come “Chiaro di luna”. Pubblico in religioso silenzio, standing ovation.
Ma ecco subito l’altra faccia della personalità “bonolisiana”, quella ruspante e ridanciana che si esalta con la presenza della sua spalla storica Luca Laurenti. Personaggio ambivalente, Laurenti, che alterna un dialetto borgatar- popolare ad un timbro di voce di grande potenza e suggestione canora. Un vero e proprio Giano bifronte come il collega con il quale divide il palcoscenico da oltre venti anni. Bonolis, però, questa volta, ha limitato i segmenti condivisi con il partner come a sottolineare i differenti ruoli ricoperti.
Il conduttore ha interpretato la musica alla sua maniera: cantandola, leggendola e raccontandola, rifacendosi, in qualche maniera a Il senso della vita, programma da lui condotto su Canale 5 con risultati poco brillanti nonostante la buona formula. Gli artisti intervenuti, infatti, hanno prima parlato di se stessi in maniera confidenziale e poi si sono esibiti nelle canzoni della loro vita.
Pur con qualche lungaggine nelle interviste Music mi è piaciuto; la musica… la grande musica ha fatto la parte del leone, TheKolors/DePiscopo, Simon Le Bon ed Ezio Bosso i momenti più adrenalinici ed emozionanti. Bonolis riconferma di essere tra i migliori interpreti della conduzione italiana.