Il look androgino e allo stesso tempo sexy, i tanti tatuaggi, rendono la ragazza una delle testimonial più ricercate dalla moda. Non solo, perché il suo essersi definita “gender neutral”, l’atteggiamento anticonformista e disinibito, il successo crescente, l’hanno portata ad essere considerata una delle personalità più influenti nel mondo.
{module Google ads}
Australiana, dichiaratasi omosessuale all’età di soli 12 anni, Ruby Rose ha avuto diverse storie con le colleghe modelle, tra cui spiccano i nomi di Lindsey Anne McMillan e Catherine McNeil.
La sua carriera inizia come modella nel 2002, ancora sedicenne. La notorietà arriva però nel 2009, quando Mtv la lancia durante un concorso per vj, dove spicca tra circa duemila aspiranti. Vince grazie ad un filmato in cui riesce a bere 100 bicchierini di birra in 100 minuti, e dimostrando di essere in grado di baciare sconosciuti per strada.
Da lì, la conduzione di programmi, il ruolo di inviata sui red carpet, di intervistatrice delle star. Poi l’approdo nella tv in chiaro e, da ultimo, la recitazione. Prima nella terza stagione di Orange is the new black, ora sul set di Resident Evil: The Final Chapter, al fianco di Milla Jovovich.
Riguardo la sua sessualità, ha dichiarato: “Ho sempre saputo di essere lesbica, anche alla scuola primaria. Sapevo di non essere interessata ai ragazzi, mentre provavo qualcosa per le donne. Quando ho iniziato le superiori e l’ho detto a mia madre, lei ha semplicemente risposto ‘Lo so, l’ho sempre saputo’. In realtà prima ho fatto coming out con un paio di amici, poi la notizia si è diffusa e a 15 anni tutti sapevano del mio orientamento sessuale, anche le insegnanti”.
Un orientamento sessuale che, ai tempi della scuola, l’ha resa bersaglio di bullismo ma è oggi una delle caratteristiche che la distinguono nel jet set: una persona libera di vivere la sua identità, trasformandola in un punto di forza. Fino al ruolo nel celebre carcere di Lietchfield, che l’ha resa una star internazionale.