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Nel corso dell’anteprima, vengono mostrate delle clip che introducono i temi di dibattito e gli ospiti nel backstage.
Per l’occasione, sul palco si daranno sfida due cuochi: l’onnivoro Andy Luotto e il vegano Simone Salvini, ispirazione dello chef Germidi Soia di Maurizio Crozza. Oltre a Lemme e la Farnetti, sul palco siedono Simona Izzo, Ricky Tognazzi, Barbara Bouchet, Eleonora Brigliadori, Red Ronnie, Gianfranco Vissani, Marco Bianchi, Tina Cipollari, La Pina e Francesco Cicchella.
La discussione parte subito da Lemme, che sostiene di cosiderare il cibo una sorta di medicina. Simona Izzo, nel parterre degli ospiti, lo conosce perché ha fatto perdere 15 chili alla madre, “però l’ha trattata malissimo” specifica. “Per forza: è donna”, risponde l’altro. Non solo: Lemme sostiene “io non curo: guarisco”.
Il regime alimentare proposto da Lemme è iperproteico, molto “estremo” secondo la Izzo. Mughini ricorda di quando la carne non veniva mangiata perché gli italiani non avevano soldi per comprarla: “Capii che l’Italia era cambiata quando il mio direttore Lamberto Sechi mi parlò di dieta”.
La Farnetti sottolinea che non bisogna parlare di dieta, quanto di alimentazione sana: di educazione alimentare, perché si tratta di salute. Lemme la prende in giro in quanto non capirebbe niente non essendo dietologa; lei, anziché ribattergli che lui allora è un farmacista, controbatte che qualsisi medico si occupa di cibo.
La Brigliadori prende la parola raccontando i suoi 25 anni di studi, perché quando anni fa lei parlava di fiori di Bach, veniva derisa. Di tutta risposta, Tina si alza, si avvicina a Luotto che sta cucinando, e inizia a mangiare qualcosa.
Lemme comincia a sproloquiare di “femmine” che non capiscono, di grassi che fanno dimagrire. Lemme e la Brigliadori appaiono particolarmente esagitati, tanto che Costanzo, dopo aver salutato la dottoressa Farnetti, procede a un giro di opinioni in cui gli ospiti si esprimono a turno. Fino a quel momento infatti, i due avevano coprto qualsiasi tentativo di intervento altrui.
Marco Bianchi, che collabora con Veronesi, prova ad esprimere un concetto di senso: trova però la maleducazione di Lemme che gli parla sopra, perciò Costanzo gli intima di tacere. L’attrice vuole portare avanti la tesi secondo cui sarebbe guarita dal cancro mangiando vegano, ma trova comprensibili risatine. Poco dopo tocca alla Brigliadori, che per “dissentire davanti al populismo” perché la morte della madre non è una stupidaggine, comincia ad urlare: scatta la lite con Mughini, che “con il populismo ci si pulisce le scarpe”.
La Brigliadori dà ancora spettacolo, stavolta col padrone di casa. Quando infatti la Bouchet tenta di dire la sua, riparte all’attacco: Costanzo chiede che le venga spento il microfono, e lei non ci sta. si alza, sbraita di andarsene perché pretende rispetto: il conduttore allora le ricorda che è lei la prima a comportarsi in malo modo, mancando di rispetto a tutti. La Brigliadori si alza ed esce; Costanzo commenta che sarà una serata bellissima, intanto manda anche tanti cari saluti a Firenze. Dal canto suo, Lemme getta benzina sul fuoco: secondo lui, essendo “femmina”, la Brigliadori non riesce a frenare l’emotività. E a chi lo fischia, più strafottente che mai, fa presente che tanto lui non se ne va.
I due chef nel frattempo, continuano a cucinare ed offire al pubblico in sala. Date le scene viste però, Salvini sente il dovere di sottolineare che i vegani sono persone pacifiche.
Cicchella, supportato dal suo amico-spalla, propone l’ imitazione di Massimo Ranieri.
La puntata va avanti con interventi equlibrati; la Brigliadori rientra in studio. Tina racconta simpaticamente la sua giornata, dalla colazione in cui cerca di “fare la brava” al pranzo con i tortellini. Lemme si sente in dovere di dare un cosiglio all’ennesima “cicciona”.
Ricky Tognazzi condivide l’amore del padre per il cibo: era molto attento nell’acquisto dei prodotti e per una cucina sana, provava di tutto e, soprattutto, insegnava ai figli che non si spreca il pane. Non solo: insieme alla moglie Simona Izzo, Ricky Tognazzi ha provato una dieta di coppia. I risultati sono però stati scarsi: se uno sgarrava infatti, pure l’altro si sentiva autorizzato a fare altrettanto.
Cicchella imita ancora Ranieri, alleggerendo per un attimo una puntata che appare interminabile.
La Brigliadori interviene continuamente, addentrandosi persino in reincarnazioni precedenti. Lemme suggerisce limoni e pasta al peperoncino per colazione. Poi ci sarebbero anche le sue “mozzalemme” prodotte con latte e mascarpone: del resto il suo principio alimentare è che i grassi fanno dimagrire.
Passando dall’esoterismo della Brigliadori, a un certo punto viene introdotta sul palco una bilancia: comincia così un segmento in cui alcuni degli ospiti si pesano chiedendo a Lemme quanto chili dovrebbero perdere. Red Ronnie sottolina il decadimento generale.
Interviene telefonicamente Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori: l’augurio per Lemme è di non finire come Wanna Marchi. Sul farmacista infatti, pendono querele e controlli, ma lui non se ne preoccupa: “Il risveglio delle coscienze è iniziato”. Inutile specificare che i toni tra i due si alzano.
Vissani è più che scettico sul veganesimo, e ripetutamente mette in luce problemi legati al cibo ogm oppure alla farina kamut, che è un “bluff” perché non esiste: arriva dall’Iran, viene importata in Canada e poi torna in Italia.
La puntata si conclude qui: rituale passerella degli ospiti con tanto di gente in piedi per la Cipollari. Domenica prossima l’ultima puntata di stagione. Sipario.