A tra poco con la diretta.
Inizia la seconda puntata delle Auditions di X Factor 2018. Alessandro Cattelan presenta i giudici, che prendono posto al loro tavolo e si preparano a giudicare gli aspiranti talenti.
La prima ad esibirsi è Renza, una giovane ragazza toscana che porta una versione di “Waiting in vain” di Bob Marley riarrangiata. Voce cristallina che contrasta con il soul della sua voce, questa cover del pezzo di Marley è completamente diversa dall’originale, ma è raffinata e gradevole. I giudici apprezzano e Renza riceve 4 sì.
Il secondo concorrente non è nuovo a questo genere di provino, ha infatti già fatto le audizioni ad X Factor Spagna e ritenta in Italia su consiglio di Laura Pausini. Davide Celiento – questo il suo nome – canta “Pride” degli U2 con grande grinta ed una vocalità che a tratti ricorda quella di Bono, anche se è decisamente più rock, forse un po’ troppo. I giudici lo criticano perchè ritengono abbia troppo urlato e lui non incassa bene le critiche. Non passa l’audizione con 4 no.
Carrellata di “talenti incompresi”: Samuele e gli Shades non passano.
Camilla è giovanissima, ha solo 16 anni. Con i suoi capelli mezzi neri mezzi grigi da Crudelia Demon sorprende cantando “La Sera dei miracoli” di Lucio Dalla. Dolcezza e intensità, il suo timbro vocale è indefinibile (“Hai mille anime dentro, mille voci” – le dirà Asia), ma con semplicità racconta la “favola” composta da Dalla ed emoziona. Fa piangere sia la Maionchi che la Argento, standing ovation per lei.
Torna Angelo Oliva, “veterano” delle Auditions che l’anno scorso litigò con Manuel Agnelli. Angelo torna agguerrito e promette “sangue” e grandi performance. Canta “Se bruciasse la città” di Massimo Ranieri, piace al pubblico ma neanche stavolta convince i giudici. Angelo però non si vuole arrendere e propone un patto: se riceve 4 sì, deciderà spontaneamente di non presentarsi ai Bootcamp. Agnelli gli fa firmare un contratto e con 4 sì Oliva torna felice a casa.
I Novel sono un gruppo pop-elettronico e portano un inedito “Gigabyte“. Il brano è fresco, parla d’estate e potrebbe tranquillamente essere una hit radiofonica estiva. E’orecchiabile e mainstream, conquista il pubblico. I giudici sono combattuti. La più perplessa è Asia, che ritiene nel loro pezzo non ci sia “anima”. Alla fine – con due sì e due no – i Novel non riescono a passare.
Altro momento “talenti incompresi”: Cristian, Paolo e Diego non passano.
Entra sul palco Anastasio, un rapper dal cuore d’oro. Porta un suo inedito, “La fine del mondo“, un brano che racconta le difficoltà di un ragazzo di oggi, un ragazzo che lotta contro i propri demoni.Come lui stesso mette in chiaro, è più un autore che un cantante. Il suo testo visionario arriva come un pugno allo stomaco e conquista i giudici. “4 sì fratè” – gli dice Asia.
A sorpresa (per il pubblico in studio) arriva un quinto giudice speciale: Lodo Guenzi de Lo stato sociale. Questa sera il cantante farà compagnia a Fedez, Maionchi, Argento e Agnelli e li aiuterà a giudicare.
Gerardo porta la sua “Una gita sul Po”. L’inedito ha sonorità da balera e fa immaginare serate scanzonate a Little Italy. Avvocato decisamente eccentrico, Gerardo non riesce a convincere i giudici e torna a fare le arringhe.
Alessandro – in arte Halo – ha un passato difficile, fatto di obesità, omosessualità nascosta e bullismo. Ora, finalmente orgoglioso di se stesso, porta il suo inno alla libertà ad X Factor. “Uomini che amano le donne” è un brano leggero, ma dal messaggio attuale e accattivante. Il ritmo è ballabile, c’è groove, la voce è interessante; Alessandro riceve 4 sì.
Luna ha 16 anni e canta da quando ne ha solo 8. Capigliatura selvaggia e look sensuale, Luna propone un mash-up voce e piano e poi all’improvviso inizia a rappare con grande maestria. E’ giovane, ma ha tanta grinta. Convince i giudici e porta a casa 4 sì.
Carrellata di sì: Danilo, Dequiveers e Luca passano ai bootcamp.
Anna canta voce e piano la sua versione di “E la luna bussò” di Loredana Bertè. Molto diversa dall’originale, la cover lascia perplessi i giudici, che non colgono il vissuto della giovane cantante e ritengono sia ancora presto per lei. Colpita dalle critiche, Anna si commuove. I giudici la spronano a continuare a crederci, ma per ora la rimandano a casa con i no.
I Red Bricks Foundation portano il loro inedito “I wanna play with your heart“. Fedez afferma che il frontman del gruppo gli ricorda Jim Morrison da giovane. Stile british, sonorità rock, vocalità “maleducata”, i Red Bricks Foundation convincono solo in parte, ma alla fine riescono a passare ai bootcamp.
Isotta canta “Million years ago” di Adele, ma la sua vocalità è distante da quella della cantante inglese. La performance non è d’impatto e l’effetto è tiepido. I giudici non apprezzano e la mandano a casa.
Simone è un attore di film per adulti, ma stasera si cimenta con il blues – la sua grande passione. Porta “Pugni chiusi” di Stratos, ma la voce è imprecisa e stona. “Il canto è terrificante” – commenta Mara.
Leonardo è autodidatta, ma il grande cuore ed il timbro vocale particolare conquistano al primo ascolto. Sulle note di “Fly me to the moon” emoziona. Un Ed Sheeran nostrano, ma dal sound rock. Il pezzo è delicato, ma allo stesso tempo grintoso. Leonardo convince e vola dritto ai bootcamp con 4 sì.
La seconda puntata delle auditions di X Factor 2018 termina qui; appuntamento a giovedì prossimo!