A tra poco con la diretta.
Inizia Fratelli di Crozza, l’orchestra smooth jazz del programma esegue la ritmata sigla. Parte una clip su Di Maio che irritato da Bruno Vespa, cerca di giustificare e cambiare la futura manovra finanziaria. Maurizio Crozza mette i panni del vice Presidente del Consiglio, con un imitazione che cerca di esagerare i toni incerti di Di Maio. Poi vuole cancellare il contratto, ma poi lo vuole rispettare, il monologo del comico esalta le continue esitazioni del politico.
Crozza tolti i panni di Di Maio, comincia a fare il punto sulla situazione politica dell’ultima settimana. La manovra finanziaria è il tema principe. Salvini si sta per togliere la maschera e comincia a vestire i suoi veri panni, condono, flat tax. Maurizio poi punta il premier Conte, che nei suoi modi semplici cerca di spiegare la complessa manovra.
Per Conte la manovra è bella e basta, su questa espressione Crozza strutturerà la sua imitazione. Conte tornato dall’incontro europeo, racconta di aver lavorato molto in questo meeting, ma lavando i vetri dei grattaceli. Il Crozza Conte è sempre indaffarato nelle pulizie domestiche e viene sempre oberato di compiti e umiliato. Il premier convoca i suoi consiglieri ( interpretati dagli attori del programma) e viene preso in giro anche da loro.
Crozza ora sfodera la sua ultima creature, l’imitazione di Moscovici il commissario europea, che sta criticando aspramente il nostro paese e la manovra di bilancio. Crozza carica il personaggio di tutti i tic che contradddistinguono i francesi. Esagera i concetti economici e paragona la manovra a quella del Burkina Fasu. Le coperture non ci sono, il Ministro Tria e Toninelli non vanno bene e continua su questo copione.
Il comico torna su un altro suo cavallo di battaglia, il Ministro Tria, che secondo lui viene trattato male da tutti e non può comunicare con l’esterno. Un Tria sofferente che deve risponde ai giornalisti, ma non sa mai cosa dire precisamente. Parte l’imitazione, il Minsitro cerca di sviare e il condono non è un condono, incalzato non riesce a trovare le parole per rispondere e guarda sempre l’orologio.
Nervoso manda dei cenni per fare arrivare dei messaggi, ma è sempre controllato e non può parlare. Il Ministro tira fuori una finta manina dalla borsa, quella imputata di aver cambiato la manovra, poi un finto malore colpisce Tria per sviare i piani del governo che lo controlla.
Crozza parla poi del progetto del nuovo ponte di Genova, il progetto è stato presentato dalla società Autostrade, ma come prima non dovevano toccare un mattone, per Toninelli e Di Maio era loro la colpa del crolla e ora. Il comico spiega che è caduto il veto da parte del governo sulla società Autostrade. Maurizio poi scherza sul condono edilizio ad Ischia inserito senza senso nel decreto per aiutare Genova.
,Se il ponte di Genova fosse stato abusivo, bastava un decreto Ischia e veniva subito ricostruito, sorride amaramente il comico. Svela poi che nel decreto sono state inserite anche altre cose, che non centrano con l’emergenza della città ligure. Il comico poi torna sulla sua preda preferit, il Ministro Toninelli, che secondo lui parla del ponte di Genova e fa chiudere un ponte in Abruzzo.
Crozza ora si trasformerà nel Jim Carrey di Cremona. Il comico imita Toninelli mentra chiama l’elettorato cinque stelle a fare delle donazioni per la manifestazione al Circo Massimo. Tanti soldini con cuore e entusiasmo, per mandarci al governo. Poi svela che il vero obbiettivo del governo è fare i seggiolini con i sensori.
Non si rende conto che è già al governo, i suoi discorsi sono sempre per un campagna elettorale continua e Crozza gioca su questo.
Maurizio torna a parlare di Renzi e delle sue nuovepassioni, i documentari e le nuove Leopolde. Crozza imita l’ex premier, che si trucca davanti uno specchio come un vecchio presentatore, che racconta i suoi ricordi da bambino. Il futuro non è una spazio da aspettare ma da conquistare, ho iniziato con parti piccole come il Sindaco di Firenze e poi presidente del consiglio, che mi ha portato verso il mio vero ruolo lo showman. Al Senato io ci vado per provare i pezzi nuovi, ormai in scena ci resto per tutta la vita.
Il comico ora imita il Direttore del quotidiano Libero, Vittorio Feltri. Una caricatura sempre aggressiva, piena di parolacce e offese verso tutto e tutti. Il finto Feltri poi se la prende con Macron e signora e con i francesi che si mettono il pane sotto le ascelle. Poi si interroga perchè le Francia si prende le nostre bellezze e ci da in cambio gli immigrati.
Il finto Feltri si scaglia contro i gay e Miguel Bosè, facendo delle facili ironie e paragoni. Crozza forse con l’imitazione l’imitazione del Direttore di Libero si lascia troppo andare a facili volgarità e modi di dire.
Crozza ora parla di Fedez per introdurre la sua imitazione di Leognez. Il cantante se la prende in un video con striscia, per delle parole sul figlio. Parte l’imitazione di Crozza su Leognez, il bambino cerca di strappare tutti i marchi dai suoi vestiti, con il motto no logo.
Il bambino è contento che il papà ha capito che sta troppo sui social, ma la battaglia è lunga perchè la mamma non ha valori. Leognez ha delle ispirazioni, vuole cambiare il mondo con la figlia di Icardi, con una manifestazione a via Monte Napoleone, perchè le mamme li portano li, indossando la maglietta del quarto stato.
Il programma termina qui, appuntamento alla prossima settimana.