Divano affollato, dunque, per il gran finale dello show che anche quest’anno – alla sua quarta stagione – ha raccolto ottimi risultati in fatto di ascolti.
Meno entusiasta la critica, scettica, evidentemente, di fronte all’intrattenimento dei giochi che animano il programma, come “Spot Tarok”, “Segui il labiale” e l’ormai celebre “Stanza inclinata”.
Seguiamo insieme l’ultima puntata.
In apertura, Amadeus presenta gli ospiti, che poi si lasciano andare alla musica dance anni ’70 sul palco.
Com’erano gli ospiti di questa sera, negli anni ’70? Un po’ di foto proiettate sul videowall ci aiutano a capirlo. Sorprendenti, in particolar modo, Francesco Pannofino, Biagio Izzo, Francesco Paolantoni e Monica Leofreddi. Valeria Graci, invece, non era ancora nata.
Una volta acclimatati, è il momento di “Cover step”, il primo gioco. A cimentarsi al microfono con “Mamma mia” degli ABBA sono Francesco Panofino, Monica Leofreddi, Valeria Graci e Fabrizio Biggio.
Ora è il momento di riascoltare cos’hanno cantano davvero gli ospiti. Come sempre, le loro cover sono praticamente inascoltabili.
Avanti con “Segui il labiale”, il gioco a coppie in cui un concorrente – con l’udito isolato dalle cuffie – deve capire cosa dice l’altro. Iniziano Elio e Biagio Izzo.
Poi ad Elio subentra Francesco Paolantoni.
Il primo approccio di stasera con la “Stanza inclinata” sarà segnato da una “Comune peace & love”.
Biagio Izzo e Francesco Pannofino sono due figli dei fiori appena tornati da un viaggio.
Francesco Paolantoni è un guru.
Mariano Bruno è “il Giamaica”, mentre Valeria Graci è un’insegnante di yoga.
Con “Do re mi fa male”, agli ospiti tocca la corsa con i sacchi per poter indovinare per primi i titoli delle canzoni fatte ascoltare (rigorosamente anni ’70).
Il cabarettista Matteo Del Campo è il protagonista di questa fase, in cui cerca di animare la puntata facendo fare movimenti e versi grotteschi sia agli ospiti che al pubblico.
Non si capisce bene perché, ma ridono tutti.
Adesso un numero del mentalista Gianluca Liguori, che fa consegnare a ciascuno degli ospiti un cubo di Rubik.
Liguori tenta di far risolvere il cubo a Francesco Paolantoni, senza che lui guardi ciò che sta facendo.
Le possibili combinazioni per risolvere il cubo di Rubik sono circa 43 miliardi. La sfida è resa ancora più difficile – dice Liguori – oltre che dall’impossibilità di guardare le mosse, anche dal fatto che Paolantoni non è mai riuscito a risolverlo.
Ovviamente, Paolantoni ce la fa.
Avanti con i giochi: il “Mimo senza fili”, durante il quale gli ospiti devono mimare delle frasi, come “Andare a letto con le galline”.
Sono coinvolti tutti i partecipanti, in fila indiana. Ognuno deve carpire ciò che viene mimato da un suo compagno di gioco e trasmetterlo a quello successivo, posto davanti a lui nella fila. Il messaggio iniziale, prevedibilmente, viene stravolto in maniera esilarante.
Ora la “Freeze Dance”. Gli ospiti ballano al centro del palco, la musica ad un certo punto viene fermata e loro devono rimanere immobili, nella posizione assunta al momento dello stop. Per “Spot Tarok”, vengono chiamati in causa Francesco Pannofino e Elio.
Il “Grande brivido” è uno dei momenti più apprezzati di Stasera tutto è possibile. Gli ospiti si allungano su un materassino vibrante e parlano mentre le loro voci assumono toni e tremori particolarmente buffi.
I primi a giocare sono Elio e Valeria Graci, poi Pannofino e Max cavallari, infine Monica Leofreddi, Mariano Bruno, Biagio Izzo e Francesco Paolantoni.
La serata si avvia verso la conclusione con l’attesa “Stanza inclinata”. Il set è quello di una palestra.
Finiscono qui l’ottava puntata e la quarta stagione di Stasera tutto è possibile.
Il problema di Stasera tutto è possibile – probabilmente, anche la sua forza – è l’estrema leggerezza. Nulla di ciò che viene fatto ha un vero scopo, se non quello di ostentare una goliardia divertitissima che per contagio coinvolga anche il pubblico.
Uno spettacolo effimero in cui la conduzione, i giochi e gli ospiti coinvolti devono solo provare a rendere il tutto esilarante, senza fisime e senza richiedere sforzo alcuno agli spettatori.
Uno scopo forse non dichiarato ma palese, che di per sé non ha nulla di condannabile: esiste un’esigenza di svago da non trascurare né oltraggiare. Per di più, se gli ascolti continuano ad essere questi, vuol dire che Amadeus e la sua squadra riescono a fare un buon lavoro e a cogliere nel segno. In effetti, lo spettacolo riesce a rendersi piacevole, a suscitare una simpatia genuina e amichevole.
Viene da chiedersi, tuttavia, come possa rinnovarsi un programma che chiude oggi la sua quarta stagione e le cui puntate sono tendenzialmente molto simili tra loro. Gli ospiti sono l’unica variabile, ma finiscono quasi sempre per fare le stesse cose e suscitare la stessa ilarità, a tratti inconsistente.
Anche alla leggerezza, a volte, si può chiedere di più.