A tra poco con la diretta.
Inizia il programma. Crozza si prepara ad affrontare l’ultima puntata di questa stagione, l’undicesima puntata, che si prospetta intensa. Il comico ha analizzato l’attualità per settimane e settimane ed ora si dice stanco, non sa più cosa raccontare. “Stasera tendenzialmente vi manderei a casa” – afferma.
Crozza ci parla poi di René Thom, medaglia Fields del 1958 per aver elaborato la teoria delle catastrofi. Secondo il suo studio è proprio un evento apparentemente insignificante che può causare una catastrofe. Crozza riconduce la teoria a Renzi ed al Pd.
“Renzi è quello che prima ti sprona a tuffarti dalla piattaforma da 10 m e poi ti svuota la piscina”. Crozza lo accusa di aver fatto proprio questo nei confronti di Minniti. Stasera il comico veste i panni di quest’ultimo.
Minniti racconta la genesi dei suoi tre nomi: Domenico Luca Marco. Passa poi a parlare dei motivi per i quali ha ritirato la propria candidatura.
Crozza torna in sé e ci parla della fuga di Renzi dal Pd e della possibilità che il politico decida di fondare un nuovo partito insieme a Forza Italia.
Il comico decide di “chiedere scusa” a Berlusconi parlando – ironicamente – dei suoi punti forti. Si passa poi a parlare delle donne di Silvio e del caso Ruby.
Crozza veste i panni di Berlusconi, ci racconta del Bunga bunga, dei 5 milioni di euro che avrebbe dato a Ruby. Ha con sé il Codice civile e quello penale, dice di preferire il civile. Dichiara poi di provare simpatia per Renzi e di aver deciso di stringere un accordo con lui.
Crozza ci racconta poi la storia di Don Paolo, un prete genovese che ha deciso di chiudere la sua chiesa in occasione del Natale per protesta contro Salvini ed il decreto. “Dopo questa protesta, a Genova avremo il ponte ricostruito per il 2512” – commenta il comico ed analizza il decreto sicurezza.
Persino Pamela Anderson ha accusato Salvini su Twitter di istigare al ritorno al Fascismo gli Italiani. Salvini le ha risposto, ma i suoi tweet non sempre hanno effetti positivi. E’ stato infatti recentemente accusato di aver twittato delle informazioni riservate, mandando così all’aria una retata della polizia e permettendo a 6 mafiosi nigeriani di scappare.
Crozza veste i panni di Salvini, che si difende e poi incappa nello stesso errore e “spiffera” informazioni riservate su un’altra operazione di Polizia.
Crozza ci parla della manovra, della quota 100, del fatto che sono state tagliate le tasse sulle spa ma non sui pannolini e che il congedo maternità è stato rimandato al nono mese. “Questo non è un paese in cui fare figli” – chiosa il comico.
Passa poi a commentare la politica di Di Maio e l’introduzione del Mississipi Navigator. Crozza indossa i panni del politico per spiegarci in cosa consiste questa invenzione e come è nata.
E’ il momento di Feltri, ormai uno dei personaggi cult di Crozza. Feltri è infastidito perché è stato rubato l’albero di Natale a Napoli, ma in realtà non si può parlare di un vero e proprio furto, ritiene anzi che sia una tradizione ben augurante.
Crozza propone un bis dello sketch su Feltri. Stavolta il Direttore deve commentare il premio giornalistico ricevuto dal figlio e l’articolo che ne ha decretato la vittoria. Il pezzo era dedicato allo Squatty Potty, un’invenzione che permette di evacuare meglio tenendo le gambe sollevate.
La puntata termina qui.