Nell’anteprima di questa seconda serata di Guarda… Stupisci, abbiamo visto nuovamente Francesco Lancia alla ricerca costante di anticipazioni.
Questa sera, le sue “vittime” sono state Lello Arena, Teo Teocoli, Stefano Bollani, Enrico Montesano, Marisa Laurito, Nino Frassica e Andrea Delogu.
Enrico Montesano: “Anticipazioni? Io, neanche il titolo sapevo!”.
La seconda puntata ha avuto inizio ufficialmente alle ore 21:20 con la sigla Comme facette mammeta.
Andrea Delogu ha presentato Renzo Arbore e Nino Frassica che, per una decina di volte, non sono riusciti ad entrare in studio nello stesso momento.
Si è trattato di una dimostrazione di un meccanismo comico: il “disservizio napoletano”. Frassica, poco dopo, ha proceduto con il suo primo schiaffo al povero malcapitato del pubblico.
Arbore e Frassica hanno ringraziato il pubblico per il successo della prima puntata. Frassica: “Voglio ringraziarli uno a uno!”.
L’Orchestra Italiana, invece, ha riscaldato il giovane pubblico con ‘O Sarracino.
Il primo meccanismo comico della serata, però, ufficialmente, è stato il paradosso: il secondo schiaffo di Nino Frassica è stato perso clamorosamente dalla regia.
Andrea Delogu, quindi, ha introdotto un filmato del 1975 riguardante Enrico Montesano tratto da Io non c’entro, ricevendo anche i complimenti di San Gennaro… In questo filmato, abbiamo visto Montesano nella gag dell’orchestra.
Al termine del filmato, Arbore ha ribadito che la tv italiana è stata la migliore al mondo. Arbore ha anche ricordato Luciano De Crescenzo, ringraziandolo per avergli insegnato l’umorismo.
Enrico Montesano ha anche fatto il proprio ingresso nell’“aula a mare”. Successivamente, è andata in onda una gag di Montesano e Carlo Verdone, tratta da Fantastico 9, una parodia di Un giorno in pretura.
L’attore romano ha cantato Attenti alle donne con la voce di un suo personaggio, il gagà napoletano Dudù.
Dopo l’esibizione musicale, è andata in onda la scena del matrimonio tratta dal film Le comiche 2, con Renato Pozzetto e Paolo Villaggio.
Renzo Arbore, quindi, ha parlato delle “gag meccaniche”, lanciando una scena tratta da Le muraglie, film di Stanlio e Ollio.
Un altro esempio è stata la scena dell’osteria tratta dal film I nuovi mostri, con Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi.
Per quanto riguarda la canzone umoristica, invece, Nino Frassica si è esibito con Mazza, pezza e pizzo. Per allenarsi, Frassica ha ripetuto più volte “Vuoi quei kiwi?”.
Il meccanismo comico successivo è stato il sadismo e la cattiveria e, in questo caso, lo schiaffo di Nino Frassica ci stava tutto…
A riguardo, è andata in onda una gag di Renzo Arbore e Lino Banfi tratta da Aspettando Sanremo del 1990. Poco dopo, è andata in onda la scena dell’operazione del film Totò Diabolicus.
Dopo la pausa pubblicitaria, Nino Frassica ha parlato della sua famiglia cattivissima: “L’unica buona era mia madre, la chiamavo Madre Pia”.
Anche questa sera, lo spot fittizio di Lillo & Greg è andato in onda diverse volte.
Successivamente, Teo Teocoli, nei panni di Felice Caccamo, ha fatto il proprio ingresso nell’aula magna.
A questo punto, è iniziata una chiacchierata all’insegna del doppio senso “ittico”.
Felice Caccamo ha anche cantato M’aggia curà di Antonello Falqui. Poco prima, è andata in onda la performance originale tratta da Milleluci.
Nino Frassica, prima dell’inizio della canzone: “Bis! Bis!”.
Successivamente, è andata in onda una carrellata di imitazioni: il trio Marchesini/Solenghi/Lopez, nei panni di Gina Lollobrigida, Gianni Agnelli e Giulio Andreotti, Max Tortora nei panni di Amadeus e Virginia Raffaele nei panni di Belen Rodriguez.
Nino Frassica: “Io so imitare Manzoni, Cavour… Tanto, chi se la ricorda la loro voce!”.
Per ricordare Paolo Villaggio, Renzo Arbore ha lanciato un filmato tratto da Indietro Tutta, l’Imitation Quiz.
Successivamente, Arbore ha presentato il pianista Stefano Bollani. Delogu: “Un artista che ci invidiano in tutto il mondo”. Frassica: “Ah, mi spiace!”.
Bollani ha proceduto con una velocissima lezione sulla musica: “Le pause sono una cosa molto importante”. Arbore: “Io, le pause, le so fare benissimo!”.
Un altro esempio di pausa è stata la pernacchia. Arbore: “E’ la pausa napoletana!”.
Stefano Bollani si è esibito al pianoforte con ‘O Suspiro.
Il meccanismo comico successivo introdotto da Andrea Delogu è stato il tormentone. Nino Frassica ha ricordato, a modo suo, i suoi tormentoni in Quelli della notte: “Allegriaaa!”. Arbore: “Ma quello era Mike!”.
E’ andata in onda, quindi, una piccola carrellata dei suoi tormentoni.
Successivamente, abbiamo rivisto la gag di Carlo Verdone, nei panni di Padre Severino, tratto da Speciale per me….
Andrea Delogu ha chiesto gentilmente a Renzo Arbore di cantare. Arbore ha scelto N’Accordo In Fa.
Il meccanismo comico successivo è stato la riluttanza. Nino Frassica: “Se la gente rilutta, deve mettersi la mano davanti!”. Ed è arrivato anche il quarto schiaffo della serata…
A riguardo, è andato in onda una gag di Alberto Sordi, con Dino De Laurentiis e Indro Montanelli, tratta da Incontri con Indro Montanelli.
Lello Arena e Enzo Decaro hanno fatto il proprio ingresso nell’aula magna. Lello Arena, però, è stato clamorosamente ignorato… Lello Arena: “Ci sono anch’io eh!”. Arbore: “Stavamo parlando di cose serie!”.
Andrea Delogu ha voluto omaggiare soltanto Enzo Decaro con una gag de La Smorfia. Arbore: “Lello, c’eri anche tu nella Smorfia o sbaglio?”.
Lello Arena e Enzo Decaro hanno cantato la canzone Caramba (Noi simm’ toreri). Lello Arena si è vestito da torero per l’occasione: “Solo Arbore mi può combinare in questa maniera!”.
Dopo la canzone, Nino Frassica ha recitato una poesia in napoletano con esiti disastrosi.
Un altro meccanismo comico trattato è stato quello del disturbatore. Renzo Arbore: “Il re dei disturbatori è stato Totò”.
Riguardo questo meccanismo, è andata in onda una lunga scena in presa diretta tratta dal film Totò – Letto a tre piazze.
Un altro esempio di disturbo è stata una gag tratta da Tante scuse, con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, basata sulla canzone E io tra di voi.
Marisa Laurito ha presenziato anche in questa seconda puntata di Guarda… Stupisci.
La Laurito, in quest’occasione, si è presentata vestita da Vesuvio, con tanto di cappello “fumante”.
Marisa Laurito, inoltre, si è anche esibita con la canzone T’è piaciuta.
Il meccanismo comico successivo è stato il tic. Nino Frassica: “Bene, ora parliamo dei tac!”.
Renzo Arbore ha voluto omaggiare i comici Ric e Gian con una gag tratta da La domenica è un’altra cosa.
Dopo il filmato, abbiamo assitito al celebre cruciverba di Nino Frassica.
Riguardo i tic, abbiamo visto anche una scena di Cose da pazzi di e con Vincenzo Salemme.
In chiusura di puntata, abbiamo assistito anche ad una nuova esibizione di Vittorio Marsiglia in Arcangelo Bottiglia.
Renzo Arbore, invece, si è esibito con ‘A tazza ‘e cafè.
La seconda serata di Guarda… Stupisci è terminata qui.