La storia dell’orfanella più famosa è tratta dal romanzo di Lucy Maud Montgomery pubblicato nel 1908. Il successo fu così clamoroso che ha venduto oltre 50 milioni di copie, ed è stato tradotto in più di 36 lingue.
La serie originale prodotta da Netflix ha per titolo Chiamatemi Anna.
E’ interpretata dalla giovanissima Amybeth McNulty, una irlandese che convinse subito autori e sceneggiatori. Infatti quando si presentò ai provini aveva 14 anni e riuscì ad avere la meglio su oltre 1.800 candidate.
La storia, naturalmente è la stessa che è stata trasporta sul grande schermo anche in versione animata.
Ma c’è qualcosa di differente nella vicenda raccontata da Netflix che produce la terza e ultima stagione.
Infatti la sceneggiatura punta l’attenzione in maniera anche abbastanza forte, su temi come maltrattamenti, pregiudizi e feroci prese in giro che allora non si chiamavano ancora “bullismo”.
Queste tematiche sono presenti nel romanzo della Montgomery, ma vengono superate in maniera positiva grazie al carattere spensierato della ragazzina che, nonostante abbia subito tante angherie e sofferenze nella sua breve vita, alla fine riesce sempre a comunicare una speranza per il futuro.
«La mia vita è tutto un intrecciarsi di speranze svanite», dice Anna a Marilla, nel quinto capitolo quando la donna, delusa che non fosse arrivato un ragazzino da adottare, non aveva ancora deciso se tenerla oppure rispedirla nell’orfanotrofio.
La differenza della serie Netflix è il punto di vista più adulto con cui viene riletta la triste vicenda dell’orfanella : Il target a cui ci si rivolge è formato da adolescenti, oggi teen ager, che sognano il grande amore come Anna pensando a Gilbert.
Netflix punta sui lati più drammatici della bambina che ha dovuto soffrire nella sua infanzia per eventi talmente drammatici da doverli nascondere anche a se stessa in una sorta di rimozione psicologica.
La Anna di Netflix procede anche attraverso flashback che raccontano una storia tristissima: una ragazzina costretta a rompersi la schiena ed a lavorare anche tutto il giorno per sopravvivere alla fame tremenda da cui era angosciata e che le logorava il cervello.
Anna è in un’età in cui le ragazzine di oggi chiedono ai loro genitori lo smartphone di ultima generazione.
La protagonista di Netlix non è destinata a vivere il lieto fine di una storia tutto sommato sopportabile. La serie rappresenta, invece, il ritorno alla vita di un essere umano provato da dolori di ogni genere. Anna è una sorta di sopravvissuta, costretta a confrontarsi con sofferenze troppo più grandi di lei come violenza e bullismo. Per esserci riuscita è senza dubbio un esempio da seguire.
Ecco il cast completo degli attori nella versione di Anna dai capelli rossi di Netflix.
- Amybeth McNulty è Anne Shirley
- Geraldine James è Marilla Cuthbert
- R.H. Thomson è Matthew Cuthbert
- Dalila Bela è Diana Barry
- Corrine Kosl è Rachel Lynde
- Aymeric Jett Montaz è Jerry Baynard
- Helen Johns è Mrs. Eliza Barry
- Lucas Jade Zumann è Gilbert Blythe
- Christian Martyn è Billy Andrews
- Kyla Matthews è Ruby Gillis
- Philip Williams è Thomas Lynde
- Lia Pappas-Kemps è Jane Andrews
- Miranda McKeon è Josie Pye