La conferenza infatti si apre con il taglio della torta da parte di tutti i protagonisti proprio in occasione del ventennale. Oltre al protagonista Luca Zingaretti, sono presenti Cesare Bocci, Peppino Mazzotta ed Elena Radonicich, Sonia Bergamasco, Anna Ferruzzo e lo storico regista Alberto Sironi. La regia è di AlbertoSironi. La produzione è della Palomar di Carlo Degli Esposti e Nora Barbieri con Max Gusberti.
Ecco le dichiarazioni di tutti gli intervenuti.
I due nuovi Tv movie hanno come titoli: L’altro capo del filo, in onda lunedì 11 febbraio, e di Un diario del ’43, in onda il lunedì successivo, 18 febbraio.
A prendere la parola per prima è la responsabile di Rai Fiction Eleonora Andreatta. Con questi due film la serie del Commissario Montalbano è arrivato a 34 tv movie. 24 sono tratti dai romanzi di Andrea Camilleri, gli altri sono ispirati a racconti dello stesso Camilleri. Abbiamo calcolato che soltanto i telespettatori italiani in questi 20 anni sono stati circa due miliardi. In tale cifra sono comprese anche le repliche che hanno coperto totalmente 190 serate Rai.
La responsabile di Rai Fiction continua: il gradimento di Montalbano è andato crescendo di anno in anno e la serie è stata venduta in tutta Europa Ma anche all’estero dagli Stati Uniti fino all’Australia.
Teresa De Santis direttore di Rai Uno dice: il successo di Montalbano è dato dalla sua stabilità e dalla sua forza. Ho iniziato a lavorare nell’azienda di viale Mazzini proprio 20 anni fa e mi sono resa conto che il commissario è una certezza per la Rai. Mi auguro anche che questi due nuovi film siano un momento di riflessione perché gli spunti per farlo non mancano.
Carlo Degli Esposti il produttore interviene: 24 anni fa quando ho iniziato a leggere i primi romanzi di Camilleri, non pensavo che questi libri sarebbero rimasti nel cuore dei lettori e poi dei telespettatori per tanti anni. Sono fiero di aver portato la Sicilia in primo piano e di aver messo in evidenza il senso di giustizia che ha il commissario Montalbano. Inoltre sono anche fiero di aver fatto diventare il dialetto siciliano un vero e proprio linguaggio internazionale.
Adesso parla il regista Alberto Sironi; 20 anni sono molti e stare sempre sullo stesso tipo di racconto non è stato semplice. Ma abbiamo conservato sempre la stessa squadra e ogni anno è stato una vera e propria réunion. Certo eravamo diversi prima di iniziare ma avevamo la responsabilità di realizzare un prodotto che piacesse al pubblico. Faccio notare che è la prima volta che un prodotto lavora con gli stessi interpreti e con la stessa squadra per 20 anni.
Parla Luca Zingaretti: è bello vedere che dopo 20 anni siamo tutti qui e sempre più numerosi. Abbiamo avuto modo anche grazie ai produttori e alla Rai di girare questi film come se fossero un prodotto cinematografico. E non come una serie che si può fare forse anche più velocemente.
Poi Zingaretti continua: sono convinto che il pubblico vorrà dare con noi l’addio al dottor Pasquano Noi abbiamo voluto che la morte dell’attore che lo interpretava Marcello Perracchio forse accompagnata dalla morte del personaggio. E vi assicuro che è stata una delle scene più emozionanti.
Nel cast c’è Elena Radonicich protagonista della prima puntata.
Max Gusberti: A rendere avvincenti le storie di di Andrea Camilleri è soprattutto l’intuizione dello scrittore. I suoi romanzi indagano sempre a fondo nella personalità e nei sentimenti dei protagonisti in un groviglio di passioni che poi conducono a ricostruire l’identità della vittima e a scoprire le motivazioni che hanno spinto quella persona ad uccidere.
Sul tema dei migranti affrontato nei due film tv interviene Eleonora Andreatta: Letteratura TV e cinema seguono l’attualità contemporanea. Questi due nuovi episodi hanno in comune la pietà e la giustizia. Una delle scene più forti è quella in cui Salvo Montalbano raccoglie in mare il corpo di un migrante morto, una scena purtroppo attuale.
Carlo Degli Esposti: noi siamo teatranti e in tutto la mia carriera ho sempre combattuto coloro che fanno più mestieri. Noi ci occupiamo di trasportare i grandi romanzi in televisione. Poi ognuno può avere le proprie opinioni su quello che ha visto.
Arrivano le domande dei giornalisti
La domanda iniziale riguarda una ipotetica preoccupazione della RAI sulle scene dei migranti che ci sono nei due film.
Interviene Carlo Degli Esposti: Andrea Camilleri ha scritto questa storia 3 anni fa. Questi sono tentativi di mettere insieme il nostro mestiere e l’attualità politica, qualunque altra considerazione non fa bene a nessuno compresa l’italia.
Zingaretti: io sono un attore e quindi recito battute. Se volete sapere la mia posizione sui migranti migranti, 4 anni fa ho realizzato un monologo proprio su questo tema.
Se lo vada a vedere, dice rivolto alla giornalista che ha fatto la domanda.
Il regista Sironi: il tema più importante e culturalmente valido affrontato da Andrea Camilleri è l’importanza della cultura araba, una cultura che ha avuto una grande influenza non solo in Sicilia ma anche in Italia.
La De Santis: se da parte della RAI ci fosse stato imbarazzo non ci sarebbe stata la messa in onda. Montalbano offre molti spunti di riflessione. A noi non riguardano le polemiche politiche se ci sono delle controversie, è perché queste sono parte integrante della realtà.
La De Santis annuncia: sarà uno speciale Porta a porta su Montalbano che andrà in onda il lunedì successivo per dare spazio alle elezioni che il 10 febbraio si svolgono in Abruzzo.
Ancora Zingaretti sui migranti: trovo assurdo che stiamo parlando di una indiscrezione secondo cui la Rai sarebbe in fibrillazione. È inaccettabile che dobbiamo rispondere a qualcuno che ha fatto circolare un’indiscrezione. Qui c’è la Rai, che ha già risposto alle voci riportate sui giornali.
Poi rivolto alla giornalista che ha fatto la domanda, conclude: Se lei mi chiede il mio pensiero sui migranti, le ripeto l’invito a guardare il mio monologo, perché qualsiasi cosa io le dica ora poi domani lei ci fa il titolo”.