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Ecco le dichiarazioni degli intervenuti
“Sono stata una e trina come lo Spirito Santo perché tutte le reti mi hanno aperto le porte”, esordisce la Ventura. “Una domenica di dicembre, ricevo una telefonata da Carlo Freccero, si era insediato da poco. Rispondo e subito mi dice: non farmi perdere tempo, vieni a presentare The Voice con me? Io non ho potuto che dire: obbedisco. Sono contentissima per il bentornato datomi dalle maestranze di quest’azienda con cui sono rimasta in contatto. I colleghi mi hanno aperto le porte di tutti i programmi per ospitarmi, è come se il gap di questi otto anni non ci sia mai stato”
La Ventura continua: “Abbiamo trovato insieme questa squadra di coach che mi sembra straordinaria. Sarà uno spettacolo nello spettacolo. Ci sono dei punti del format che non si potevano mutare, altri che abbiamo rivoluzionato. Mi hanno lasciato molto spazio. La missione mia e dei coach è di far proseguire il percorso dei ragazzi anche dopo la fine del talent. Questo aspetto è mancato negli anni scorsi e deve essere l’obiettivo primario”.
Ancora la conduttrice: “Rispetto al passato c’è una grande commistione tra di loro. Diversi stili musicali che si uniscono e si danno man forte”, evidenzia la padrona di casa introducendo i nuovi giudici.
La parola ai quattro coach
“L’altra faccia della new generation è Gué Pequeno”, dice la conduttrice, il quale afferma: “è la prima esperienza mainstream, è arrivato in un momento molto positivo per la mia carriera. Voglio portare il mio bagaglio umilmente, voglio riuscire a sviluppare un talento”.
Interviene Fabio Di Iorio, vicedirettore di Rai Due “Radio Due oltre a seguirci in diretta con Stefano De Martino e Andrea Delogu ci supporterà anche con I lanci”.
Cominciano le domande dei giornalisti
Si è detto che la Lamborghini sia una scommessa, ma ha realizzato pochissimi brani, cosa può apportare?
Ventura: questi pregiudizi non sono positivi. Elettra è giovane, è un punto di riferimento per i ragazzini. Noi siamo inclusivi. La difendo con le unghie e con i denti. Per me lei è una scommessa vinta.
I quattro coach si metteranno insieme e realizzeranno un singolo per il vincitore. Ai ragazzi daremo spazio nei nostri live, ma non in ouverture come si fa solitamente per riscaldare il pubblico, ma al momento di più grande attenzione durante il concerto.
Morgan prima accennava al confronto con gli altri programmi…
L’artista risponde: A me è sembrato che le prime due edizioni di X Factor fossero state bellissime, c’erano Simona e Mara. Quel format lo abbiamo fatto nostro inserendo l’introduzione dell’inedito. Il racconto era molto coinvolgente.
Riprende la parola Simona Ventura: “Abbiamo inventato una penitenza: l’ultimo che chiuderà il suo team dovrà cantare a suo modo un brano degli altri”