Lo show ha mostrato segni di ripresa rispetto alle ultime edizioni, anche se è stato certo impeccabile. Segnali confermati nella seconda puntata, durante la quale è stato possibile ascoltare un piccolo miglioramento par quanto riguarda la varietà di talenti a contendersi un posto.
Morgan, Elettra Lamborghini, Gué Pequeno e Gigi D’alessio avranno il loro daffare, comunque, per alzare il livello di una selezione che proseguirà fino alla quinta puntata. I Coach avevano scelto, prima di questa Blind Audition, quattro talenti ciascuno, ad eccezione di Elettra Lamborghini, ferma a due.
Differenze confermate dopo il secondo appuntamento: TeamMorgan a quota 10 cantanti, TeamElettra a 4, TeamGigi a 6, TeamGué a 6.
Immutato il meccanismo della Blind Audition: i Coach hanno ascoltato le voci dei concorrenti voltati di spalle, accomodati nelle loro poltrone. Se colpiti dal talento di qualcuno di loro, hanno premuto il pulsante “I want you” e si sono voltati per provare ad accaparrarselo. Il cantante, da parte sua, se scelto da più di un Coach, ha potuto decidere autonomamente in quale squadra gareggiare. Due le opportunità “Blocca Coach” concesse nell’arco della puntata a ciascuno dei Giudici, per impedire strategicamente ad altri la scelta di un talento a cui si tiene particolarmente.
Di seguito potete ripercorrere la diretta della seconda Blind Audition di The Voice of Italy 6.
Gran bell’inizio energico, con i quattro Coach a suonare e reinterpretare secondo i rispettivi stili “Feel Good inc.” dei Gorillaz.
La prima concorrente è Joe Elle, ventiduenne, che si presenta carica e con un bel groove. Si girano solamente Elettra Lamborghini – la più convinta – e Morgan. Lei sceglie il TeamMorgan.
A stretto giro arriva Giuseppe Ippoliti con “Immigrant song” dei Led Zeppelin. Scelta azzardata, dovuta alla sua passione per il rock, che non paga granché. Indugia sui vocalizzi senza renderli troppo convincenti e nessuno dei quattro Coach si gira. “Sei stato bravo ma sei troppo legato al modello dell’epoca. Non avrei tempo di plasmarti in maniera originale”, dice Morgan.
Ora il palco è tutto per Sofia Sole Cammarota,16 anni. La sua carta da gioco è “People help the people” di Birdy. Gigi D’Alessio si volta dopo poche decine di secondi.
Voce suadente e apparentemente matura per la sua età.
Elettra Lamborghini lo fa verso la fine, mentre Morgan spinge il pulsante all’ultimo secondo. Rinuncia Gué Pequeno: “Sei brava, ma ho già una voce dallo stile simile nel mio team”.
L’unico difetto – ammesso si possa considerare tale – è che a sua è la classica interpretazione da audizioni nei talent. Ovvero, che punta su una voce calda e un brano lento, intenso per emozionare il pubblico. Avrebbe potuto osare di più.
Gigi D’Alessio le chiede di cantare in italiano e le suona al piano “La notte” di Arisa, “perché l’inglese è una corsia preferenziale, in questi casi, però dobbiamo cantare anche in italiano”. Lei improvvisa bene, salvo fermarsi dopo un po’ per l’emozione.
Sofia sceglie proprio il Team di D’Alessio.
Roy Raheem è il concorrente successivo, italo-nigeriano di 27 anni. Presenta “Airplanes” di B.O.B. con una voce a tratti particolare ma difficile da inquadrare. Alla fine, non convince nessuno dei Coach.
Poi tocca a Miriam Ayaba che canta“Amazzonia”, un inedito scritto da lei. Una curiosità: Miriam è la compagna del concorrente precedente, Roy.
Dedica il brano a tutte le donne e lo introduce con un breve discorso con cui motiva le donne, per spronarle a lottare per la propria affermazione. Con la sua energia fa ballare tutto lo studio, in visibilio, e fa girare i quattro giudici senza esitazioni.
Elettra Lamborghini si volta letteralmente dopo due secondi, estasiata: “Da dove vieni tu?! Da che pianeta vieni? Finalmente!”. È la più impressionata tra tutti perché lo stile di Miriam è piuttosto vicino al suo prediletto. Gué Pequeno: “Vedo un futuro luminoso per te. Si sente che sei un’artista”.
Lei sceglie Elettra Lamborghini, che impazzisce di gioia.
Avanti con Ilenia Filippo, 24 anni dalla provincia di Cosenza. Canta “Pezzi di vetro” di Francesco De Gregori.
Convince tutti e quattro i Coach con una bella voce, ma soprattutto con ottime doti interpretative.
Lei sceglie il TeamGué.
Simona Ventura approfitta di una breve pausa per ricordare le penitenze previste per il Coach che dovesse completare per ultimo il suo Team. In sostanza, ciascuno di loro sarebbe chiamato a rivisitare un pezzo dei suoi colleghi.
Penitenze stimolanti e potenzilmente divertenti per il fatto che ciascuno degli artisti si differenzia nettamente dall’altro per genere di appartenenza e stile. Sentire “Non dirgli mai” di Gigi D’Alessio rappata da Gué Pequeno potrebbe essere interessante, in effetti…
Marco Liotti, romano 49enne, è un appassionato di Rock ‘n’ roll anni ’50. Si presenta con “Be-bop-a-lula” di Gene Vincent e lascia inizialmente interdetti pubblico e Giudici.
Non convintissimi, si girano Gigi D’Alessio e Morgan che poi rileggono insieme a lui “O’ sole mio”, mescolando gli stili.
Marco sceglie di gareggiare nel TeamMorgan.
Il Giudice si confida con i suoi colleghi, ammettendo di essere stato troppo avventato nel premere il pulsante. Anche perché, mancano ancora più di tre puntate di audizioni e lui ha già occupato metà dei posti disponibili per la sua squadra.
Non pago, è l’unico a girarsi anche per Francesco Bombaci con “Alive” dei Pearl Jam.
Poi, addirittura rincara, voltandosi da solo pure per il cantautore ventitreenne Felice Falanga. Si presenta con “La nostra ultima canzone” di Motta.
L’affollamento della sua squadra potrebbe a breve rivelarsi un serio problema. In particolar modo perché si è concesso queste libertà per voci e artisti dal peso specifico non chiaro al momento.
I concorrenti successivi sono i Mashup Loop, artisti di strada pugliesi trapiantati a Bologna. Come suggerisce il nome, si concentrano sui mashup. Questa sera ne presentano uno in cui sono incluse “Taki-taki”, “Watch out for this” e “Pump it”.
Non impressionano, ma coinvolgono il pubblico e riescono a far voltare tutti i Coach.
Gué Pequeno canta con loro “Brivido”, scritta insieme a Marracash, e li convince ad andare nel TeamGué.
Avanti con il diciassettenne napoletano Andrea Settembre. Canta “Location” di Khalid. Voce calda, che emoziona il pubblico e tutti i Giudici, eccetto Elettra Lamborghini. Altro caso di talento indubbio e con grandi prospettive, forse non del tutto originale. Ascolteremo nelle prossime puntate se l’impressione è corretta.
La Lamborghini, poi, si dispera: non si è girata pensando che Andrea non sarebbe mai andato nel suo team, invece lui le confessa che sarebbe stata la prima scelta, essendo anche suo fan.
Andrea sceglie Gigi D’Alessio.
Prima di andare via, però, non riesce a resistere e chiede un selfie ad Elettra Lamborghini.
Lo segue la cantautrice e musicista Angelica Lubian, 34enne che si presenta con “Psycho killer” dei Talkin Heads.
Brava, ma non incide. Morgan è l’unico – per affinità di genere musicale – che avrebbe potuto voltarsi, ma non preme il pulsante.
“Hai fatto l’errore nel voler eccedere nell’interpretazione”, le dice.
Lei non sembra convinta, allora Morgan va al piano e inizia a suonare di nuovo il brano, cercando di spiegare cosa intende e chiedendole di seguirlo.
Niente da fare. Angelica – con una certa supponenza – va via convinta che sia il Coach ad aver sbagliato la valutazione.
Adesso arriva Erica Bazzeghini con “I hope that I don’t fall in love with you”, di Tom Waits. Il suo timbro non ha tratti che risaltano nell’immediato, ma è particolarmente espressiva e profonda, centrando l’ascoltatore alla distanza. Si girano tutti i Coach, eccetto Elettra Lamborghini.
Morgan la incensa: “Il mondo nel tuo modo di cantare è descritto. Un paesaggio impressionista”. Pure Gigi D’Alessio si complimenta con lei, rimarcando come la sua voce rispecchi in maniera fedele il volto.
Erica sceglie Morgan, probabilmente il più affine al suo mondo di riferimento.
La concorrente successiva è Lourdes Barea Andrades, 26enne spagnola. Si cimenta con “Whenever, whenever” si Shakira e si dimostra piuttosto brava.
Però non riesce a far colpire con peculiarità che possano impressionare. Nessuno dei Giudici si gira.
La Blind Audition prosegue con Filippo Cantele, 20enne stalliere di Carmagnola (Torino). Canta “Your man” di Josh Turner, con una voce profonda e in pieno stile country che, però, colpisce solamente Elettra Lamborghini.
Niente da fare, invece, per Filippo Ciampi (nome d’arte Fucillo), 30 anni da Pisa. Canta “Voglio” di Marco Mengoni.
Purtroppo, esagera nel voler impressionare con la voce e, anche se non commette errori particolari, dà l’impressione di qualcosa da settare. Nessuno dei Coach si volta.
Chiude la Blind Audition di questa sera Karen Marra, 30enne. Canta “There must be love” di David Morales & Janice Robinson.
Decisa, coinvolgente, con una voce calda e potente.
Riesce a far voltare Gigi D’Alessio e Morgan. Sceglie il TeamMorgan.
La seconda puntata di Blind Audition di The Voice of Italy 6 finisce qui.
Il TeamMorgan a quota dieci elementi.
Il TeamElettra è fermo a quattro.
Il TeamGigi a sei.
Lo stesso il TeamGué.
La seconda puntata ha confermato le buone impressioni della prima per quanto riguarda la capacità dello show di sapersi mostrare più accattivante di altre edizioni.
Piccoli segnali di miglioramento – seppur non da far gridare al miracolo – anche dai concorrenti. Più che nel numero dei talenti, nella loro varietà.
Apparso più effimero, invece, il ruolo di Simona Ventura, che pure nella prima puntata aveva impresso un marchio da subito evidente allo show.
L’appuntamento con The Voice of Italy 6 è per martedì prossimo.