Il programma è stato voluto dalla Direttrice di Rai1, Teresa De Santis ed andrà in onda dal lunedì al venerdì, fino a settembre. Il nome è stato ispirato dalla canzone “Come nelle favole” di Vasco Rossi.
Io e te è strutturato in due parti: “Ad armi pari”, la prima, è un confronto a più voci su temi di costume e società; la seconda, “Come nelle favole”, è incentrata sui sentimenti e prevede un’intervista di Pierluigi Diaco, seguita dalla posta del cuore curata da Sandra Milo e Valeria Graci.
Pierluigi Diaco ha presentato Io e te parlandone come di un programma che rappresenta la sua maturità professionale. Addio la fama di polemista dei salotti televisivi, dunque, per un ruolo di narratore.
Già voce di RTL 120.5 e autore di programmi come il Maurizio Costanzo Show, Diaco si è dettto convinto di aver raggiunto un equilibrio e una consapevolezza tali da poter fare ottime cose.
La prima puntata, tuttavia, non ha mostrato un potenziale così dirompente.
Di seguito, potrete ripercorrere la diretta della prima puntata di Io e te.
“Considero la Rai la prima azienda culturale di questo Paese e farò di tutto per onorare al massimo l’impegno preso. Rispettando tutte le sensibilità e i sentimenti”: il conduttore si affida a queste parole per dare il benvenuto al pubblico, prima di presentare le sue compagne di viaggio.
Si parla di felicità a partire dal libro di Eliana Liotta, intitolato “Prove di felicità”. La scrittrice è in studio insieme a Giampiero Mughini, Concita Borrelli ed Enrica Bonaccorti. In collegamento video Giovannni Audifreddi, Direttore di GQ Italia.
Eliana Liotta spiega come il libro sia nato in collaborazione con il San Raffaele di Milano, perché ormai da decenni si è capito che la felicità incide e molto nella salute delle persone.
Giampiero Mughini non si dice d’accordo con gli studi secondo cui il numero massimo di amici cui si può tener fede sono 150. “Molti, molti meno”, dice. Poi, fa una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti dei libri.
Concita Borrelli concorda nell’amore per i libri, dicendo che lei vive solo leggendo. “È un luogo comune quello secondo cui noi che ci occupiamo di spettacolo raggiungiamo il massimo della vitalità andando alle feste vip. Io non ci sono mai andata, è tutto finto, popolarità di bassa lega”.
Una donna del pubblico viene mostrata mentre sta facendo l’uncinetto. Inizia così un’ode collettiva e stucchevole dell’Italia che fu, delle abitudini di un tempo a cui la felicità sembrava legata indissolubilmente.
Enrica Bonaccorti parla della felicità come di uno stato che dipende soprattutto dall’accettazione delle proprie scelte, anche di qeulle che nel tempo si rivelano del tutto sbagliate.
Il Direttore Audifreddi difende l’importanza della mondanità e di un certo tipo di popolarità come fonte di felicità, tanto per chi si mostra, quanto per chi guarda.
Il passo successivo porta dritto al mondo dei social network, demonizzati praticamente da tutti i presenti, poi Eliana Liotta tira in ballo la capacità di stare da soli come fonte di benessere.
Alla fine, Pierluigi Diaco collega la felicità anche al pane e pomodoro e la discussione cala definitivamente.
Io e te finora è stata un’amabile chiacchierata tra amici, rilassante per i protagonisti e (forse) anche per i telespettatori. Rispetto alle pretese di raccontare i sentimenti universali, le persone e l’Italia, però, c’è molto da fare, quantomeno.
La seconda parte della trasmissione, “Come nelle favole”, inizia con il racconto della lunghissima storia tra Flaviano e Aida, sposati da 53 anni e protagonisti di un amore avventuroso per l’epoca in cui è nato.
Appena dopo, Sandra Milo e Valeria Graci aprono la “Posta del cuore” e provano a rispondere alle email arrivate in redazione.
L’ultima parte della trasmissione è dedicata all’intervista ad Iva Zanicchi. È la prima ospite della trasmissione, che nei prossimi giorni vedrà partecipare, tra gli altri, Lino Banfi (domani), poi Bruno Vespa, Marisa Laurito e Al Bano.
Ripercorre la vita e la carriera, comprese le tante stranezze legate alla sua celebre esuberanza.
La prima puntata di Io e te di Pierluigi Diaco si chiude con le sue parole.
Un esordio che ridimensiona le ambizioni annunciate dai diretti interessati alla vigilia. Abbiamo visto un programma che intrattiene con un conversare di sicuro piacevole (per gli amanti del genere) e misurato, ma senza, in realtà, portare in video nulla di così dirompente ed emozionante.
Si è parlato di amore, felicità e costume guardando più al passato che al presente, tantomeno al futuro. Io e te è apparso un programma in grado di parlare in maniera efficace al suo potenziale pubblico, di certo non di poterlo fare con contenuti, linguaggi e punti di vista così innovativi o universali.
La struttura del programma è molto semplice, di fatto alterna elementi presenti in tutti gli attuali talk di infotainment: un dibattito con ospiti – anche se Diaco rifiuta l’tichetta di dibattito, visto come momento di confusione e chiasso – il racconto di una storia particolare, l’intervista all’ospite e la partecipazione del pubblico da casa attraverso i messaggi e le email della “Posta del cuore”.
Il tutto, va riconosciuto, realizzato in maniera mai scomposta, sguaiata, senza chiacchiericcio e sempre con l’intento di far trasparire un sincero punto di vista dell’interlocutore.
Peccato per il coinvolgimento di Sandra Milo e Valeria Graci: intermittente, da settare, raramente apparso così incisivo.
La seconda puntata di Io e te andrà in onda domani, dalle 14:00 alle 15:40 su Rai1.