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Il primo servizio è un’intervista di Giulio Golia ai familiari di Emanuele Morganti: Alatri: giustizia per Emanuele. Il racconto della sorella e della mamma del ragazzo ammazzato ad Alatri è un viaggio nel dolore: le botte per ucciderlo, le ultime ore, l’alimentazione staccata per legge, il conto alla rovescia delle ore rimanenti sul macchinario. “Emanuele è stato ucciso da quelli che sono rimasti a guardare: dal locale dove stavano, i carabinieri avrebbero impiegato quattro minuti”, racconta la mamma. Li ha chiamati un ragazzo che passava lì per caso. Le due donne sono convinte che lo stessero aspettando.
Golia ascolta pure Gianmarco, il migliore amico di Emanuele. Gianmarco è arrivato più tardi, vedendo Emanuele schiaffeggiato da un buttafuori nonostante fossero stati altri a creare scompiglio: Emanuele infatti, aveva difeso la fidanzata, finendo per essere buttato fuori lui. Gianmarco spiega come il pestaggio sia proseguito, dando luogo a un branco che infieriva: l’amico era stato colpito in testa, mentre lui cercava di difenderlo insieme ad altri due amici in comune.
“Stavano tutti a guardare”, continua Gianmarco. E rivela che quella sera, tra i tanti, c’era pure il padre dei due pregiudicati coinvolti: gli diceva di non andare da Emanuele per non farsi male.
Una situazione di omertà, in cui al momento gli indagati solo nove. Melissa, la sorella di Emanuele, rivela a Golia che il fratello riceveva continua minacce da parte di un amico di Mario Castagnacci, uno dei due fratelli coinvolti: per questo motivo Emanuele andava molto meno ad Alatri. Per Melissa insomma, si è trattato di un vero e proprio agguato: nel frattempo, chi gli intimava la morte, era finito in carcere.
Luigi Pelazza è volato in Albania: Le spose bambine. Per la legge albanese non ci si può sposare prima dei 18 anni, eppure la 13enne Margherita è stata fatta fidanzare con un uomo 25enne. siamo in un pese impervio, sulle montagne: il papà di Margherita a sua volta ha sposato la donna che gli aveva “prenotato” il padre. Di fronte alle obiezioni della iena, l’uomo continua a ripetere che è la bambina ad aver scelto.
Pelazza incontra il maestro di Margherita: in zona l’argomento è molto delicato, vista la tradizione radicata. “Il problema -dice l’insegnante- è che gli albanesi considerano i figli di loro proprietà”. Lo conferma anche una psicologa a Tirana: “C’è una pedofilia nascosta, che legittima atti sessuali con i minorenni”.
L’inviato conosce sia Margherita che il promesso fidanzato, ma ovviamente lui sostiene che sia tutto normale.
Con la complicità di Benji, Niccolò Torielli ha realizzato uno scherzo a Fede: La pop star e la sua decappottabile. Fede ha appena comprato un’auto nuova con i primi guadagni: dopo aver mangiato al ristorante però, quando esce si accorge che il parcheggiatore ha dato le chiavi a un’altra persona. seguendo l’auto però, Fede ha una brutta sorpresa: si accorge che dentro c’è un uomo nudo che si sta masturbando.
Stefano Corti e Alessandro Onnis cercano di cantare davanti a Vittorio Sgarbi: #Iene cantiamo 4 a Sgarbi. Nonostante la mole di insulti, alla fine il critico d’arte si arrende.
Nina Palmieri ha incontrato Silvia e Francesca: Usate come cavie di un esperimento? Ottenuta l’autorizzazione per procedere all’intervento, Silvia e Francesca si sono rivolte all’Umberto I di Roma per il cambio sesso: era stato prospettata loro una nuova modalità, in cui si prende una parte della mucosa della bocca per procedere alla ricostruzione delle pareti vaginali: la realtà è stata molto diversa, dato che sono serviti più interventi con risultati deleteri. Innanzitutto la cavità lubrificata al punto tale da bagnare le sedie su cui ci sedeva, un tutore che si toglie chiudendo parzialmente o totalmente la cavità creata.
In seguito è emerso che si trattava di un intervento sperimentale: solo due anni dopo, nel 2013, i medici hanno presentato il progetto al comitato etico del Policlinico, ma intanto avevano già operato sei persone.
Silvia non si è sottoposta ad altri interventi riparatori, precludendosi la gioia di una relazione. Francesca invece, è andata in Thailandia per recuperare: il trauma però, è ancora molto forte.
La Palmieri raggiunge il primario Niccolò Scuderi, al momento rinviato a giudizio per 12 anni di reclusione: il dottore risponde che sono state le transessuali a rivolgersi all’ospedale. Sostiene inoltre che l’autorizzazione non era stata chiesta perché la tecnica era già affermata: la sua tesi è che i problemi non derivano dall’operazione, quanto “dall’uso della vagina” fatto dalle pazienti.
Filippo Roma ha scoperto un sottosegretario che usa l’auto blu per andare a lavoro: Il sottosegretario usa ancora l’auto blu? Si tratta di Domenico Rossi, Sottosegretario Ministero della Difesa. la iena ne documenta persino l’utilizzo per andare allo stadio.
Roberta Rei ha ricevuto una segnalazione su colloqui di lavoro che prendono pieghe inaspettate: Se ci stai, ti assumo. Grazie a due complici, viene smascherato un 30enne che cerca una barista: se con la prima ragazza però il datore cerca solo di allungare un po’ le mani, con la seconda la situazione degenera subito. L’uomo inizia a toccarla pesantemente sin da subito: a un certo punto addirittura, comincia a masturbarsi davanti a lei. La seconda complice se ne scappa terrorizzata e disgustata allo stesso tempo. Naturalmente, la Rei entra subito in scena.
Tocca ad Andrea Agresti: Il segreto per momorizzare qualsiasi cosa. La iena incontra Matteo, campione del mondo di memoria: esperto in tecniche mnemoniche, ne spiega alcune. Si va dall’associare un’immagine creativa per impare termini stranieri, fino alle operazione e alle carte da ricordare.
Sabrina Nobile intervista tre persone: Quello che le donne non dicono, lo dicono i froci. La iena intervista sia il comico Carlo Gabardini che due ragazzi omosessuali con disabilità, Matteo e Giuseppe: nel loro caso, la società concepisce il sesso come un vero tabù. Visto che Giuseppe considera un sex symbol Alberto Angela, la Nobile glielo fa incontrare.
A mezzanotte viene trasmesso un vecchio servizio di Nadia Toffa: I furbetti della spazzatura. La giornalista si era appostata in una via di Napoli dove chiunque arrivava a buttare cose, inclusa una poltrona. Poi aveva riportato la spazzatura ai legittimi proprietari.
Quindi un vecchio servizio su La Cina in pillole.
Partendo dagli ultimi accadimenti in Siria, è stato intervistato il chimico del CNR Matteo Guidotti: Come uccidono le armi chimiche. Guidotti spiega come le vittime delle armic chimiche stiano “annegando sulla terra”: le vie aeree sono state occluse dai gas, perciò le vittime non riesocno a respirare. I muscoli del corpo invece, sono incontrollati. Sulla base delle immagini dei video, osservando gli effetti prodotti, il chimico potizza quali siano le sostanze che hanno colpito i civili siriani.
Proprio in Siria, ad Aleppo, si trovava già Gaetano Pecoraro: il giornalista si collega in diretta per un saluto. La puntata si conclude qui.