La seconda rete diretta da Carlo Freccero propone, da ottobre, il nuovo programma, in sette puntate, Maledetti Amici miei. Il titolo è evocativo: ricorda il celeberrimo film Amici miei di cui vuole essere una riproposizione in chiave personale e soprattutto in chiave 2.0. L’appuntamento è il giovedì in prima serata. Lo show è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti Rai.
I conduttori sono quattro e tutti senza molta frequentazione del piccolo schermo, ma con una indiscussa e notevolissima cultura cinematografica e teatrale. Si tratta di Giovanni Veronesi, Sergio Rubini, Rocco Papaleo e Alessandro Haber.
Ognuno avrà un ruolo specifico e ben determinato con tic, caratteristiche, abitudini, manie propri e con una personalità ben individuabile. Proprio come i quattro mattacchioni dello scanzonato e leggero film di Mario Monicelli.
L’idea dello show
L’idea da cui sono partiti i quattro conduttori è strettamente legata alla loro età. Tutti hanno superato i 50 anni ed hanno deciso di raccontarsi senza pudori, svelando lati inediti del proprio carattere e episodi che non hanno mai avuto il coraggio di rendere pubblici.
Sarà, dunque, un Amici miei che attinge alle esperienze personali di ognuno dei quattro compagni di avventura televisiva.
Ma i quattro padroni di casa promettono di ricreare anche la magica atmosfera della commedia all’italiana intrisa di storie e aneddoti raccolte negli oltre 35 anni della carriera di ognuno.
In ognuna delle puntate sono previsti due ospiti fissi: Margherita Buy e Max Tortora. La Buy si cala nella “maestra d’ansia”, mentre Tortora interviene con le sue maschere più note e sarà colui che cerca di demotivare gli altri dal compiere qualsiasi azione. Ambedue dovranno sopportare la goliardia, spesso sopra le righe, dei quattro bontemponi che, apparentemente senza un copione, dovranno creare uno spettacolo all’insegna di differenti momenti.
Sono previsti, infatti, monologhi, spietati trabocchetti, scherzi che lasciano spiazzati prima gli stessi conduttori e subito dopo anche il pubblico. I tiri mancini sono rivolti alle spalle di ospiti che si alternano, ogni settimana, accanto ai protagonisti e interagiscono con loro. Ci saranno protagonisti della tv, del cinema, del teatro, dello sport e della musica.
Il filo conduttore delle puntate, sarà, infatti, interrotto dall’intervento di cantanti che si esibiscono sempre in funzione dei contenuti dello show.
I ruoli dei quattro padroni di casa
Rocco Papaleo sarà il responsabile musicale dello show, forte anche della sua esperienza sanremese. Sergio Rubini finge di essere l’imbucato di ogni situazione. Giovanni Veronesi è l padrone di casa in tutti i sensi. E Alessandro Haber dovrà catalizzare su di lui tutte le maldicenze e le cattiverie degli altri.
Veronesi è il personaggio più vicino alla comunicazione radiofonica. Conduce, infatti, su Rai Radio 2 il programma quotidiano Non è un paese per giovani. Ed ogni mattina apre la puntata con un monologo: esprime il suo punto di vista su un tema di stretta attualità.