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Si comincia occupandosi si porn revenge: filmati e foto intime diffusi in rete per vendetta, con il risultato di vite rovinate. Proprio questo è il tema del primo servizio, realizzato da Roberta Rei: Tiziana Cantone: uccisa dal web. La iena ha incontrato la mamma di Tiziana Cantone, suicidatasi dopo che la magistratura aveva archiviato il suo caso: nonostante la ragazza avesse fatto il nome di cinque persone a cui aveva inviato il materiale, non si era arrivati a stabilire chi fosse stato ad aver inoltrato i video.
Una ragazza normalissima: “Molto riservata, non amava i social più di tanto: non ha mai messo una foto provocante”, racconta la mamma. Non erano film porno: erano immagini di fantasie private, chiarisce la donna, perché “qui si parla di intimità”. Non è stata solo la condivisione a macchia d’olio a distruggerla emotivamente: la riconoscevano per strada, la minacciavano. Per la mamma della Cantone è “femminicidio virtuale”: la figlia aveva già provato ad uccidersi due volte, era entrata in anoressia.
Uno strumento come quello appena attuato da Facebook, che si promette di bloccare i post di revenge porn, l’avrebbe aiutata molto. La Rei verifica: se usando deterimate parole chiave in italiano Tiziana Cantone non dà risultati, usando la versione in inglese riaffiora tutto. Facebook risponde di bloccare gli utenti sgraditi: una soluzione che non è tale, dato che tutto rimane comunque online.
Teresa, la mamma di Tiziana, sostiene che la ragazza fosse stata plagiata dal fidanzato. La Rei incontra l’uomo, che accetta di parlare a telecamere spente: lui nega di essere responsabile, e di non discolparsi pubblicamente perché non vuole prendere parte a un teatrino mediatico che toglierebbe rispetto alla memoria dell’amata Tiziana. Rimane la responsabilità di social e motori di ricerca, dove video e foto sono ancora presenti.
Il secondo servizio è di Nina Palmieri: Una famiglia divisa da uno sfratto. Siamo a Roma: dopo essere stato assunto, Gianluca scopre di avere gravi problemi di salute. Quando anche la moglie rimane senza lavoro, la coppia non riesce a sostenere le spese e viene sfrattata: la famiglia vive in auto. In attesa di ottenere un alloggio popolare, la sfortuna continua: dopo essere stati spostati in un residence in cui, poco dopo, sono cambiati i limiti di reddito, la famiglia si è divisa: Gianluca dorme in auto, moglie e figlia altrove. Clarissa, la figlia dei due, è una ragazza con problemi di apprendimento a cui l’ulteriore spostamente procurerebbe un nuovo trauma.
La Palmieri cerca di intercedere, data anche la disperazione della mamma di Clarissa: non ottiene però molto successo, dato che nessuno sembrerebbe darle risposta. Fino a quando un assessore non prende in mano la situazione: l’obbligo di sgombro non è sospeso, ma comunque bloccato.
La storia però non è a lieto fine: per la permanenza nel residence in cui il Comune li aveva spostati, la famiglia ha ricevuto una multa di 50mila euro. La Palmieri fa un appello alla Raggi, affinché si occupi della situazione.
Stefano Corti e Alessandro Onnis hanno raggiunto Beppe Grillo: #Ienecantiamo4aGrillo. I due ne “cantano quattro” al leader del Movimento 5 Stelle, reo di indicare i nomi dei giornalisti sgraditi e, secondo alcuni, responsabile del fatto che l’Italia non riesca a risalire la classifica della libertà di stampa.
Nadia Toffa è andata a Borgotaro, tra Emilia Romagna e Liguria: La fabbrica fuma, in 300 stanno male, ma è tutto nella norma. I disturbi alla salute dei cittadini sarebbero dovuti ai fumi della ditta presente sul territorio., la Laminam: l’azienda però, ha tutti i permessi per operare.
La Toffa parla con gli abitanti del paese: eritemi, svenimenti, malesseri diffusi. La situazione è tesa, molti preferiscono non parlare. I bambini in particolare, sono particolarmente colpiti.
L’inviata parla con la legale della Laminam, che assicura l’azienda non intenda nuocere ai cittadini.
Filippo Roma ha tenuto sotto controllo i lavoratori del trasporto romano: Atac, i furbetti dei trasporti pubblici? Viene tenuto sotto controllo l’ufficio dell’Atac, da cui i diepndenti entrano ed escono nel “fancazzismo” più completo. Uno di loro viene persino abbordato da una complice: lui sostiene che l’importante si anon creare problemi, altrimenti non c’è problema a stare al bar.
In tutto ciò, l’Atac ha assegnato premi di produzione a 50 manager. Filippo Roma va dunque a parlare con l’assessore ai trasporti per far presente quanto accade.
Giulio Golia è stato al matrimonio di Alessia e Michele: La prima sposa trans d’Italia. Si tratta di un matrimonio particolare: Alessia infatti non ha ancora concluso la transizione, eppure è stata già riconosciuta ufficialmente donna.
Dopo aver superato interventi al volto e al seno, manca l’intervento agli organi genitali: l’operazione alle corde vocali è stata così dolorosa, che Alessia ha avuto paura di procedere.
Giulio Golia segue la coppia nel giorno del matrimonio. Le loro non sono nozze qualsiasi, quanto un momento storico per il Paese: non è un caso che fossero presenti le telecamere di diversi programmi. Golia si intrattiene al ricevimento, in pieno stile Sonrisa: e a luglio sarà proprio lì che la coppia festeggerà nuovamente.
In promozione per l’ultima fatica discografica, intervista doppia a Omar Pedrini e il figlio Pablo: #Comesenoncifosseundomani.
Si prosegue con Cizco: Cose dell’altro mondo. Ancora una volta la iena raccoglie alcune perversioni: da quello che si eccita facendo una finta puntura d’acqua fino all’uomo che cerca un uomo arabo per il sesso. C’è pure il gruppo “etnico antropologico” che discute di lunghezze.
Si procede con un’intervista a Raffaele Sollecito: Faccia a faccia con il mostro. Dopo aver intervistato Sollecito, la iena gli propone di chiedere alla gente cosa ne pensi di lui: fingendosi un cameraman dunque, Sollecito domanda alla persone se sia innocente o colpevole. Non lo riconosce quasi nessuno.
Andrea Agresti ci racconta la storia di Antonino: Sopravvive ad un fulmine ma non all’ Inail. Colpito da un fulmine, l’uomo è stato dichiarato inabile al lavoro ma nessuno gli riconosce alcun indennizzo. L’Inail sostiene che non ci sia niente che possa mettere in relazione il fulmine con la malattia di Antonino, a cui sono andate in necrosi entrambe le gambe. Diversi medici però, confermano che i due fenomeni possano avere una relazione causa-effetto.
Tocca ad Alessandro De Giuseppe: Trovarsi sul conto mezzo milione di euro. Si tratta di un pasticcio che ha a che fare con l’ordine di una scuola, una tipografia e un bonifico da mezzo milione di euro: alla base dell’equivoco l’equivalente in lire dell’importo, scambiato per una cifra in euro.
Michele Cordaro è a Malvito, in provincia di Cosenza: Il paese dove sparisce l’acqua. Pare che nel paese ci siano ingenti perdite d’acqua, in particolare da parte delle fontane: invece l’acqua viene rubata con allacci abusivi. Prima che però qualcuno lo ammetta in Comune, passa molto tempo: a Cordaro viene spiegato che il 40% dei cittadini non paga le tasse, perciò sono state emesse fatture lievitate per rientrare con le spese.
A mezzanotte viene replicato il servizio di Nadia Toffa con Eleonora Brigliadori, strenua sostenitrice del metodo Hamer contro la chemioterapia. Viene quindi proposto nuovamente il servizio di Gaetano Pecoraro sul piccolo Mamùd.
La puntata si conclude qui, la linea passa a Gogglebox. La prossima puntata è anticipata al martedì, per la sciare spazio il mercoledì alla Champions.