Premiato come “Commedia dell’anno” ai Nastri d’argento, “Bangla” racconta la storia, in parte autobiografica, di Phaim, giovane di origine bengalese nato in Italia e residente nel quartiere romano di Torpignattara.
La famiglia del giovane è composta da un padre sognatore, una madre molto tradizionalista e una sorella prossima al matrimonio con un altro ragazzo bengalese.
Lui lavora come steward in un museo. Le sue giornate, nel tempo libero, trascorrono tra le visite all’amico pusher Matteo e la musica, che suona con la sua band “Moon Star Studio” in giro per locali. Ed è proprio durante una di queste serate che Phaim conosce Asia, una giovane ragazza romana della quale si innamora.
Cosa vuol dire per un giovane di vent’anni, italiano di seconda generazione e musulmano, vivere in un mondo spesso così lontano dai precetti dell’Islam, soprattutto per quanto riguarda la sfera relazionale e sessuale? “Bangla”, attraverso una sceneggiatura ironica, ma pungente cerca di raccontarlo, offrendo al pubblico una visione divertente, ma attenta a creare spunti di meditazione e discussione.
l film è prodotto da Fandango e TimVision.
“Bangla – diario di un Film” con Andrea Delogu
Al termine del film segue, sempre su Rai2, “Bangla – diario di un Film”, una seconda serata condotta da Andrea Delogu, con la partecipazione del regista e protagonista, Phaim Buyan, e degli altri attori del cast.
Lo spunto parte dal quartiere storico romano di Torpignattara, dove è ambientata la pellicola per portare all’attenzione del grande pubblico la nuova realtà che riguarda ormai tutte le città italiane: quella di una società multietnica. Una realtà fatta di convivenza e condivisione di spazi, di vita e di sogni tra persone con origini, storie, cultura e tradizioni molto diverse tra loro.
Arrivare ad un traguardo di conoscenza e rispetto reciproco, integrazione e inclusione reale non è facile ma è quello che ci si augura, anche attraverso il dibattito in studio. Fondamentale sarà la presenza del pubblico in sala, che interverrà attivamente sugli argomenti del dibattito.
In platea sarà riprodotta una sorta di piccola mappa del quartiere: vecchi romani; stranieri di prima generazione, gelosi delle proprie tradizioni; stranieri di seconda e terza generazione con cittadinanza italiana in bilico tra passato e presente e i tanti artisti che scelgono di vivere in questo quartiere perché stimolante per il loro lavoro.