Tradizionale inizio con Virginia Raffaele che lancia la sigla dopo un monologo, questa volta molto più breve, appesa come un’acrobata. Dopo una canzone singhiozzata, la conduttrice introduce Fabio De Luigi, che torna in scena nuovamente vestito da domatore, come nella prima puntata. La motivazione?! “Mi si è macchiato lo smoking”. La tristezza passa quando l’imitatrice gli comunica le prime due ospiti all’orecchio.
L’attore lancia le gemelle Kessler. Si tratta della prima imitazione di serata. Impossibile realizzare tuttte e due; per questo si ipotizza che una delle due sorelle, figura dominante della coppia, chiuda l’altra in una valigia. Si udisce solo una voce modificata.
La motivazione è una ed è semplice: la falsa Alice Kessler vuole dare una svolta alla sua carriera e per questo decide di ballare il DaDa Umpa con Carla Fracci, quella reale questa volta. Primo collegamento con lo studio di #CartaBianca. L’imitazione di Bianca Berlinguer, con i suoi errori, le stoccate ad ospiti e autori, è uno dei tormentoni di questo Facciamo che io ero.
Si torna in studio. Nuovo problema all’abito per Fabio De Luigi che si presenta con uno smoking bucato su una gamba; per risolvere il guaio si colora con il pennarello la pelle. Collegamento con l’ingresso di Cinecittà, dove è rimasta chiusa fuori Sandra Milo. Breve siparietto che non convince come questa imitazione. Prima pubblicità.
Al ritorno in studio balletto della padrona di casa, che interagisce con la grafica che appare alle sue spalle. Sembre affascinanti, oltre che ben realizzati questi pezzi. Senza lancio ecco che si palesa sul palco Patty Pravo che canta Se perdo te.
Terminato il brano la raggiunge Virginia Raffaele, nei panni di Ornella Vanoni. Entrano le sedie e le due si mettono a spettegolare. Surreale intervista fatta di strafalcioni, battute e riferimenti ai vizi dell’una e dell’altra. Momento piacevole, anche grazie alla soprendente capacità di Patty Pravo di stare al gioco.
Bianca Berlinguer continua a litigare con gli ospiti e soprattutto con i suoi autori. I presenti nello studio sono umiliati e costretti a cantare Tanti auguri a te per i 26 anni in Rai. Ecco il momento del monologo di Virginia Raffaele che parla della rabbia. Complimenti all’attrice: questo momento è sempra tra i più belli dello show. Passa senza problemi da un registro comico a un finale serio e toccante.
A sopresa arriva sul palco di Ornella Vanoni che continua a parlare di rabbia. Virginia Raffaele le chiede di riprendere severamente la band. Le due duettano anche brevemente insieme. Un momento nel complesso non male, forse infarcito da un po’ troppe volgarità. Alla domanda quale fosse la canzone più allegra, la cantante risponde: “Tristezza“.
Arriva il momento della cultura con l’imitazione di Michela Murgia, che oggi recencisce il libro Pinocchio. “Per esprimere il giudizio su questo volume non si può mentire” battuta troppo prevedibile. Ospite straordinaria la voce fuori campo di Lucignolo, il programma di Italia1. Torna protagonista ancora una volta Bianca Berlinguer, protagonista addirittura di un remix.
Arriva il momento di Mika, introdotto da un monologo sulla bellezza del passato. Per i due un bel balletto ed esibizione da varietà sule note di Money makes the world go round. Gag non troppo convincenti tra i due. Ennesimo collegamento con l’imitazione di Sandra Milo. Troppe volte, non sorprende, non diverte ed è ripetitiva.
Quarta apparizione in altrettante puntate per l’attrice Saleria Foschi Volante, Nulla di nuovo, la donna prima si nasconde, poi esce e fa le solite sceneggiate sul palco per timidezza e tensione. Quest’oggi arriva anche a ruzzolarsi sul palco. Alla fine arrivano i dottori per rinchiuderla in manicomio.
Arriva il momento del Donatella (Versace ndr) Late Show. L’ospite di questa sera è Renato Balestra. Si inizia dalla mancia all’anestesista, si passa agli squot e si finisce a riferimenti e preferenze sessuali tra Virginia Raggi e Giorgia Meloni. Si vede che lo stilista reciti un copione scritto e questo non fa decollare il momento.
Fabio De Luigi presenta il numero di Massimo Lopez, interrotto e complicato, da finti problemi audio. Bravissimi loro a tenere il sincro, soprattutto quando uno fa il labbiale e l’altro parla, ma sinceramente lo sketch è stato fatto troppo volte per essere divertente. Finalmente si parte con la canzone. Arriva il meritato e doveroso omaggio ad Anna Marchesini.
Arriva il momento dei saluti con Fabio De Luigi che aiuta Virginia Raffaele con il più grande libro dei ringraziamenti. In realtà non serve: asciutta, spontanea a piacevole come sempre anche in questo momento.
Facciamo che io ero termina qui, la speranza è di rivederlo il prossimo anno, o che perlomeno sia data un’altra opportunità/programma a Virginia Raffaele.