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La forbice tra i più ricchi e i più poveri sta aumentando sempre più negli ultimi anni. Basti pensare che dal 2002 ad oggi il numero dei miliardari in Italia è triplicato. La crisi, dunque, questo settore della società non la avverte affatto: basti pensare alle spese folli spese per yacht o gioielli costosissimi compiute da chi se lo può permettere. Prova a dare una spiegazione economica in tal senso il manager Guido Maria Brera, marito di Caterina Balivo.
Interessante il servizio di Alice Lizza, un esperimento sociale a tutti gli effetti: farsi corteggiare da un ricco manager, “da sposare”. Attraverso la loro conoscenza, si scoprono abitudini e tenore di vita dei più agiati, tra auto e barche extralusso e spese assurde sostenute per le vacanze e per divertirsi.
In studio c’è Grazia Lizzio, figlia di un poliziotto ucciso dalla mafia a Catania nel 1992. La donna non ha mai visto in faccia l’assassino del padre, che è detenuto nel carcere di Opera. In questo penitenziario le attività di rieducazione dei detenuti sono molteplici, dalla cucina all’artigianato: ciò rende diversa la realtà di Opera rispetto a quella di altri istituti di pena italiani. Tra gli ergastolani, anche alcuni killer di mafia: uno di essi è l’omicida del padre della Lizzio. La donna racconta la morte del padre: “Non ci sarà mai il perdono per chi me l’ha portato via”, dice.
Enrico Lucci approfondisce il tema delle “baby miss”, prendendo spunto da un concorso tenutosi nel napoletano. Intervista una donna, madre di una ragazzina sulla quale dice di “puntare tutto” e che “deve diventare una modella”. Dal senso del colloquio, si evince come la mamma proietti, erroneamente, le sue aspettative su una bambina che ancora non ha la consapevolezza su quello che vorrà fare da grande.
Laura Bonasera è a Bari: qui vive un italiano che si è convertito all’Islam. Di professione fa il portiere di un palazzo e per pregare utilizza un appartamentino che gli è stato concesso a seguito di un accordo. La sua è una storia particolare: da giovane era in seminario e stava per diventare sacerdote, poi l’incontro con una donna che ha sposato e da cui poi ha divorziato. Dopo la fine del matrimonio, l’incontro con una persona che lo ha iniziato all’Islam: attualmente l’uomo vive in casa con la madre, che invece è cattolica.
Rientrati in studio, ecco arrivare sul palco Youssef El Hirnou, operaio marocchino che ha scritto il libro “Uè Africa – diario di un marocchino”, che racconta le difficoltà di integrarsi nella realtà sociale italiana, tra pregiudizi e discriminazioni razziali.
Si vola nelle Filippine: nel paese asiatico l’inviata entra in contatto con alcune persone, soprattutto donne, che hanno lavorato in Italia come colf o badanti. Con i loro guadagni, alti per gli standard locali, hanno potuto migliorare le proprie condizioni di vita. Sull’argomento un ironico monologo di Paola Minaccioni, nel ruolo di una donna disperata perché la sua domestica filippina ha deciso di tornare nel proprio Paese.
Valentina Petrini si è spostata in Ucraina per raccontare da vicino la guerra in corso, dal fronte filo-russo. Tra le forze impegnate nel conflitto ci sono anche nostri giovani connazionali, che per vari motivi, tra cui la scarsità di lavoro in Italia, hanno deciso di sposare la causa russa. Vengono ripresi anche momenti di combattimento: un reportage, dunque, potenzialmente rischioso anche per l’incolumità della conduttrice.
Ancora un servizio di Enrico Lucci, stavolta dedicato al mondo dei neomelodici napoletani: alcuni di loro hanno storie difficili alle spalle (anche trascorsi in carcere) e per loro la musica è stata occasione di riscatto. L’ex Iena intervista anche Marco Marfè, divenuto famoso per breve tempo per aver partecipato ai provini di “X Factor” ai tempi di Simona Ventura e passato anche per i salotti di Barbara d’Urso su Canale 5. Poi, la testimonianza in studio di Pasquale Aprile, insegnante di musica nelle scuole, che spiega come la musica possa essere per i ragazzi, soprattutto quelle delle periferie più disagiate, un’ancora di salvezza.
Termina qui la stagione di “Nemo – Nessuno escluso”: a breve seguirà uno speciale del programma con i servizi più significativi di Enrico Lucci realizzati quest’anno. Visti i buoni risultati ottenuti, il programma tornerà anche l’anno prossimo: ad annunciarlo sul finale sono gli stessi conduttori.