I primi protagonisti sono Emanuela e Leopoldo, marito e moglie da 3 anni. Sei le manche: ad ogni errore sull’età dei personaggi, saranno decurtati – a salire – dai 1000 ai 5000 euro del montepremi.
Il primo profilo è quello di Paola, una donna di mezza età: i concorrenti le danno 60 anni, anche dopo aver usufruito di uno degli indizi disponibili, lo Zoom. In questo caso, la pedana dove si trova la donna viene fatta avvicinare alla coppia per osservarla da vicino. I ragazzi sbagliano: Paola ha 62 anni e così perdono 2000 euro, limitando i danni.
Seconda manche: entra in scena un ragazzo con occhiali e un look tra l’elegante e lo sportivo. I due sono un po’ indecisi sull’età e alla fine gli danno 25 anni. Utilizzano il secondo indizio: il ragazzo, Alessandro, cita qualcosa di accaduto nella sua vita (l’indizio si chiama Il Ricordo) e da cui i concorrenti devono riuscire a carpire il suo anno di nascita. Sbagliano per poco, il giovane ha 24 anni.
Nella terza manche, ogni errore può costare 2000 euro: stavolta c’è Mirko, un ragazzo dal look aggressivo, pieno di tatuaggi ed orecchini. L’indizio è la Canzone: viene fatta ascoltare “Un’estate al mare” di Giuni Russo, incisa nello stesso anna di nascita del giovane. I concorrenti gli danni 30 anni dopo aver ascoltato l’indizio. Non azzeccano neanche stavolta e perdono 10.000 euro: Mirko ha infatti 35 anni.
Nella quarta manche la posta in palio si alza: 3000 euro in meno ad ogni errore. I concorrenti le chiedono di vedere le mani (Soliti ignoti docet) e fare un giro su stessa: le danno 31 anni. Ricorrono all’indizio Spettacolo, relativo a qualcosa avvenuto in tv. A quel punto decidono di darle 33 anni, ma sbagliano ancora una volta, seppur di poco. Perdono solo 3000 euro, la ragazza ha 32 anni.
Si spezza un po’ il ritmo con Papi che chiede alcuni curiosi dettagli sulla vita di coppia dei protagonisti. Nella quinta manche i due devono indovinare l’età di un uomo, Raffaele. Gli danno inizialmente 41 anni, poi dopo l’indizio Cronaca (relativo ad un fatto di costume accaduto nell’anno di nascita dell’uomo), 3 di più: niente da fare, l’errore è più grave. L’uomo ha 52 anni e 32.000 vanno in fumo.
Sesta manche, l’ultima prima di quello che Papi chiama “il gran finale”. Stavolta bisogna capire quanti anni abbia Stefania, una ragazza alta e dai capelli biondi. L’indizio di questa volta è Il Vip: viene mostrata l’immagine di un personaggio noto, coetaneo del personaggio che i concorrenti hanno loro di fronte. Le danno 30 anni, ma non c’è verso di centrare l’obiettivo: Stefania ha 28 anni e così i due perdono “solo” 10.000 euro, arrivando all’ultimo gioco con 38.500 euro.
A questo punto si arriva all’ultima manche: la coppia di concorrenti dovrà indovinare l’età dell’ultimo personaggio utilizzando al massimo quattro tentativi. Ad ogni errore il montepremi sarà dimezzato. Potranno inoltre decidere di eliminare due indizi su 6.
Il compito non è semplice: bisogna cercare di individuare l’anno di nascita di Antonio, un uomo anziano e dalla barba lunghissima e bianca. Al secondo tentativo, Leopoldo capisce che l’uomo è nato nel 1938, ma lui e la moglie sbagliano a calcolare e gli danno 69 anni invece dei 79 esatti: ci riescono, comunque, al terzo colpo e vincono 9.625 euro.
Termina qui la prima puntata di Guess my age – Indovina l’età.
Il quiz, che ai nastri di partenza sembrava una versione “minore” di Soliti Ignoti su Rai 1, ha finito effettivamente per somigliargli sotto alcuni aspetti, a cominciare dall’idea di fondo: scoprire qualcosa sul conto di un personaggio sconosciuto. Qui è l’età, nel caso del game show di Amadeus la professione o particolari abilità/curiosità.
I punti di contatto con il gioco dell’ammiraglia di viale Mazzini sono anche altri: la messa a disposizione di indizi (che qui tuttavia i concorrenti possono utilizzare in ogni manche) e un montepremi che in base agli errori può gradualmente scendere. La sensazione di già visto, quindi, si avverte fortemente: prova evidente in tal senso è stata la richiesta fatta dalla coppia di giocatori, in un paio di occasioni, di vedere le mani dei personaggi sconosciuti, proprio come accade in Soliti Ignoti. Non sembra, quindi, che questo esperimento di TV8 brilli per originalità.
Il game show stenta a decollare anche per una certa monotonia nella struttura, che ne rallenta il ritmo: non sono poche le sei manche che precedono l’ultimo atto, dove si può vincere o perdere l’intero montepremi. D’altro canto, è apprezzabile l’idea di configurare indizi di diverso tipo, che svelano curiosità sul mondo dello spettacolo o del costume degli anni passati.
Capitolo Enrico Papi: conduzione diversa per i suoi standard e per questo non da bocciare. L’ex concorrente di Tale e Quale Show, data anche la conformazione del format, non può strafare nè cerca il colpo ad effetto, ma guida lo show con brio. Avrebbe dovuto, tuttavia, creare un clima di attesa nei telespettatori, soprattutto nell’ultimo gioco, elemento che invece non si è avvertito. L’evoluzione dallo stile “sarabandiano” pare, ad ogni modo, aver avuto inizio: una strategia intelligente per un conduttore che – giustamente – vuole rimettersi definitivamente in gioco.