La puntata inizia con un’anteprima in cui viene riepilogato il percorso dei finalisti.
I viaggiatori sono a Yokohama, seconda città del Giappone: parte da qui la finalissima del programma, con un’antichissima danza giapponese che vuole allontanare i mali dal mondo. Costantino Della Gherardesca accoglie le tre coppie: tutto è cominciato 6000 chilometri fa, nelle Filippine.
136 chilometri fino al traguardo finale: solo due coppie affronteranno l’ultimissima corsa, perché prima ci sarà un’eliminazione. Le Caporali sono quelle che hanno vinto più prove, perciò avranno un vantaggio: minuti di anticipo rispetto agli altri, per l’esattezza 15.
La prima missione consiste nel costruire un torii, il tipico portale d’accesso ai templi giapponesi: passarci sotto è segno di purificazione. Il torii realizzato deve rimanere in piedi, altrimenti bisogna ripartire daccapo: per la Elia è un “rompicapo”, e infatti le caporali sprecano bene 7 minuti e mezzo del loro vantaggio.
I Compositori riescono al volo, mentre le Clubber impiegano più tempo: sono comunque tutti più veloci della Elia e Jill Cooper. Ottenute dunque le indicazioni, si va verso la Tokyo Central Station.
La ricerca di passaggio si rivela difficile, come sempre nel Paese asiatico. La Elia implora, cercando di muovere a compassione gli autisti con la storia del “lo facciamo per beneficenza”. I Compositori sono tentati di scrivere una sorta di cartello per chiedere l’elemosina. Valentina delle Clubber invece, si offre come sposa a un ragazzo.
Costantino intanto è nella capitale: dietro c’è Godzilla. All’arrivo nella metropoli, le Caporali rimangono stupite dal treno che passa tra i palazzi: sembra un film di fantascienza.
Per avere l’indirizzo della prossima missione, i viaggiatori entrano in un Love Hotel, alberghi ad ore per gli incontri delle coppie. Nelle stanze c’è tutto l’occorrente per la pratica, inclusi i costumi dei personaggi dei manga.
Naturalmente quegli abiti vanno indossati: chiedere l’autostop conciati così, si rivela ancora più impegnativo.
Tokyo è piena di cosplayers, in particolare nel quartiere di Akiahabara.
Alle coppie viene consegnato un tablet, dove è indicata su una mappa interattiva i cosplayers che devono “recuperare”: a ogni coppia è assegnato un colore.
Le coppie devono ora raggiungere l’area dell’ Opera City, nel quartiere di Shinjuku.
I minuti successivi sono all’insegna della paura: un edificio impestato di zombie, per poi finire nella classica prova delle teche di vetro da cui recuperare un oggetto. Nell’ultima teca, come anche nelle edizioni passate, c’è una mano.
Senza vedere, dopo tanti urli, anche un insetto di plastica fa schifo. Svelato il contenuto, a sangue freddo, i Compositori commentano con un “sete delle sòle”.
Il conduttore attende i concorrenti alla statua di Hachiko, il cane che ha aspettato il padrone per nove anni davanti alla stazione centrale. Per arrivarci però, bisogna attraversare il celebre incrocio di Shibuja: il più grande del mondo.
Le prime a raggiungere Costantino al primo traguardo sono le Clubber, che potranno scoprire la Tokyo notturna insieme a una guida.
Intanto per Compositori e Caporali si fa buio: pure loro gireranno la città di notte. Per la finale, nessuno dovrà cercare alloggio.
Ogni coppia scopre un aspetto della Tokyo notturna: Clubber e Compositori i locali e i loro spettacoli coloratissimi, le Caporali i piccoli bar uno a fianco all’altro.
I viaggiatori scoprono il mattino seguente il loro ordine di arrivo alla statua di Hachiko: le Clubber partono con dieci minuti di vantaggio, poi Caporali e Compositori.
Per la prossima coppi, le coppie apprendono l’antica arte della preparazione del sushi. Una masterclass per preparare tre tipi di sushi, da realizzare però in movimento: i concorrenti infatti, si cimenteranno con i pezzi di maki e nigiri su un veicolo in movimento, che li porterà dallo chef che li giudicherà.
Il verdetto dello chef è molto serio: pezzi troppo grandi, troppo riso, troppa alga. Prossima meta, il vicino mercato di Tsukiji: si tratta di un enorme mercato di pesce dove vengono vendute ben 2000 tonnellate di pesce al giorno.
È al mercato che torna una delle prove classiche del programma: i 7 mostri, cioè sette cibi locali particolarmente schifosi. Qui si va dall’occhio di tonno allo sperma di pesce ai fagioli fermentati, e non mancano i soliti insetti: a Ema Stokholma viene da piangere, lei che non mangia nemmeno le vongole.
Per Edoardo Manozzi, uno dei sette mostri “puzzava de Civitavecchia Scalo”.
Si riparte alla ricerca di un passaggio. Stavolta la missione consiste nel trovare le persone che hanno un determinato profumo addosso: il risultato è che le tre coppie se ne vanno ad annusare la gente in un parco, come fossero dei cani.
Manca un ultimo passo: vendere una boccetta del profumo per poter acquistare il biglietto d’ingresso e poter, così, entrare in un grattacielo dove c’è la più grande sala karaoke di Tokyo.
Per rifilare la fragranza a qualcuno, i Compositori la spacciano per francese perché “la fregatura funziona sempre”. Jill Cooper punta invece un connazionale, e la Elia lo riempie di baci.
Nella sala karaoke i concorrenti pensano di dover cantare: invece devono ascoltare. In collegamento via Skype infatti, al posto dei testi delle canzoni, sullo schermo vedono i loro cari. Ma il collegamento non è solo per un saluto: spetta a parenti e compagni aprire l’ultima busta rossa. Di disputeranno la vittoria Clubber e Caporali: i Compositori si classificano terzi.
L’obiettivo ora è Shimbashi Station: siamo al passaggio definitivo, mentre su Tokyo è calata la notte. Attimi concitati: le finaliste sono pronte alle corsa conclusiva.
Dalla stazione, la fermata del treno a cui scendere è Daiba.
Costantino è in attesa delle concorrenti al traguardo, vestito in kimono nero. Se il gong di Pechino Express suonerà, allora sarà davanti alla coppia vincitrice.
Il gong è per Ema e Valentina: le Clubber vincono la sesta edizione di Pechino Express. Le Caporali sono seconde.
La puntata si chiude con i primi piani delle persone incontrate durante il viaggio di Pechino Express, e il #grazie al pubblico che lo ha seguito.