Si comincia con un evidente ritardo, di oltre 20′, dovuto al protrarsi di Matrix. Attraverso il primo filmato trasmesso, si ricordano gli anni dell’infanzia della cantante, che oggi ha 83 anni, con in sovrimpressione alcune frasi da lei pronunciate in passato per ricordare la sua famiglia. “Ero una bambina docile, gentile, ubbidiente“, dice. La Vanoni si sofferma sul legame con i suoi genitori: con la madre ha avuto un rapporto a volte conflittuale e svela di averla sognata poco tempo fa. Il nonno materno, invece, le regalava spesso dei confetti.
Da giovane Ornella Vanoni non voleva fare la cantante, ma l’estetista. “Questa volontà nacque a causa dell’acne di cui soffrivo e così andai a studiare in Svizzera per specializzarmi“.
Poi il ritorno a Milano al Piccolo Teatro le fece cambiare idea e scegliere la strada dello spettacolo che segnò l’inizio di una carriera scintillante, ripercorsa in un altro filmato fino all’ultima esperienza sanremese con il brano “Imparare ad amarsi”. Il pensiero corre a Giorgio Strehler, che conobbe proprio al Piccolo Teatro e di cui si innamorò: “È l’uomo che mi ha amato di più nella mia vita, ma che ho fatto soffrire di più“, rivela. “All’epoca il nostro amore suscitò scandalo perché lui era sposato, mia madre stette molto male per questo nostro rapporto“.
Sulla presunta rivalità con Mina smentisce, anzi dice di averla frequentata molto quando la Mazzini viveva a Milano. La prima volta a Sanremo fu nel 1965: “Per me era il terrore, con una grande ansia prima di cantare, sensazione avvertita anche quest’anno“. Sull’ultimo brano portato al Festival dice che la prima stesura del testo non le piaceva, poi l’intervento di Pacifico è stato determinante: “quella raccontata nel pezzo sono io“, afferma. Baglioni ha avuto un ruolo importante nel convincerla a partecipare alla gara, poiché lei preferiva inizialmente presenziare come ospite. Su un possibile ritorno all’Ariston è chiara: “Spero proprio di no, è stancante!“.
Dalle parole di Costanzo si evince come lui sia un fan della cantante: “È affascinante parlare con te“, ammette.
Si parla anche degli altri suoi amori: “Il mio primo bacio l’ho dato a circa 15 anni, ad un uomo bellissimo su un balcone. Era un figo spaziale, l’ho rivisto da poco ed è ancora bellissimo“, confessa. Si sposò con l’impresario Lucio Ardenzi, da cui ebbe un figlio, Cristiano: la notte prima delle nozze ci stava ripensando ed infatti il rapporto naufragò dopo qualche tempo per incompatibilità tra i loro caratteri. “Innamorarmi ancora? Non credo. Da 12-13 anni sono sola ed intendo restarci“, ammette.
“Ho capito presto di essere una donna sensuale e ci ho giocato nel corso della mia carriera“, ammette con sincerità. La Vanoni posò anche per Playboy ed ha rappresentato a lungo un’icona sexy per il pubblico maschile. Costanzo apre un capitolo doloroso della vita dell’artista: da giovane infatti abortì. Il figlio era di un ragazzo svizzero che non voleva avere questo bambino da lei che, così, decide di rinunciare a diventare madre.
Un altro capitolo fondamentale della sua vita, sia sentimentalmente che artisticamente, è rappresentato dal legame che l’ha unita a Gino Paoli, conosciuto negli 1960 negli studi della Ricordi. “Una storia travagliata e sofferente tra di noi, ma oggi ci vogliamo ancora molto bene. Ho perso un figlio da lui. La prima cosa che lo colpì di me erano le mani“, dichiara. Nel luglio ’63 il cantautore ligure tentò il suicidio sparandosi al cuore: “Ricordo che andai a trovarlo di notte in ospedale e nonostante fosse attaccato all’ossigeno continuava a ridere“, rammenta. Il loro amore durò circa 3 anni.
Nel 1962 nacque il suo unico figlio, Cristiano. A causa del suo lavoro, non poté seguirlo durante la delicata fase della crescita. Un rimpianto che la Vanoni si porta dentro, una mancanza che anche suo figlio ha sentito e per la quale ha sofferto. Cristiano a sua volta ha due figli, che nonna Ornella ama molto: “Dopo Sanremo uno dei miei due nipoti è venuto a trovarmi a Sanremo ed è stato entusiasta della mia prova al Festival“.
La cantante ha ammesso in passato di aver sofferto più volte di depressione, che l’ha portata ad entrare nel tunnel dell’alcolismo. “È una malattia orrenda. Mi è stato persino detto da una volta che stavo così perché volevo farmi notare. L’aspetto negativo di tutto ciò è non saper più dare emozioni né riceverne. Ne sono uscita con gli psicofarmaci, anche se ogni volta più rafforzata”, ammette. Secondo lei, la depressione è “il distacco della realtà, che ti porta a vegetare, non a vivere“.
Schietta e sincera, la Vanoni confessa che da giovane era meno diretta rispetto ad ora, un momento della sua vita in cui si sente libera di dire tutto ciò che pensa senza filtri. Sulla morte dice di pensarci molto, ma di non averne paura. “Morire è come il mare: come le sue onde, ti porta via“.
Termina qui il ciclo di puntate stagionali de L’Intervista. Da giovedì prossimo, 8 marzo, come annunciato dallo stesso conduttore, tornerà il Maurizio Costanzo Show.