La puntata si apre con Mister John Oliver che ha ironizzato sulla situazione politica italiana all’interno del programma Last week tonight. Crozza gli dice: ma come ti permetti di parlare cosi? vieni in Italia, prendi la cittadinanza, beccati 20 anni di Berlusconi e 5 di Renzi e poi ne parliamo.
Poi: domenica andiamo tutti a votare in massa, gli scenari sono tanti, ma qualsiasi cosa accada c’è una certezza: Renzi non lascia. Se dovesse andarsene, il PD prenderebbe il 70%. Ma lui ha un altro lavoro: sa fare il comico. Il tempo di alcune immagini dell’ex Premier, poi parte la parodia. L’ex Premier è sul lettino dello psicanalista.
Renzi: mi stanno abbandonando tutti. Non ve ne andate, vi do 80 euro. Poi Crozza-Renzi inizia a parlare con le voci di Berlusconi e Gentiloni. E racconta la sua infanzia, quando per far piacere ad una bimba (Maria Elena Boschi) incendiò dei Boschi.L’ex Premier è disperato: non mi vogliono, appena mi vedono in tv cambiano canale…
Con la foto di Berlusconi alle spalle, ironizza sul leader di Forza Italia che vuole ricandidarsi l’anno prossimo, quando non ci sono più le elezioni. Crozza spinge: tra un delirio e l’altro ha anche trovato il tempo di imitare Renzi. Intanto arriva il Crozza- Berlusconi. Il comico presenta un’immagine impietosa del leader di Forza Italia: si confonde, parla a vanvera, si addormenta, pronuncia frasi sconclusionate.
Dopo la pubblicità arriva il Presidente della Regione Campania De Luca, uno dei pezzi forti di Crozza. Ci vogliono tre cuori e sei fegati per governare questa Regione, dice il governatore che viene contestato da un gruppo di persone, proprio come è accaduto nella realtà. Lei è una cafona, dice ad una signora rimandandole indietro i sacchetti di spazzatura che gli sono stati lanciati. De Luca spiega: sono contrario all’abusivismo, ma devono essere salvate solo le case che hanno un campanello all’ingresso…
Crozza ironizza sulla presentazione anticipata dei ministri da parte dei Cinque Stelle. Mi aspettavo deleghe originali come ai Blog e invece, tutto squallidamente normale, dice. E attacca Beppe Severgnini: ha massacrato i Cinque stelle poi a Otto e mezzo, ha cambiato atteggiamento. Come definirlo? un intellettuale ad assetto variabile. La parodia è tagliente: il giornalista parla velocemente tra inglese e italiano, si paragona a Mosè, elogia il sindaco Raggi, facendole un appuntino solo sui disagi subiti da Roma per la neve dei giorni scorsi.Questo per lui è un attacco durissimo.
Dopo la pubblicità è la volta di Roberto Laurenzi, il guru dello yoga che spopola su YouTantra. Il sesso tantrico? a Sting l’ho insegnato io. Ma il mio vero prodigio è avergli insegnato a suonare la chitarra.
Ed arriva Sting- Crozza che cerca di cantare e di parlare in italiano. Ma pronuncia solo frasi sconnesse e senza significato.
Ultimo blocco pubblicitario e poi Vittorio Feltri secondo l’interpretazione di Crozza. Il direttore non segue le elezioni, segue il calcio.E se la prende con i giocatori della Juventus che, in campo, a livello di furti, sono secondi solo ai napoletani. Poi dice di non essere razzista: la neve non è un problema è una manna, perchè sul bianco i neri risaltano di più.E sulle elezioni: sono il trastullo di Mentana.
Finisce la puntata.