Si comincia con la consueta “storia di un regalo” incarnato oggi dall’attore Luca Argentero. Anna vuole scusarsi con i figli Francesco e Melissa per non essere stata una brava madre: da quando il marito è morto a causa di un tumore ai polmoni infatti, si è lasciata andare.
La donna scoppia a piangere durante la lettura della lettera, ricordando il dolore che sta vivendo. Da quando è rimasta vedova non ha neppure apparecchiato il tavolo, è assente, si veste solo di nero: al punto che il figlio dice che avrebbe preferito morire lui, pur di non vedere la mamma in questo stato.
I due ragazzi sono fan di Argentero: durante la sorpresa, l’attore si nasconde dietro la busta. Anna promette a Francesco e Melissa che indosserà un vestito a fiori, in segno di una rinascita.
Argentero ha parole di conforto per la famiglia: una famiglia che si ama, un po’ come la sua. Ma ci sono anche i regali: una macchina giocattolo per il nipotino di Anna, il corso di scuola guida per Melissa, una borsa per la ginnastica artistica destinata alla figlia più piccola. E poi, l’occorrente in denaro per un “brindisi” tutti insieme.
Dopo la pubblicità, si parte con la seconda storia: entra Carmen, una figlia che dal 2010 non ha più rapporti con il padre Giorgio. L’uomo, racconta lei, considera figlia soltanto la bimba avuta con la nuova compagna, Monica.
Se inizialmente i rapporti sembravano sereni, mano a mano si raffreddano: il motivo sarebbe proprio Monica, la quale teme che il rapporto con Monica possa causare litigi in casa. Non solo: Giorgio non ha nemmeno mai conosciuto il nipotino.
Giorgio sembra non ricordare niente, nemmeno l’invito ad andare a trovare la figlia dopo il parto. Dice di non aver ricevuto neanche l’invito per il battesimo: o meglio, di non essere voluto andare perché ci sarebbe stata l’ex moglie. Monica invece, sottolinea subito di non essersi mai messa in mezzo tra Giorgio e Carmen: ripete di non essersi mai sentita accettata, di non credere alla sincerità di Carmen.
Giorgio si aggrappa a piccolezze: ha chiamato tre volte senza avere risposta, ragion per cui in paese direbbe alle persone di essere padre solo di Natalia, la figlia avuta con Monica. Nell’ascoltare le sue ragioni, pressoché ridicole, il pubblico urla continuamente “buuh”. Addirittura rinfaccia a Carmen le poche volte in cui è scesa in Sicilia, nonostante abitasse a Mantova con la madre: la De Filippi fa notare a Giorgio che sta rinfacciando cose di quando Carmen aveva appena 15 anni.
La conduttrice cerca di far capire a Giorgio che un genitore dovrebbe cercare una figlia, non per obbligo ma per un sentimento spontaneo.
Maria De Filippi non riesce a mediare prendendo le parti di Giorgio, probabilmente perché vede che non vi è modo di ragionare. Nel frattempo Carmen rincara la dose: da ragazzina, il padre la cercava tutti i giorni solo quando si trattava di convincere la madre a ritirare la denuncia per gli alimenti. La conduttrice incita a togliere la busta, ma quando Giorgio sta per accettare, ecco che Monica parte all’attacco: perché Carmen si fa viva proprio adesso?
La busta viene tolta, dando vita a uno degli abbracci più freddi mai visti nel programma.
Si prosegue con la “storia di una famiglia”. Giuseppe e Carlo, accompagnati in studio dai figli Giada e Roberto vogliono incontrare il padre Nando: l’uomo li ha rifiutati in passato e ora, ormai 80enne, si domandano se si ricorda di essere il loro papà, oppure si considera tale solo per il fratello avuto dalla seconda compagna, Luciana.
Sono passati 26 anni da quando Giuseppe e Carlo lo hanno visto l’ultima volta. Nando e Luciana accettano l’invito.
All’ apertura della busta, è Giada a rompere il ghiaccio: vorrebbe avere un nonno. Poi Giuseppe e Carlo: per loro “papà” non è una parola come le altre, non vogliono chiedere niente se non incontrare il padre. Infine Roberto: il ragazzo invita il nonno al suo matrimonio, fissato per settembre.
Luciana cerca di ripercorrere quanto avvenuto, di ricostruire i vari episodi in cui i contatti sono stati ripresi e poi, ancora, troncati. Nando sembra per niente interessato alla questione, come nota presto la De Filippi: lui spiega solo che “avevamo altro da pensare”. Per esempio la pasticceria di proprietà da gestire: non li vedeva, come faceva ad affezionarsi?
La De Filippi cerca di far aprire Nando, di trovare uno spiraglio per fargli confessare di aver pensato ai figli. Alla fine, vedendo la freddezza dell’uomo, gli domanda se gli fa piacere incontrarli: dato che la risposta è affermativa -per la cronaca: “Perbacco, non son mica dei negri!”- la busta viene tolta. Ma la scena si rivela impietosa, di un distacco unico.
Secondo “regalo” della serata: Emma Marrone. Con il supporto della cantante, Valeria vuole dimostrare al marito che lo ama, che non sta insieme a lui solo per le figlie avute: il motivo dei loro litigi, ammette, sono le pesanti ristrettezze economiche in cui la famiglia si destreggia.
I soldi sono diventati un’ossessione tale da offuscare la serenità domestica: la lettera di Valeria è una lettera di scuse per Luigi. È però anche un impegno a farlo sentire amato, a partire dal vestirsi meglio quando escono insieme.
Dalla scalinata scende Emma, di cui Luigi è il fan numero uno. tanto che, per il compleanno, la moglie gli ha fatto trovare una torta con la foto dell’artista.
Emma ha dei regali: la casa di Frozen, che le bimbe tanto desideravano, con Elsa. Poi il vinile da collezione della cantante con i biglietti per il concerto di Catania e, seppur non svelata, una cifra in denaro.
Nel congedarsi dal pubblico, l’ultimo singolo di Emma.
Prossima storia, quella di Ciro. L’uomo vuole riallacciare il rapporto con i tre figli: trasferiti da vicino Napoli nel nord Italia dopo la separazione dei genitori, i ragazzi non gli perdonano la fine del matrimonio. Da sei anni Marco, Luigi e Vincenzo hanno alti e bassi: Vincenzo ha scelto subito di troncare, mentre con gli altri le cose sono andate avanti per un po’.
Quando la busta si apre, i ragazzi sembrano felici di vedere il padre. Passano a spiegare le loro motivazioni: si sono sentiti svalutati, dato che quando riuscivano ad ottenere un piccolo risultato come comprare un’auto, venivano a sapere che Ciro diceva di aver pagato lui col mantenimento. I ragazzi inoltre, sostengono che Ciro avrebbe potuto dare di più, ma che non l’abbia fatto quasi in una forma di ritorsione per costringerli a tornare da lui.
Marco, Luigi e Vincenzo sostengono di essersi sentiti abbandonati: nei momenti di difficoltà, situazione lavorativa precaria su tutte, non hanno potuto contare sulla figura paterna.
I tre si dimostrano irremovibili: la busta viene chiusa.
La puntata si conclude qui.