La presa di posizione di Ivan Zazzaroni è sembrata dettata da una decisione omofoba per cui c’è stata una sorta di rivolta che si è subito estesa al web ed ha persino coinvolto la politica.
Ivan Zazzaroni ha così espresso la propria presa di posizione su Twitter:
Se per non essere tacciato di omofobia (accusa intollerabile) è sufficiente attribuire un voto alla coppia Ciacci- Todaro, dalla prossima settimana lo darò. Io ho espresso un giudizio sincero ed esclusivamente estetico, non si è capito o peggio ancora non si è voluto capire, ha scritto il giudice.
Oggi pomeriggio c’è stato un seguito a queste queste dichiarazioni. Zazzaroni è stato ospite in collegamento telefonico a Un giorno da pecora, appuntamento quotidiano condotto su Radio da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Il giudice di Ballando con le stelle ha espresso ancora una volta la sua posizione:
Ho dato soltanto un giudizio estetico e non voglio che ci siano risvolti che non mi appartengono.
Zazzaroni, inoltre, a Radio 24 ha detto di non aver dato voto perchè non si sono ancora definiti i ruoli della coppia.
Poi Raimondo Todaro è apparso come ospite nella trasmissione del pomeriggio di Rai 2 Detto Fatto condotta da Caterina Balivo. Ricordiamo che Giovanni Ciacci è l’esperto di look del programma.
Raimondo Todaro, intervistato dalla Balivo, ha detto di non aver accettato lo zero ricevuto da Ivan Zazzaroni.
Avrei preferito un qualsiasi altro voto anche un 1, ma lo zero davvero no. E poi ho trovato che Zazzaroni alla fine è stato un po’ frainteso e si è dato la zappa sui piedi soprattutto quando ha detto che l’esibizione mia e di Ciacci era invotabile.
Subito dopo è intervenuto Giovanni Ciacci che ha sottolineato come il ballo tra due uomini è esistito fin dai tempi più antichi e non ha nessun motivo di non esserci adesso. Nessuno si scandalizza se Roberto Bolle danza con un partner.
Ciacci ha proseguito:
il ballo è libertà, accetto il giudizio di Zazzaroni, ma non lo condivido. Noi siamo una coppia formata da un uomo gay e uno etero che sta semplicemente facendo spettacolo, senza altre elucubrazioni mentali.Chi se ne frega dei ruoli, siamo nel 2018. Quando ci saranno balli più complicati come il valzer e il tango, sarà compito nostro prepararci.
Ed ha concluso:
Non voglio la politica nel ballo (riferendosi a due dichiarazioni, una della Cirinnà, l’altra del nei senatore Tommaso Cerno). Io mi sono presentato solo come me stesso.