La puntata si apre con una iena inedita: Suor Cristina tra Buddha e Allah. Si comincia infatti con un reportage di Suor Cristina incentrato sullo sterminio dei Rohingya, minoranza musulmana che sta scappando dal Myanmar al confine con il Bangladesh.
Il servizio spiega la persecuzione ad opera di una frangia buddista: lo stesso Bergoglio ha parlato di questo sterminio, ma lo ha fatto in Bangladesh per evitare incidenti diplomatici. Sarebbe invece stato importarne parlarne in Myanmar, cioè laddove la persecuzione si sta svolgendo: era quanto auspicavano i musulmani.
Seguita da un operatore, Suor Cristina parte per il Bangladesh: atterra a 50 chilometri dal confine. In Bangladesh la maggioranza della popolazione è musulmana, cosa che fa sentire i Rohingya più al sicuro. Al momento ne sono fuggiti un milione: “Come se la città di Torino, di colpo, si svuotasse”, spiega Suor Cristina.
La ragazza si dirige verso il campo profughi. e i racconti che ascolta sono agghiaccianti: un uomo le racconta che, di notte, i soldati e i buddisti hanno iniziato a sparare. Le persone sono così scappate dalle case, da un momento all’altro.
Una strage riconosciuta dall’Onu: un genocidio con l’appoggio del governo.
Le persone sono scappate senza portare nulla, proprio perché colte all’ improvviso. Nel campo vengono distribuite derrate alimentari che, a fatica, sfamano tutti: le condizioni igieniche sono a dir poco precarie, con la conseguenza che si verificano epidemie di difterite.
Esclusi per anni dalle cure mediche, nel campo si procede alle vaccinazioni.
Di bambini rimasti orfani, ce ne sono a migliaia: tutti sanno bene che fine hanno fatto i genitori: durante gli attacchi ai villaggi, i soldati hanno compiuto ogni genere di orrore: due giornalisti della Reuters che avevano documentato il massacro di dieci uomini in una fossa comune, sono stati arrestati dalla polizia di Stato del Myanmar. Rischiano fino a 14 anni di detenzione.
I profughi sono arrivati in Bangladesh sulle barche, spesso aiutati dai pescatori. Ma se nel loro Paese i Rohingya erano perseguitati, in Bangladesh si trovano confinati in un campo da cui non possono uscire.
Suor Cristina si confronta con un monaco, che spiega questa persecuzione accostandola agli estremismi di altre religioni. Un uomo però non è d’accordo: il buddismo è una religione di pace, sono gli uomini a usarla come scusa per essere violenti.
Le donne del campo raccontano le feroci violenze sessuali subite: immobilizzate e stuprate da gruppi di militari. Una di loro ricorda di aver visto uccidere una ragazza incinta davanti a lei, con i seni asportati che rimbalzavano a terra. Un’altra invece, si è ritrovata con le budella del marito tra le mani.
Intere famiglie uccise, persone fatte a pezzi, neonati colpiti con una mazza: le storie di queste donne sembrano arrivano dall’inferno.
Il servizio si conclude con le immagini di un tramonto sul mare a cui, inquadrata di spalle, assiste Suor Cristina. Intanto, per aiutare queste persone si possono fare donazioni alle associazioni umanitarie che operano in Bangladesh.
Si prosegue con Roberta Rei: #MeToo, attrici molestate: in Italia nessuno gli crede. La iena ripercorre quanto avvenuto negli Stai Uniti, dove lo scandalo riguardante Weinstein ha dato origine a un’onda di denunce e una presa di posizione da parte del mondo dello show business.
In Italia le Iene hanno raccolto le testimonianze di attrici che raccontavano di essere state molestate dal regista Fausto Brizzi: ad ora sono state depositate tre denunce. L’atteggiamento generale è stato quello di minimizzare, fino alle recenti dichiarazione di Luca Barbareschi, secondo cui quelli del #MeToo sono dei mentecatti.
La Rei va allora da Barbareschi a rendergli conto di simili affermazioni: come risposta, il concetto viene ribadito perché avrebbe messo in crisi le donne né ricche né famose. La spiegazione finale invece, è direttamente una pernacchia.
Matteo Viviani incontra Michele: “Guardie e ladri”: con chi state? Ex agente penitenziario, Michele è stato denunciato da Antonio: un detenuto che, in seguito a una caduta, ha dichiarato di essere stato pestato brutalmente da Michele. L’uomo è stato riconosciuto colpevole, e gli sono stati pignorati anche 50mila euro per il risarcimento: ad Antonio intanto, è stata certificata un’invalidità al 100%.
Le immagini filmate dalle telecamere però, mostrano altro: un uomo che si muove da solo, guida, lavora la terra. A Viviani, Antonio risponde che il deambulatore gli serve per sicurezza: che ci sono periodi in cui sta meglio alternati ad altri in cui peggiora. Sul posto arriva perciò l’avvocato: l’invalidità biologica e l’invalidità dell’Inps non coincidono, sono due parametri diversi.
Da Siena, Antonino Monteleone: Caso David Rossi: riscontri al racconto dell’escort? Stavolta la iena incontra una signora che, ai tempi della morte di Rossi, era moglie di un uomo che ricopriva un incarico ai vertici dello Stato: l’uomo era stato riconosciuto in una foto dall’escort intervistato in precedenza.
A casa di un dirigente del Monte dei Paschi si sarebbero svolti festini durante i quali si svolgevano incontri sessuali particolari: la donna ricorda di aver trovato nell’armadio oggetti sadomaso. Si era accorta, spiega, che aveva richieste sessuali diverse: più aggressive.
Il giorno della morte di David Rossi, continua, era molto evasivo: dopo il fatto invece, era sempre nervoso, irriconoscibile. Una persona diversa, probabilmente ricattabile perché aveva avuto a che fare con quel giro di festini. Inoltre, dopo la morte di Rossi, aveva cambiato incarico lavorativo.
Il prossimo è Cristiano Pasca: Favori alla senatrice? La iena si occupa di una ex senatrice del Pd, Lucrezia Ricchiuti, che è riuscita ad ottenere in tempo record la sanatoria di una mansarda che, a norma, non poteva invece essere condonata.
Veronica Ruggeri si occupa de L’amore tra un minorenne prostituto e il suo cliente.
Tutto è iniziato con una chat: la Ruggeri ascolta la testimonianza di Michael che, a 13 anni, ha avuto il suo primo rapporto sessuale con un uomo adulto. Da quel momento, visto che l’uomo gli aveva regalato 70 euro, Michael aveva capito di poterne fare un lavoro.
C’è poi Carlo, 50enne che contatta minorenni in rete: tenta di giustificarsi, dice che quando li contatta sembra abbiano 18 anni ma che dopo, “quando stai là è difficile mollare”.
Michael e Carlo si sono incontrati così: la Ruggeri li intervista entrambi. Con l’aiuto di uno psicologo, ci fa così capre come ragiona un pedofilo: Carlo è convinto di proteggere Michael, perché magari insegna loro di usare il preservativo.
Dato che Carlo non accetta di farsi curare, la iena procede alla denuncia.
Nina Palmieri si occupa di una relazione pericolosa: Quando uno stalker ti rende la vita impossibile.
Vincenzo sembrava il ragazzo ideale, quando Ljuba l’ha conosciuto: gli aveva anche presentato le sue due figlie. Presto però, la storia d’amore si è rivelata non essere tale: Vincenzo non voleva che avesse un buon rapporto con il padre della prime figlia, che parlasse con altri maschi.
Come spiega un’esperta, la violenza non è solo fisica: se già si ha la percezione di non dover far arrabbiare l’altro, allora questo è un campanellino d’allarme.
La gelosia di Vincenzo si rivela sempre più pericolosa: picchia la fidanzata mentre è immobilizzata a letto a causa di un intervento. Ljuba lo lascia e lo denuncia. È qui che inizia una vera persecuzione, a cui segue una seconda denuncia. Inizia così un delirio: 100 messaggi al giorno, insulti continui, fotografie in tempo reale della macchina di Ljuba. Fino a che i messaggi diventano migliaia: le telefonate cominciano anche alla mamma e alla figlia maggiore di Ljuba. Come se non bastasse, Vincenzo dimostra un attaccamento morboso alla figlia più piccola della donna: una bambina di tre anni, che lui ha vissuto per appena sei mesi. Addirittura Vincenzo ha usato un escamotage tecnologico che gli permetteva di chiamare Ljuba camuffando il proprio numero: sullo schermo infatti, compariva quello dei familiari della donna.
In totale, ad ora, le denunce sono 17. La Palmieri raggiunge Vincenzo, il quale però cerca di evitarla: dopo l’arrivo delle telecamere, è anche arrivato l’ordine restrittivo che lo costringe a stare lontano da Ljuba e dalle sue figlie.
Si alleggerisce con Stefano Corti e Alessandro Onnis: viene replicato il servizio Avanti l’altro con Matteo Salvini che risponde alle domande su Elisa Isoardi.
Quindi, in replica dal 2014, Andrea Agresti: L’omicidio Gucci e il testimone da risarcire.
L’ex iena Dino Giarrusso: 11/04/2018: Restituiti 2miloni di euro a Corona. Il servizio è la riproposizione di Fabrizio Corona e il suo fiume di soldi.
Rivediamo ora Luigi Pelazza: Come si recupera una moto rubata.
La puntata si conclude qui.