Seguite con noi la diretta.
Perché siete qui? Non siete a fare il ponte? così esordisce il factotum della satira, Maurizio Crozza, introducendo la band di accompagnamento e i temi salienti di giornata.
In studio sono presenti Don Mazzi e Sergio Marchionne.
I primi bersagli sono Di Maio e Salvini: Adesso hanno chiuso… Fino a poco tempo fa sembravano come due cani che si annusavano le parti intime. Evidentemente adesso si stanno mozzicando.
Il grande altro bersaglio della satira di Crozza è la flat tax voluta ardentemente dall’entourage del segretario della lega, Matteo Salvini.
Son riusciti a far la pace questi due, dice Crozza con alle spalle la slide dei premier delle due Coree che si stringono la mano, questi due si son sparati bombe per cinquant’anni, adesso mi volete dire che Renzi e i 5 stelle che si sparati cavolate per soli cinque anni non possono fare pace?
E’ giunto il momento delle imitazioni: il primo bersaglio di quest’oggi è il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca.
Quest’oggi De Luca se la prende col suo stesso ex leader Matteo Renzi: Renzi, Renzi: che sciagura! Lo stesso Renzi che quando vede un episodio di Don Matteo pensa che il colpevole sia il prete con la bicicletta?
Dopo l’irreprensibile Vincenzo De Luca, è il turno di un’altra imitazione: l’ex cavaliere Silvio Berlusconi (un altro grande classico).
Proprio ieri mi ha chiamato Anna Frank, che ha sempre votato Forza Italia, mi ha detto che Di Maio era cattivo, inizia così la travolgente imitazione di Crozza di un Berlusconi oltremodo sconclusionato e irascibile.
Nonostante tutto Berlusconi non è rimasto solo: la figlia Marina ha difeso il padre dicendo che suo padre rimarrà nei libri di storia, intercede Maurizio Crozza annunciando la ventura imitazione di Paolo Sorrentino.
A me piacciono molto i film divisi in varie parti… Soprattutto quei film in cui lo spettatore per un’ora si chiede: ”Ma ho sbagliato sala?”, afferma annoiato lo pseudo regista di Crozza.
Crozza se la prende adesso con Michele Serra, reo di aver criticato aspramente nella scorsa settimana la formazione negli istituti tecnici italialiani alla luce dei fatti di Lucca.
E’ giunto ora il momento di Napalm 51, il John Goodman alla genovese.
Dite la verità sull’inverno, intercede Napalm 51, un’astronave aliena sta lì a oscurare il sole per tre mesi l’anno? Questo lo ha detto il mio amico Molotov48.
Dopo il mitico Napalm51 è il turno di un altro vecchio classico di Crozza, il direttore e giornalista Vittorio Feltri, quest’oggi adirato con i partigiani.
Sarà stato cattivo, bislacco, feroce e violento, intercede lo pseudo Feltri, ma bisognerebbe ritornare alle misure democratiche di Adolfino… La mancanza di lavoro e povertà, così come il nazismo e il fascismo, son storielle raccontate per far venire gli incubi.
La puntata di oggi finisce qui, l’appuntamento è per la prossima settimana, sempre alle ore 21:25 su NOVE.