Una prima precisazione: quella che avete visto, in realtà, non è stata una diretta: la puntata finale dello show dedicato ai “dilettanti allo sbaraglio” è stata registrata lo scorso lunedì 14 maggio. Un’eccezione rispetto alla norma, dato che La Corrida finora è stato sempre mandata in onda live il venerdì. La scelta è stata dettata da motivi organizzativi: era necessario velocizzare i tempi per modificare la scenografia dello studio che dall’8 giugno prossimo ospiterà Ora o mai più, il nuovo programma di Amadeus.
Arrivati al Centro di produzione Rai Nomentano (meglio conosciuto come DEAR) prima di entrare nel teatro 3, location dello spettacolo, ci concediamo una pausa al bar. Lì casualmente troviamo il maestro Pinuccio Pirazzoli che canticchia e ordina un caffé forte con un bel sorriso sulle labbra. Una necessaria iniezione di energia per gestire un programma dove il ruolo dell’orchestra è importante e soprattutto per reggere alle tante esibizioni strampalate e fuori tempo/ritmo che state vedendo.
Una volta raggiunto lo studio, le persone cominciano progressivamente a riempirlo. Un pubblico che vede poche facce giovani al suo interno: una delle poche è quella di un ospite particolare, Mattia Destro, calciatore del Bologna ma soprattutto marito di Ludovica Caramis, seduto in prima fila con i suoi parenti per seguire da vicino il lavoro della sua consorte.
Poi, comincia lo stress per i timpani. La gente in studio prova “gli attrezzi del mestiere”. Sembra di essere in uno stadio: coperchi, pentole, fischi, campanacci, bottiglie di plastica vuote creano una sinfonia rumorosa che riecheggerà più volte durante la serata. Un vero e proprio emporio, dove c’è spazio anche per un altro arnese, tenuto in mano da un anziano signore: un megafono. Non uno comune, però, ma una sorta di giocattolo: in questo caso, infatti, lo strumento non serve ad amplificare la voce, ma ad emettere particolari suoni preregistrati. Ad esempio, schiacciando un bottoncino è possibile ascoltare, anche se a basso volume, la musichetta della colonna sonora di Titanic (“My heart will go on” di Celine Dion), che riecheggiava nelle prime file al termine di esibizioni tragicomiche.
Carlo Conti arriva poco prima dell’inizio della registrazione per scaldare il pubblico e dargli le ultime raccomandazioni su quando votare i “dilettanti” di puntata: il conduttore toscano si diverte a intrattenere i presenti con battute e scherzi che servono a creare quel clima goliardico tipico di un programma del genere. Sarà così per tutta la serata: una piacevole conferma di come Conti sia progressivamente riuscito a cucirsi addosso il programma, con un’ironia che certo non è quella di Corrado, ma con la quale riesce comunque ad intrattenere piacevolmente gli spettatori e a canzonare i protagonisti. Anche lui faticherà a volte a trattenere le risate fino a sbellicarsi nell’ascoltare le prove di alcuni concorrenti, davvero improbabili.
La lunga fase preparatoria termina con il via alla registrazione. E cominciano le esibizioni: vi aggiorneremo nel corso della puntata su quelle più esilaranti, svelandovi solo alla fine chi sarà il vincitore o la vincitrice.
Resterà memorabile la prova di Maria Stallone: siciliana e di rosso fiammante vestita, è piuttosto anziana ma non vuol rivelare la sua età. Ci tiene però a specificare che è una cugina del più noto Sylvester, ma sulla veridicità di quanto detto nutriamo più di qualche dubbio. La vecchietta legge una lunghissima poesia sull’amore in dialetto, scritta da lei stessa: non si capisce niente, ma soprattutto prima di esibirsi parla a lungo con Conti, svelandogli che il marito, morto alcuni anni fa, si chiamava Carlo. Il conduttore mette subito le mani in tasca: siamo sicuri che avrà fatto gli scongiuri. Fischiatissima, viene comunque salutata con affetto dal pubblico.
Suscita le risate anche l’esibizione di Alberto Malinconico, 44enne napoletano. Non lavora e sta cercando una fidanzata: per l’occasione lancia un appello prima di cantare Andamento Lento di Tullio De Piscopo. Come voce non è male, ma ciò che fa scatenare il pubblico è il suo balletto: sembra un tarantolato e così piovono fischi e rintocchi di campanacci.
Reazioni diverse per Pierluigi Zanon, che si presenta in studio con un papillon fatto di legno. Tralasciando questo singolare dettaglio, l’uomo decide di stupire tutti fischiettando la Marcia Turca di Mozart: arriva in debito d’ossigeno alla fine dell’esibizione, ma sono tanti gli applausi per lui che così passa alla fase successiva.
La palma della performance peggiore, che fa aumentare a dismisura il livello di decibel in studio, è fornita da un ex ciclista professionista: il suo nome è Erminio Rizzi. In passato ha anche corso al Giro d’Italia arrivando 25esimo: il suo caposquadra era l’attuale ct della Nazionale, Davide Cassani. Dopo il ritiro, è rimasto in qualche modo nell’ambiente, perché vende biciclette. E non a caso, il suo numero è proprio legato al mondo delle due ruote: ha elaborato un complesso strumento composto dai campanelli di alcune bici, che usa per riprodurre la melodia di “Grande grande grande” di Mina e de “Il mondo” di Jimmy Fontana, terminando con Morandi. Oltre a “suonare” canta pure. Un disastro su tutta la linea per il povero Erminio, che viene subissato da una tale dose di fischi e campanacci da far risvegliare anche un orso in letargo. Per lui anche le sirene delle ambulanze a certificare il fiasco.
Per fortuna, c’è anche qualcosa di veramente notevole: è il caso dell’ultimo concorrente di puntata, Omar Verducci: giovane, romano verace e appassionato di hip hop. Il ragazzo confeziona un’esibizione di breakdance di ottimo livello, denotando un’agilità e una coordinazione nei movimenti da ballerino professionista. Il pubblico apprezza e lo riempie di applausi. Ed è proprio lui ad aggiudicarsi quest’ultima puntata.
Termina qui l’edizione 2018 de La Corrida. Lo show tornerà in palinsesto durante la prossima stagione.