Il motivo per il quale l’azienda di viale Mazzini ha deciso di non dare seguito alla serie consiste nel dispendio economico troppo elevato. Nei giorni scorsi, la stampa e il web, hanno pubblicato cifre che sembrano non rispondenti al vero.
A questo punto la Aurora TV S.r.l ha ritenuto opportuno fare chiarezza sui numeri e sugli effettivi costi della soap opera pomeridiana di Rai 1.
Innanzitutto questo prodotto non ha similitudini con altre soap realizzate in Italia in quanto si compone di puntate da 40 minuti ed è scritto come una serie di prima serata.
L’Aurora TV sottolinea che il costo della prima stagione è stato di 23 milioni di euro. Tale cifra è stata coperta dalla Rai al 75% e il restante dalla stessa Aurora TV. Significa che l’azienda di viale Mazzini ha sborsato 17.239.000 euro, la rimanenza di quasi 6 milioni è stata stanziata dalla casa di produzione.
Si consideri però che in 10 mesi ci sono state al lavoro tre troupe, circa 70 attori fissi, 30 comparse di media al giorno, un totale di 180 persone impiegate. Sono stati costruiti sessanta set e la produzione e la post-produzione sono state in grado di editare in due settimane 10 puntate da 40 minuti.
Il Paradiso delle Signore, afferma Aurora TV, ha investito in forza lavoro. Non è vero dunque, secondo la casa di produzione, che Il Paradiso delle Signore costa troppo.
La soap, nella forma daily, era stata concepita inizialmente per essere trasmessa alle 14:00 dove avrebbe potuto usufruire di un bacino di ascolto più ampio. Avrebbe avuto anche la possibilità di raggiungere un pubblico più trasversale, proprio quello che aveva seguito la versione in prime time.
Successivamente la Rai ha deciso la collocazione delle 15:30: questa fascia oraria negli ultimi anni ha subìto una continua perdita di ascolti e si è attestata intorno al 10% di share. Il Paradiso delle Signore invece, partito da queste cifre, è andato crescendo fino a superare il 15%.
La Aurora TV fa notare anche che non bisogna guardare soltanto alla share. Infatti l’obiettivo iniziale sia della casa di produzione, sia della Rai, era di realizzare un prodotto che potesse esaltare la visione multipiattaforma. E sotto questo aspetto la soap opera ha ottenuto un sempre maggiore successo su tutte le piattaforme, comprese Rai Play e Rai Premium, ed è visibile anche all’estero grazie al canale Rai Italia.
Viene inoltre sottolineato che si tratta di un prodotto estremamente replicabile e con una forte rilevanza sul mercato internazionale.
Interrompere adesso una serie attualmente in vendita, significa deprezzarne i valori unitari creando un grave danno ai detentori dei diritti.
A parere della Aurora TV la produzione industriale seriale a basso costo è una presenza fondamentale nelle televisioni pubbliche e private a livello internazionale.
Viene reso noto che solo in Francia ci sono tre serie in onda al di fuori del prime time e in Spagna addirittura quattro. Senza parlare della Germania e dei paesi anglosassoni nei quali la tradizione di questo genere è oramai standardizzata.
La Aurora TV conclude: «bloccare la serie dichiarando che costa troppo, oltretutto non ammortizzando gli investimenti già fatti, anzi buttando tutto il denaro già speso in strutture fisse, può quindi significare altro».