La locandina parla chiaro, un’immagine chiaramente ispirata al Quarto Stato di Pellizza Da Volpedo. In primo piano Fiona, la figlia maggiore, che urla; accanto a lei il padre Frank, anche lui con un’espressione rabbiosa in volto. Ma soprattutto: con una pietra in mano.
Dietro, una folla in rivolta che avanza impugnando due bandiere americane; sullo sfondo, fumo. Vediamo anche una molotov pronta al lancio, segno che quelle persone non hanno certo intenzioni pacifiche.
Il claim che accompagna l’immagine poi, è ancora più eloquente: “questo non è un Tea Party”. Naturalmente ci si riferisce al movimento conservatore nato nel 2009: tenendo fede al nome, l’acronimo significa “già abbastanza tassati”, i sostenitori del Tea Party si sono battuti contro la legge di stabilità di Bush (2008), la legge di recupero e reinvestimento (2009) e, infine, la riforma sanitaria di Obama (2010).
In Shameless dunque, i Gallagher hanno tutta l’intenzione di agitare le acque e rovesciare lo status quo, sempre più “senza vergogna” e senza rinunciare alle caratteristiche dei personaggi. Non preoccupatevi quindi se Frank procede al fianco della figlia, tanto rimane comunque un passo dietro a lei: l’attivismo non lo trasformerà nella guida della famiglia.
Dopo averci raccontato la crisi economica della famiglia protagonista, la serialità americana entra ancora una volta senza indugi nella realtà; attinge a piene mani dalla cronaca e contemporaneamente si lascia alimentare da questa. E’ proprio il suo sguardo al presente che permette agli autori d’oltroceano di attrarre pubblico e mantenere vivo l’interesse degli spettatori.
Colpisce invece che, nonostante fenomeni simili interessino anche noi, in Italia si continuano a scrivere piatte sceneggiature su amori e tradimenti, oppure agiografie di personaggi religiosi e non. Qui non si scrive del presente; si preferisce glorificare il passato. Noi al massimo possiamo stupirci che una locandina americana ci ricordi un fenomeno italiano, ma difficilmente di quel fenomeno ce ne occuperemo.
Basata sull’omonima serie inglese creata da Paul Abbott nel 2004, la versione americana di Shameless nasce nel 2011; all’inizio il progetto era della HBO, poi passato a Showtime.
Le nuove puntate andranno in onda dal 10 gennaio, mentre in Italia potremo vederle dal 7 aprile sul canale Joi di Mediaset Premium. La serie inoltre è visibile in chiaro su La5.
Shameless mette in scena la protesta dei forconi
12 Dicembre 2013
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