Come è arrivato sul set di Un posto al sole?
E’ accaduto nel 2003. Qualche anno prima avevo sostenuto un provino per un altro personaggio della soap opera. Quando sono stato chiamato, invece, era per un nuovo personaggio che, mi dissero dalla produzione si sarebbe chiamato Andrea Pergolesi e probabilmente, avrebbe avuto vita breve all’interno delle vicende raccontate. Invece Andrea, che nel corso degli anni è notevolmente cambiato, smussando molti lati del suo carattere, vive da undici anni sul set ed è molto amato dai fan.
Lei ha recitato anche nell’altra serie napoletana La squadra. Quando è accaduto?
Ho partecipato, nel 2002, agli episodi della serie in un cast di altrettanta grande professionalità. La chiusura nel 2007 è stato un brutto colpo per i tanti fan e per Napoli che ha perso una produzione.
Il segreto di Un posto al sole?
La grance coralità esistente tra noi attori, una caratteristica che il pubblico avverte e che rappresenta la vera differenza con altri prodotti. Inoltre UPAS ha la capacità di coniugare in maniera credibile gli ingredienti melò alla rappresentazione della realtà quotidiana.
Lei ha anche una piccola casa di produzione. Di che si occupa?
Prevalentemente di serie web. Insieme a Francesco Vitiello con il quale ne divido la responsabilità, ne abbiamo già realizzata una dal titolo “Soma” che ha partecipato con successo ai principali festival del settore, da quelli di Los Angeles e Houston a quelli di Marsiglia, ottenendo sempre ottimi riscontri di critica. E si è piazzata bene anche nelle analoghe manifestazioni made in Italy.
Qual è la storia raccontata?
La vicenda ruota intorno ad un fotografo di successo che un giorno si ritrova una strana protuberanza a forma di fungo sul collo. Velocemente si trasforma in una persona violenta fino alla svolta conclusiva, un vero colpo di scena. Nel cast c’è anche Luigi Di Fiore un ex attore di Un posto al sole.
Ci sarà una seconda stagione?
Ci abbiamo pensato ma sarà difficile. Stiamo però realizzando il trailer di un film in fase di sviluppo.
C’è qualche attore al quale si è ispirato agli inizi della sua carriera?
Ho cercato sempre una mia originalità nella recitazione, ma ho imparato molto dai grandi attori con i quali ho lavorato.
I suoi attori e registi italiani preferiti?
C’è una vasta gamma di interpreti di grandissimo spessore, come Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino, Claudio Gioè. Tra i registi ammiro Sorrentino, Garrone, Giordano sono riusciti a dare nuova linfa vitale al cinema italiano.
Ha interessi al di fuori di Un posto al sole?
Gioco a golf e tutti i miei viaggi sono programmati in funzione della presenza nei luoghi in cui mi reco, di campi da gioco. E’ una passione che coltivo da cinque anni.
Programmi preferiti in tv?
Son un fan delle serie statunitensi. Seguo con particolare interesse Homless, Breaking bad, House of carts. Mi appassiono meno ai prodotti seriali italiani.
Che genere di libri legge?
Romanzi comici, anche se scorretti. Ma negli ultimi anni tendo a sostituire la lettura con la visione di serie tv USA che preferisco anche ad una pellicola cinematografica.
Ha partecipato come attore a fiction italiane?
Si, sono stato nel cast de Il maresciallo Rocca con Gigi Proietti. Ho girato Terapia d’urgenza nel 2008, L’ispettore Coliandro e nel 2012 6 passi nel giallo. Hanno rappresentato esperienze di grande spessore professionale.
Il suo rapporto con i social network?
Li frequento, ma non interagisco, perchè non amo la ricerca del consenso a tutti i costi