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Il nuovo documentario di Fabio Toncelli, una vera e propria inchiesta, finalmente fa piena luce su uno degli eventi più misteriosi della Seconda Guerra Mondiale in Italia: il bombardamento tedesco del porto di Bari del 2 dicembre ’43 e l’esplosione della nave statunitense John Harvey carica di munizioni, molte delle quali piene di gas di cui era vietato l’uso.
La più grande emergenza chimica della guerra minacciò di mettere in pericolo l’esito dello stesso conflitto in Europa. I vertici militari inglesi ed americani fecero di tutto per stendere attorno ai fatti di Bari una cortina fumogena per impedire che Hitler usasse a suo vantaggio la situazione.
Ma quanti furono i soldati alleati e i cittadini baresi contaminati? Cosa si fece concretamente per salvarli? Le autorità italiane furono mai avvisate? Che ne è stato delle armi chimiche affondate insieme alla Harvey? Sono state tutte recuperate?
{module Google richiamo interno} Fabio Toncelli attraverso esclusive interviste a testimoni oculari, filmati a colori mai visti e documenti inediti, dopo un’indagine compiuta negli archivi americani, italiani, inglesi e tedeschi, traccia per la prima volta un quadro completo e nuovo di questa drammatica vicenda.
E la verità che svela, più di settanta anni dopo, è ancora sconvolgente.
Il secondo film-documentario è “La guerra in diretta”, sempre di Fabio Toncelli.
Come è stata raccontata la guerra attraverso le immagini? L’autore cerca di rispondere a questa domanda con un esperimento televisivo appassionante. Un viaggio attraverso gli archivi cinematografici di mezzo mondo alla ricerca di immagini straordinarie e spettacolari, a volte sorprendenti e terribili, che partono dalle prime istantanee di una guerra ottocentesca, quella di Crimea (zona tristemente tornata di attualità), passando attraverso due guerre mondiali e vari conflitti regionali (conflitto cino-giapponese del 1937, Vietnam, Afghanistan) fino ad arrivare alle drammatiche e ipertecnologiche guerre dei nostri giorni.
Un montaggio singolare cerca di far capire quanto abbiamo realmente visto di ciò che avviene nei diversi teatri di guerra, quanto è stato raccontato e quanto è stato omesso. E parteciperemo a delle vere sparatorie, a dei reali bombardamenti, grazie alla tecnologia audio-video che permette di vedere sempre più da vicino cosa accade realmente in prima linea.
Vedremo il bombardamento dell’Abbazia di Montecassino e della città di Cassino, come non lo abbiamo mai visto: grazie a nuove sequenze originali rintracciate negli archivi restaurate in alta definizione. Voleremo sui caccia della Seconda Guerra Mondiale grazie alle immagini delle cineprese montate sul muso degli aerei. Infine vivremo forse gli ultimi momenti di vita di un soldato che registra grazie e una piccola telecamera la propria morte.
Immagini da brivido che fanno assomigliare la guerra sempre più ad un videogioco.
I due film-documentari sono introdotti e commentati da Paolo Mieli.