{module Banner sotto articoli}
Un musical nelle montagne del Trentino: la mela Melinda è protagonista di uno spot allegro sulle note di un celebre pezzo di Gianni Morandi, di cui è stato appositamente riscritto il testo.
La campagna pubblicitaria introduce sul mercato una nuova mela, la Evelina. Essendo il raccolto limitato, lo spot è in onda per sole tre settimane, ma l’obiettivo è di accreditare il “prodotto” come uno dei migliori del Consorzio della Val di Non.
Dalla raccolta nei frutteti fino ai vassoi di frutta serviti nei ristoranti, lo spot mostra la mela dalla fase di raccolta alla vendita, quando sarà esposta nei negozi di frutta e verdura. Apprezzata da tutti, piace sia alle signore che la acquistano al mercato, sia allo sportivo che la mangia come spuntino durante un partita di tennis. Ma la mela è anche la merenda di una bambina, che la assapora con gusto.
Attraverso una serie di figure diverse, viene posta attenzione al legame con il territorio: mostrando i raccoglitori infatti, la pubblicità si concentra su una filiera produttiva che, proprio attraverso lo stretto legame con il territorio, diviene esempio di qualità e attenzione nei confronti dei consumatori, grandi e piccoli. La conferma della genuinità viene inoltre sottolineata dagli stessi addetti alla raccolta che la mordono.
Uno spot volto a rassicurare il pubblico decisamente family friendly.
Un uomo che deve affrontare un duro risveglio. Lo spot delle Gocciole, i famosi biscotti con gocce di cioccolato prodotti dalla Pavesi, prosegue nel trend inaugurato alcuni anni fa. Protagonista, ancora una volta, la coppia che vive nella giungla in una casa sull’albero insieme alla tigre, loro animale domestico.
Richiamando lo stereotipo della suocera invadente e poco gradita, il protagonista sogna di essere nel market della giungla, dove la madre della moglie sta acquistando dei biscotti zebrati davanti ai suoi occhi. L’uomo si sveglia dall’incubo e trova la compagna che, impeccabile sin di primo mattino, gli porge amorevole il vassoio con la colazione.
Nel finale, allo scopo di strappare un sorriso allo spettatore, vediamo la suocera nel carrello, spinta via dal genero.
Lo spot propone nuovamente ruoli consolidati all’interno di una idealizzata famiglia “tradizionale”, con una donna perfetta che serve il suo uomo. Non solo: anche la figura della suocera, seppur con una connotazione negativa, ruota intorno a lui. Ancora una volta, dopo tanti anni, lo spot delle Gocciole continua a riproporre un personaggio femminile appiattito, a cui spetta solo accudire la sua controparte maschile.