Questa volta il programma di inchieste sarà interamente dedicato a temi economici, in particolare a quelli di cui nessuno parla perché troppo complessi, più insidiosi e perché intaccano le radici del sistema. Tutti gli argomenti, anche i più intricati, si possono spiegare e documentare in modo semplice, quando il cittadino possiede gli strumenti di lettura è più libero di scegliere. Questo è da sempre l’imperativo di Report, programma lontano dalle chiassose piazze televisive e dai salotti ancor più chiassosi, da sempre rispettoso delle leggi, dei criteri di nomina, delle scelte economiche, e delle relazioni fra il potere bancario e quello politico. Come Milena Gabanelli fa da anni, si tornerà ad aggiornare le inchieste delle precedenti stagioni per capire quale seguito hanno avuto.
Ci sarà anche una novità: all’inizio di ogni puntata Milena Gabanelli solleverà un problema etico: dalla scommessa sulle polizze vita, alle multe per i comportamenti pericolosi, dal prestito ai vip di luoghi pubblici, alla vendita del sangue. Lo scopo è di alimentare una discussione sui “valori” e sul “prezzo” e coinvolgere il pubblico ad esprimere la propria opinione attraverso un sondaggio on line.
Proprio con la rete e i social network Report ha un rapporto consolidato: ci saranno le dirette Twitter delle inchieste, grazie alle quali Report ha raddoppiato in pochi mesi la propria diffusione sulla piattaforma di microblogging fino a superare i 200.000 follower. La pagina Facebook invece è una delle più seguite fra i programmi Rai, con ormai 700.000 fan.
Per quel che riguarda il sito www.report.rai.it, è uno dei più preziosi archivi della tv pubblica: contiene 16 anni di inchieste con trascrizione integrale, oltre alla versione inglese per gli argomenti di interesse internazionale. Nella scorsa stagione il sito ha raggiunto il picco di 1.300.000 pagine e video visualizzati in una settimana.
lNella prima puntata d’esordio, l’inchiesta che andrà in onda ha per titolo “Il posto giusto”. L’interrogativo che viene posto è il seguente: per raddrizzare la Concordia abbiamo chiamato i migliori esperti mondiali. Il nuovo Governo chi ha scelto per rimettere in piedi un Paese devastato da una crisi senza precedenti? Quali sono i criteri di nomina dei ministri, sottosegretari e presidenti di Commissione? Una domanda semplice e legittima per comprendere quali siano i requisiti necessari per ricoprire cariche cruciali, ma c’è stato un netto rifiuto. La redazione del programma ha anche contattato tutti i componenti del Governo: ministri, viceministri e sottosegretari per chiedere direttamente a loro quale competenza avessero per ricoprire il ruolo a cui sono stati assegnati, perché sono stati scelti e da chi. Hanno risposto in pochi, gli altri non erano interessati alla domanda o non avevano tempo. Bernardo Iovene, l’autore dell’inchiesta, ha analizzato una decina di nomine, fra ministri e sottosegretari. Alcuni hanno già dimostrato incompetenza nel settore loro assegnato, altri la competenza specifica non ce l’hanno, e nemmeno i loro sottosegretari. Allora quale sarà la ricaduta sull’intero sistema quando una parte degli ingranaggi dichiara che “imparerà strada facendo?” Chi garantisce che verranno fatte le scelte migliori in un momento così drammatico? In ultimo: qual è l’immagine dell’Italia all’estero se il presidente della delegazione parlamentare della Nato era nello stesso tempo agli arresti domiciliari?