Dieci le puntate previste nel corso delle quali il più “grande” chef italiano attraverserà l’intera Italia, isole comprese, per evitare la chiusura di ristoranti e trattorie allo sbando e che rinasceranno grazie alle capacità organizzative e alla indubbia professionalità dello Chef che molti ristoratori ritengono oramai il loro salvatore. Naturalmente il piglio burbero di Cannavacciuolo non impedirà la creazione di situazioni anche divertenti dal punto di vista spettacolare.
Cannavacciuolo si sente molto gratificato dall’esperienza vissuta nella scorsa edizione. Afferma: “già nella prima stagione, ma adesso, con la seconda, ho visto che i proprietari avevano molta fiducia in me ed erano tutti pronti a ricominciare. Tutto ciò mi ha dato tanto. Mi sono sentio gratificato dall’aver fatto del bene a qualcuno”. E precisa che i maggiori problemi riscontrati nel corso del suo impegnoi di “restauro ristorante” sono: la cattiva organixzzazione e i menù che dice “sono troppo lunghi e i piatti proposti, spesso non sono freschi. Scelta ampia non significa cucina di qualità anzi. Mi sono battuto fino all’ultimo per far capire questo concetto”
Quindi è importante presentare al pubblico un numero più limitato di piatti, ma realizzati con cura e presentati nella maniera migliore. Questo comporta un risparmio economico che non guasta soprattutto in un periodo di crisi e di spending review.
Cannavacciuolo sottolinea che per diventare ristoratori è necessaria una forte passione. Poi racconta con soddisfazione, il caso disperato della passata stagione che ha risolto felicemente con grandissimo impegno. Si trattava de L’Osteria Vita Nova di Padova, diventata Terzo tempo. “La trattoria era prossima al fallimento. Il proprietario era soffocato dai debiti e aveva perso tutto l’entusiasmo. Io sono riuscito a ricostruire una vera e propria squadra capace di lavorare insieme con profitto.”
La stagione che bolle in pentola sarà piena di tante novità e lo chef Cannavacciuolo – due stelle Michelin e proprietario della lussuosa Villa Crespi sul lago d’Orta – è pronto per aiutare altri proprietari incompetenti a risollevare le sorti dei loro locali, che potranno così conoscere i segreti dello chef in cucina.
La prima edizione di Cucine da incubo è stata un successo per FoxLife in termini di ascolti ed è diventato un appuntamento seguitissimo sui principali social network: suTwitter da subito ha preso piede l’hashtag #CucinedaincuboIT con i tormentoni tipici di Chef Cannavacciuolo, come il celebre “addios” e “seguimi su twittè”.