La maggiore visibilità del Duo Zuzzurro e Gaspare c’è stata nel periodo di Drive in. Nel varietà Mediaset, ideato da Antonio Ricci, i due amici (divenuti anche cognati) in coppia avevano partecipato inizialmente, come ospiti. Solo in un secondo tempo, Ricci avendone intuito le potenzialità comiche, li volle nel cast fisso. Ma la prima apparizione in assoluto di Zuzzurro e Gaspare in tv era targata Viale Mazzini. Avvenne, infatti, nel programma No stop e l’anno successivo, i due hanno partecipato a La sberla, varietà nel quale proposero, per la prima volta, la gag dell’ingenuo commissario e del suo fido assistente.
Il duo amava intervallare la tv al teatro che è stato il grande amore di entrambi, ma soprattutto di Andrea Brambilla. Infatti, recentemente, il comico aveva svelato di avere un cancro contro il quale voleva lottare con tutte le sue forze. E la maniera migliore era proprio calcare il palcoscenico del suo amato teatro.
Il suo pimo spettacolo teatrale risale al 1986, nella commedia di Neil Simon Andy e Norman avevano il ruolo di due giornalisti di valore che, però, per vivere, erano costretti a scrivere articoli di infima qualità. Ma la tv è sempre rimasta un punto fermo nella vita professionale di Gaspare, al secolo Nino Formicola e Zuzzurro. Negli anni seguenti sono tornati anche in Rai e nel 1994 hanno condotto Miraggi, ministriscia serale in onda a ridosso del TG1.Dopo, ancora su Canale 5 con Pippo Franco in Sotto a chi tocca.
Il 9 gennaio 2002 Brambilla ha un grave incidente stradale in seguito al quale deve restare fermo per qualche tempo. Ma dopo, con l’amico di sempre torna al teatro. Nel 2005 il duo Zuzzurro e Gaspare ha condotto anche Striscia la notizia per due serate. Era il periodo in cui Antonio Ricci, sperimentava nuove coppie comiche per sostituire Ezio Greggio e Enzo Iacchetti nel periodo primaverile. Dal novembre 2012 i due amci di sempre si trasferiscono, come conduttori a Vero Tv.
Nel corso degli ultimi anni Andrea Brambilla e Nino Formicola erano dispiaciuti perchè la tv non li teneva più nella stessa considerazione del passato. I tempi sono mutati, diceva Zuzzurro nella sua placida e serafica malinconia. Ma non era rattristato. C’era il teatro a dargli le più ampie soddisfazioni. Il 24 ottobre 2013, all’età di 67 anni, si spegne a Milano: ha perso la battaglia contro la malattia che stava combattendo con coraggio e determinazione.