L’obiettivo è occuparsi delle problematiche dei rifugiati palestinesi realizzando una serie di documenti filmati destinati naturalmente al piccolo e al grande schermo in tutti i circuiti internazionali. UNRWA è un’agenzia creata nel 1949 dall’ONU (Organizzazione Nazioni Unite) per fornire assistenza e protezione ai rifugiati palestinesi che oggi sono più di cinque milioni e sono distribuiti in vari paesi soprattutto in Giordania, Libano, Siria Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme Est. UNRWA si interessa di educazione, salute, assistenza, emergenza e servizi sociali per i profughi palestinesi. In Italia è stata istituita una sezione con un comitato presieduto da Tana De Zulueta che ha concentrato l’attenzione soprattutto sulla raccolta di fondi, coinvolgendo singoli, privati, aziende, media e sistemi di comunicazione. Attraverso i media infatti, si cerca di mostrare tutti gli interventi messi in atto che partono dall’Italia per assicurare l’assitenza necessaria e nello stesso tempo, richiamare l’attenzione della comunità internazionale su un drammatico problema che si trascina da più di cinquant’anni.
La situazione è diventata sempre più difficile per l’aumento dei rifugiati la cui assitenza richiede un impegno sempre maggiore, anche a causa del progressivo impoverimento delle popolazioni e della situazione particolarmente drammatica esistente al momento in Siria e Gaza.
Dreams come true, progetto di Tognazzi e company si ispira al film The road to Silvestone che racconta la fantastica avventura di un gruppo di studenti dei centri di formazione UNRWA che da Gaza sono arrivati al circuito automobilistico inglese di Silvestone con la prima macchina da corsa costruita nella striscia di Gaza. E’ da qui che Ricky Tognazzi è partito per coinvolgere un gruppo di amici e artisti per documentare una realtà che non è conosciuta a molti soprattutto per quanto riguarda i disagi che spesso sfuggono all’attenzione dei mass media.
Luca Argentero ha raccontato la vicenda chiamata Assaf’s dream. Assaf è il giovane vincitore del talent show più famoso di tutto il mondo arabo adesso anche ambasciatore di buona volontà dell’organizzazione UNRWA. Pino Quartullo, in collaborazione con Nabil Salameh voce dei gruppo dei Radiodervish. ha ideato una racconta di storie legate alla musica che ha oltrepassato i confini spaziali e geografici. In effetti l’intera articolazione del progetto, oltre a documentare la miserevole esistenza di cinque millioni di palestinesi che vivono nei campi profughi, ha cercato di evidenziare, proprio per quanto si è visto, anche qualcosa di positivo: le storie di riscatto e di successo di chi è partito da una condizione di notevole disagio ma è riuscito a realizzare il proprio sogno.