Il finale è particolarmente atteso non solo per la curiosità legata al lungo periodo di messa in onda o per il senso di compiutezza che ci si attende dopo tanti anni, ma soprattutto per il dilemma morale legato al protagonista, il killer dei killer. Sarà, finalmente, fatta giustizia? Dexter Morgan infatti non è il classico eroe, né un protagonista che scopre il suo lato oscuro, ma un vero e proprio serial killer che viene subito mostrato nelle sue pulsioni omicide. Ematologo presso il Dipartimento di Polizia di Miami, il suo bisogno di sangue viene però incanalato verso tutti quei delinquenti che sono sfuggiti alla polizia. Perché Dexter è la mano sinistra di Dio, come titola il romanzo di Jeff Lindsay che lo ha ispirato, perciò uccide con un suo rigido codice etico: pedofili, stupratori, assassini e tutti quelli che costituiscono un pericolo per la società. Non sono gli innocenti a finire nel suo mirino, ma solo chi nuoce al prossimo.
Un contemporaneo Dottor Jekyll e Mr.Hide, dove il lato nascosto è quello di vendicatore; un astuto giustiziere capace di nascondere le prove e depistare le indagini. Più che un personaggio con delle zone d’ombra quindi, Dexter è un criminale con una luce di moralità.
La perversione si mostra sin dai primi anni di vita quando, da bambino, inizia ad uccidere animali per il solo piacere di farlo; è a quel punto che il padre Harry, sergente della polizia di Miami, capendo cosa diventerà Dexter da grande, gli insegna il codice. Per proteggerlo ed evitargli la galera inoltre, lo istruisce su come costruirsi una facciata da bravo ragazzo per non destare sospetti e su come sfuggire alle indagini della polizia.
Il codice va seguito alla lettera, tanto che il suo interprete, Michael C. Hall, in un’intervista a EW, ha dichiarato “ogni volta che vira dal codice, le persone innocenti muoiono”. E ha aggiunto: “Probabilmente la tragedia di Dexter non deriva dalla sua compulsione omicida, non è a causa di questo che ha perso le persone care della sua vita. I suoi guai sono legati al desiderio di giocare a diventare un essere umano, il suo desiderio di avere rapporti reali”.
Non basta il profondo legame con la sorella Deb, né la relazione con Rita: non ci si può integrare nel mondo collezionando i vetrini con il sangue delle proprie vittime.
La serie, nata nel 2006, va in onda sull’emittente Showtime: la critica la accoglie positivamente, ottiene numerosi premi e, a causa del suo protagonista controverso, diviene anche oggetto di emulazione in alcuni casi di cronaca. Per esempio nel 2009, nello Stato dell’Indiana, l’adolescente Andrew Conley dichiara di essersi ispirato allo show per seppellire in un sacco della spazzatura il fratellino di dieci anni che aveva appena strangolato.
Oltre a FoxCrime, è trasmessa in chiaro da Italia Uno, Cielo e Rai4.
Anche gli incubi migliori finiscono. Con la speranza che giustizia sia fatta.