Cominciamo con il programma di Paolo Del Debbio. L’allarme sicurezza in Italia e i privilegi della politica al centro del nuovo appuntamento con “Quinta Colonna”, in prima serata, su Retequattro.
Chiamati a dibattere sul tema, animato da Paolo Del Debbio, Gianluca Buonanno (Lega Nord), Maurizio Gasparri (Forza Italia) e il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti. Tra gli ospiti, Simona Izzo ed Emanuela Folliero. Nel corso della puntata, sono previsti collegamenti dalle piazze di Matera, Colico (in provincia di Lecco) e Roma.
La puntata di Terra! è invece incentrata sull’emergenza casa: ci saranno servizi che affronteranno il problema degli affitti in nero, degli sfratti, degli sfollati della Sardegna e degli homeless. In particolare si riaccendono i riflettori sul dopo alluvione in Sardegna, per documentare la situazione delle abitazioni e di chi ha davvero perso tutto. Inizia da Roma, il viaggio di “Terra!” nel mondo degli affitti in nero agli studenti universitari. Roma e Milano le città più care. Si parte da 300-400 euro per un posto letto per arrivare a 700 euro per una camera. Sono circa seicentomila gli studenti italiani costretti a vivere fuori casa per andare all’università. Il fenomeno del nero è diffusissimo e dà luogo ad un’imponente evasione fiscale: emblematico il caso di un anziano che non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi, evasore totale, che affittava appartamenti in nero a studenti. E’ stato individuato e gli hanno sequestrato 47 immobili.
Successivamente, il settimanale condotto da Toni Capuozzo da Roma si sposta nella Sardegna alluvionata, tra la disperazione di quelli che hanno perso casa e lavoro e le inchieste aperte sull’alluvione.
Infine, il programma di Retequattro entra nelle case dell’Aler di via Creta a Milano. Le cantine sembrano una scenografia di “Blade Runner” o di “Fuga da New York”: dozzine di porte sfondate, montagne di abiti e suppellettili che sembrano i resti di un’alluvione, scheletri di motociclette rubate e smontate… Ancora peggio in periferia, nella “No Man’s Land” intorno al Cimitero Maggiore, dove staziona il popolo degli homeless per antonomasia, i rom. Dopo l’ultimo sgombero dormono all’aperto, con i bambini sulle panchine del parco, in attesa di occupare un’altra fabbrica dismessa.