Eccolo qui: Attilio Fontana, che a vent’anni diventò popolare con il gruppo musicale, i Ragazzi Italiani. Poi si sciolsero e da allora il giovane Attilio tornò nell’anonimato e nella depressione più totale. Ora, grazie appunto a Tale e Quale Show è “risorto”. Le sue strepitose imitazioni, tra le più riuscite, Battisti, Vanoni, Rino Gaetano, De Gregori, lo hanno fatto diventare un attore di successo, ai livelli di una star. Ora tutti lo riconoscono, lo salutano e lui a tutti risponde con un cenno della mano, con un sorriso.
Attilio, si può dire che finisce la trasmissione in gloria. Contento del successo che ha ottenuto?
“Al di là dei risultati, sono molto contento di questo bellissimo viaggio. Per me tutto ciò è stato come un master: un lavoro certosino, estenuante, ma anche straordinario. E’ come preparare una prima teatrale ogni settimana. E mi sembra che in queste dieci puntate ce l’abbia messa tutta. Sono ormai compenetrato nei personaggi che interpreto: mi sembra di essere in trance, il personaggio entra in me e do il meglio. Io ci credo ogni volta”.
E’ dura la preparazione, il trucco e parrucco?
“Per preparare le mie esibizioni a Tale e Quale Show passo negli studi della Rai anche dodici ore al giorno e la sera spesso, quando torno a casa, continuo a fare le prove da solo, guardando e riguardando le registrazioni dei personaggi che devo imitare. Quasi una forma maniacale. Ma ogni settimana mi sono impegnato al massimo per fare bella figura, perché so che questo programma è una straordinaria occasione per farmi notare, per rimettermi in gioco nella carriera, ritrovare la popolarità ed il successo che avevo a vent’anni quando facevo parte del gruppo musicale dei Ragazzi Italiani e che dopo, da quando ci siamo sciolti, non ho più avuto”.
Prima di Tale e Quale Show cosa aveva fatto?
Nel 2003 Lucio Dalla mi scelse per un musical che aveva scritto, Tosca – Amore disperato, ispirato all’opera lirica Tosca di Giacomo Puccini: interpretavo Cesare Angelotti, un ex console della Repubblica Romana, che nella versione di Dalla è uno dei protagonisti. Poi ho recitato in altri musical, tra cui Il pianeta proibito con Lorella Cuccarini. Poi ho avuto anche piccoli ruoli in varie fiction: L’onore e il rispetto, Caterina e le sue figlie 2 e 3, e Rodolfo Valentino – La leggenda, che prossimamente andrà in onda su Canale 5. Anche se non ho raggiunto la popolarità di un tempo, ho fatto diverse cose che mi hanno permesso di mantenermi e di fare esperienza come attore e come cantante”.
Invece a Tale e Quale Show come ci è arrivato?
“Il programma l’avevo sempre seguito, anche perché ci lavora mia sorella Maria Grazia, che è una delle insegnanti di canto. E così a giugno scorso ho deciso di buttarmi e di fare il provino per la nuova edizione: è andato bene ed eccomi qui. Mi sono impegnato al massimo, come le dicevo, tanto più che, essendoci nel cast anche mia sorella, voglio dimostrare di essere stato scelto perché sono bravo e non perché sono ‘raccomandato’. Spero che questa trasmissione sia per me un nuovo trampolino di lancio, che mi permetta di avere nuove opportunità come attore o cantante e che, magari, mi regali di nuovo il grande successo”.
Qual è la cosa più divertente che ricorderà di questa esperienza televisiva?
“Le lunghe sedute di trucco tutti insieme: alla terza ora c’è un momento di follia, con risate, battute, scherzi. Sembriamo alieni con protesi, nasi finti. Lady Gaga chiacchera con la Cinquetti, Iannacci gioca a carte con Renato Zero”.
Progetti futuri?
“Uno spettacolo teatrale scritto e diretto da me e da Emiliano Reggente, La vera storia di Joe Strimpelli e Gigi Vinile. Poi il mio secondo disco da cantautore: Formaggio, che, così spiazzante, sarebbe perfetto per il prossimo Festival di Sanremo”.