Mentre Canale 5 ha messo a riposo Barbara D’Urso, la rete ammiraglia di viale Mazzini va avanti con il contenotore festivo. L’Arena si divide in due momenti: uno dedicato all’informazione, l’altro all’intrattenimento con un’intervista a Claudio Baglioni.
La trasmissione si è aperta con una domanda: chi c’è dietro le proteste che stanno attraversando l’Italia? Si cerca di fare chiarezza su quanto accaduto in settimana, su chi siano effettivamente i manifestanti. Giletti ha inoltre un’intervista ad uno dei poliziotti che si è tolto il casco: «noi poliziotti -dice- siamo in grado di capire chi c’è in piazza». In sostanza, chi si è tolto il casco, lo ha fatto perché sapeva di non avere a che fare con una piazza violenta.
In studio ci sono Gaetano Quagliariello, Ignazio La Russa, l’imprenditrice Antonella Nonino, i giornalisti Salvatore Tramontano, Ritanna Armeni e Jacopo Iacoboni. E’ inoltre ospite Cinzia Franchini, presidente degli autotrasportatori della Fita cna; non avendo aderito allo sciopero, la donna è stata minacciata di morte con la seguente motivazione: questo rifiuto impedirebbe lo svolgersi della protesta. Ma la Franchini sa bene che il problema di un’eventuale strumentalizzazione non poteva essere ignorato, per cui riconferma la sua scelta.
Un’analisi interessante è realizzata da Iacoboni, firma de La Stampa: l’importanza delle ragioni va colta, ma l’informazione sta esagerando un fenomeno che, in realtà, è numericamente circoscritto. Rispetto al passato, il cambiamento consiste nel fatto che persone di appartenenze diverse accettino di stare nello stesso posto; in altre stagioni invece, l’appartenenza sarebbe stata pretesto per collisioni interne. Bisogna, conclude, porsi una domanda: perché i violenti non si sono mai aggregati ai 5 Stelle?
In collegamento da Firenze poi, interviene Danilo Calvani, leader dei Forconi, che sfoggia un concentrato di populismo in un italiano zoppicante.
La parola passa infine a Francesco e Marco, due ragazzi a cui i manifestanti hanno intimato di chiudere; la loro impressione è che si tratti di gente che non ha niente da perdere e che utilizza la protesta per sfogarsi.
Negli ultimi quaranta minuti del programma c’è Claudio Baglioni ospite d’onore. Tra aneddoti, filmati di fans in fila ai concerti, ricordi, il cantante promuove Dieci dita, lo spettacolo teatrale che sta portando in giro per l’Italia, e si candida scherzosamente ad una prossima conduzione di Sanremo. Il cantante svela che l’episodio secondo cui avrebbe improvvisato un concerto con De Gregori davanti al Pantheon, è vero; pare che i giapponesi si siano divertiti, ma che nessuno abbia riconosciuto i due artisti.
La linea passa al telegiornale, poi a Mara Venier; la conduttrice apre subito con Telethon, a cui l’intera puntata è dedicata.
La prima storia infatti è quella di Giada, una bambina malata di fibrosi cistica con la passione per la danza classica. La ragazzina è in studio con la mamma Michela, e racconta la sua giornata tra aereosol e trattamenti.
Per lei c’è anche un messaggio registrato di Emma.
Il Natale si avvicina; ecco allora un’esibizione a tema de il Volo. In promozione per il loro disco di cover natalizie, i tre ragazzi hanno riscosso successo negli Stati Uniti, arrivando a duettare con grandi voci internazionali come Barbra Streisand. La Venier raccomanda loro di non montarsi la testa…un caso?
Subito dopo è il turno di Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, per ripercorrere gli eventi salienti dell’anno: il Papa, i morti di Lampedusa fino ai Forconi.
Tra una donazione l’altra per Telethon, a Domenica In si svolge una sfilata di ospiti da cinepanettone: Lillo e Greg, Luca e Paolo, Christian De Sica, Francesco Mandelli.
Il momento più bello, perdonateci la banalità del termine, è però quello con Anna Marchesini, che già qualche tempo fa ci aveva toccato il cuore a Che tempo che fa. La comica presenta il suo terzo libro, Moscerino.
Colpisce vedere i personaggi interpretati dalla Marchesini vicino alla sua immagine di adesso, visibilmente malata. Ma colpisce ancora di più sentirla mentre si descrive come una persona “drammaticamente felice”: il brio è sempre lo stesso, e ci vuole forza per scegliere di non piangersi addosso.
Domenica In si conclude così raggiungendo i 27milioni per Telethon; linea dunque a Carlo Conti che, in prima serata, condurrà poi lo speciale dedicato proprio a Telethon.